-Mi spieghi i tuoi cazzo di problemi?!- Zayn sbattette la porta di casa.
-Hai detto che devo farmi una scopata no?-
-Si, ma non col ragazzo del bar che abbiamo rapinato nemmeno una settimana fa!- il moro alzò le mani al cielo quasi disperato per l'amico.
Louis di tutta risposta sbuffò.
-È successa una cosa strana quando l'ho toccato- cambiò discorso il liscio -era come se la mia mano stesse prendendo fuoco-
Zayn corrugò le sopracciglia incitando al castano di spiegarsi meglio.
-Non lo so, succedono sempre cose strane quando sto con lui-
-L'istinto omicida?-
-Nah, quello c'è sempre, intendo cose davvero strane-
-Beh, sarà che ti piace- Louis si voltò di scatto con qualcosa di diverso negli occhi.
-L-Louis?- immediatamente il liscio sbattette le palpebre sotto lo sguardo confuso ed impaurito del moro.
Nello stesso istante prese la testa tra le mani chiedendosi il perché improvvisamente gli stesse facendo un male cane.
E Zayn davvero pensò che fosse meglio non dirgli di aver visto i suoi occhi cambiare dall'azzurro a un rosso fuoco.
*
-Quando l'hai conosciuto?-
Niall si trovava spaparanzato sul divano con un pacco di pop corn in mano.
-Oh, b-beh, amici di famiglia-
-Capisco- il biondo ci cascò, come sempre d'altronde, pensò il riccio -ma devi ancora spiegarmi il perché di quei lividi, sul serio amico, sei spaventoso!-
Harry sorrise scuotendo la testa.
-Te l'ho già spiegato Niall, piuttosto, tu come fai a conoscerlo?-
-Oh, mi ha incitato lui a provarci con Zayn, è stato il mio salvatore- rispose infilandosi una manciata di pop corn in bocca -dovremmo uscire tutti insieme!-
Harry arrossì visibilmente per poi abbassare lo sguardo.
-Non credo che provi qualcosa per me- disse a voce bassa.
-Andiamo! Chi non proverebbe nulla per te?-
-Sei troppo buono Niall, puoi uscirci da solo con Zayn-
-Si, ma io voglio che ti svaghi un po', sei sempre chiuso in casa a fare la casalinga- si lamentò il biondo facendo cadere metà busta di pop corn sul pavimento.
-Beh, non è colpa mia se vivo con un bambino- si lamentò il riccio per poi far ridere entrambi.
*
Erano le 16 in punto quando Harry arrivò nuovamente al Cafè. Prontamente indossò il grembiule salutando Ashley.
-Ti devo un favore, Harry! Stacca prima oggi, ti sostituisco io- disse la bionda sorridendogli.
-Hey, Ashley, tranquilla. Dimmi com'è andata con..?-
-Liam! Alla grande! Siamo andati al cinema ed è stato stupendo!- rispose la bionda con gli occhi a cuoricino facendo ridere di gusto il riccio.
Passarono le ore per Harry senza che quest'ultimo se ne accorgesse; il suo lavoro gli piaceva davvero, non fare il cameriere ovviamente, ma stare a contatto con le persone faceva si che per lui quello non fosse considerato un lavoro ma un passatempo.
-Tra mezz'ora chiudiamo Harry, togli il grembiule, me la cavo da sola- disse la bionda incitandolo a staccare.
Il riccio stava per replicare quando il campanello suonò, il Cafè era ancora mezzo pieno, così Harry non se la sentì di lasciarla da sola.
-Buonasera!- Harry salutò sorridendo l'uomo che era appena entrato.
Non era giovane ma nemmeno tanto vecchio, sulla cinquantina pensò. Ma il sorriso di Harry andò scemando non appena si accorse dell'andamento cupo di quest'ultimo.
Improvvisamente le luci iniziarono a spegnersi e riaccendersi ripetutamente facendo sì che Ashley andasse a controllare il pannello nel ripostiglio.
-Cosa desidera?- domandò il riccio cercando di scrutarlo sotto al cappello nero che portava l'uomo.
-Guardarti- rispose semplicemente alzando lo sguardo, allargando le labbra con un mezzo sorriso.
-C-credo di non aver capito, mi scusi- rispose confuso il moro.
-Begli occhi..-
Harry continuò a non capire, giurò di non aver visto una persona più inquietante. Stava per controbattere quando l'uomo cacciò un bastone dal cappotto lungo nero che indossava. Aveva la testa di un serpente.
-Sei identico a tuo padre-
Non appena pronunciò quelle parole sbattette non molto forte il bastone a terra facendo sì che tutte le lampadine del locale scoppiassero.
-Che cazzo è successo?!- Ashley tornò dal ripostiglio impaurita.
Tutti i clienti si coprirono il volto e urlarono impauriti mentre il riccio, invece, ancora sconvolto, si rese conto di una sola cosa;
l'uomo era scomparso.