Ariel's pov
<Tieni! - porgo dei vestiti a Joon - Indossa questo, così vedo dove deve essere ripreso.> Joon li prende e va a cambiarsi in bagno, più o meno gli dovrebbero entrare, gli ricordo di essere delicato e gli urlo dal salotto <SE NON TI STANNO, NON LI FORZARE! MI RACCOMANDO!> poco dopo si apre la porta, esce lui con in dosso gli abiti solo imbastiti, disegnati sulle direttive di Wang-nim. Mi si mozza il fiato (un Dio Greco) sembrano cuciti addosso, (oh porca e quanto gli stanno bene!) Resto a guardarlo come un'ebete mentre mi si avvicina <Che dici? Posso fare l'Idol?> si mette in posa, sul suo volto appare un sorriso beffardo, accetto la sua provocazione <Non so! Dovresti dimagrire, imparare a ballare e cantare! Non so se ne saresti capace!> gli faccio una smorfia. Mi guarda divertito <Sai che sei proprio impertinente tu? – mi scompiglia i capelli - Chi ti dice che non lo sappia già fare?> lo osservo <Davvero? Sai cantare? E ballare? Sentiamo!> si mette sulla difensiva <Adesso? Così?> (perché ho questa strana sensazione quando mi è così vicini! Vorrei chiedergli del bacio, ma, chi ne ha il coraggio!) <Ok, ok, alzo le mani! – gli faccio segno di venire più vicino - Vieni qua e stai fermo, che se nò ti buco!> mi si avvicina timoroso, sa che posso pungerlo! Individuo le riprese da fare sul vestito, mentre procedo al mio lavoro i miei occhi si soffermo a guardare altro. Devo dire che le gambe di Joon sono veramente toniche (forse è un patito dell'attività fisica, va in palestra), mentre faccio questi pensieri e non solo, indoviniamo chi si fa male con quel catenazzo di ago??? Io! <Aygo!> allontano la mano dal vestito, vorrei evitare di sporcarlo con quel poco di sangue. Joon subito si china per vedere cosa è successo. È così vicino, potrebbe facilmente sentire il mio cuore battere all'impazzata... mi prende la mano (ecco! Ora si è fermato!), mette il dito "ferito" dolcemente tra le sue labbra??? (cazzo! ora svengo! Altro che cuore fermo, qui mi si è fermato tutto), resto a guardarlo con gli occhi spalancati mentre nel mio stomaco parte una festa di farfalle impazzite (qualcuno può mandarmi un tutorial per come si riprende a respirare in questi casi??), non ancora contento del danno celebrale arrecatomi, pensa bene di passarci la lingua ed inizia anche a guardarmi fisso negli occhi. (ma... dico io! lo fa apposta? Sa quello che mi sta facendo? O... è completamente... Bastardo! lo sa... lo sa... si capisce da quello sguardo... Carogno! Che faccio ora???) non lo so vi prego fatemi tornare a respirare! Per la seconda volta passa la lingua sul dito che ha tra le labbra, così per caso, invece di riprendere a respirare mi sfugge un piccolo, (giuro) piccolissimo... (mento si sentiva veramente bene) gemito, sospiro, Boh! Il suo sguardo, neanche a dirlo, diventa di quelli che la sanno lunga, ma non riesco neanche a muovermi tanto che sono paralizzata dalla sua vicinanza, che diminuisce ancora, è così vicino, pericolosamente vicino ed io sono così in balia del senso di piacere che mi provoca questo suo modo di fare. Lentamente avvicina la sua mano al mio viso, lo accarezza dolcemente. Una sensazione di calore si sta impadronendo del mio corpo, nel mio stomaco aggrovigliato le farfalle si agitano ancora più di prima, il suo indice si ferma ad accarezzare le mie labbra. Non so di che colore sono diventata, migliaia di brividi percorrono la mia schiena. Decido che non posso restare in balia del momento e che faccio??? Faccio letteralmente il suo gioco, lascio che la mia lingua tocchi il suo dito mentre passa sulle mie labbra, sul suo viso appare una sorta di ghigno compiaciuto e le nostre distanze ancora una volta si assottigliano. È come se non esistesse nulla attorno a noi, solo i nostri occhi incatenati, i nostri corpi che fremono per la voglia di sentire l'uno il calore dell'altro, un altro piccolo gemito, ma questa volta non sono io, è Joon che subito dopo azzera totalmente le distanze. Le sue labbra morbide sono sulle mie, con un braccio mi cinge la vita, tanto che i nostri corpi sono uno la giusta metà dell'altro, con delicatezza fa in modo di farmi stendere sul divano. Il mio cuore ha ripreso a battere, ma è così veloce per il senso di eccitazione che potrebbe uscirmi dal petto! Le sue labbra si muovono sulle mie, delicate ma allo stesso tempo piene di voglia di approfondire questo nostro primo bacio. Ci stacchiamo un attimo, solo per riprendere fiato. I nostri occhi sono socchiusi, pieni di eccitazione. Il secondo bacio è diverso, più passionale, pieno di voglie che non si possono descrivere a parole, con la sua lingua leggera chiede accesso per approfondire questo nostro momento, non lo nego, è una sensazione unica, come salire in paradiso e un attimo dopo nel più profondo girone della lussuria, non ho mai provato nulla di simile, per nessuno, è qualcosa di nuovo che solo questo ragazzo dai capelli platinati riesce a farmi provare. Sento che vorrebbe andare oltre, le mie mani come se vivessero di vita propria, cominciano a scrutare il suo corpo, è definito, come scolpito nel marmo! Anche lui inizia ad esplorare con mani sicure il mio corpo. Sarei anche pronta a cedere per lui, in questo preciso istante, quando si sente bussare alla porta!? (Per poco non ci viene un infarto!) Ci allontaniamo come presi da una scossa elettrica, l'imbarazzo del momento è dannatamente pesante! Continuano a bussare. Cerco di riprendere il controllo del respiro e soprattutto delle mie facoltà mentali, mi ricompongo il meglio che posso, anche il telefono di Joon inizia a squillare. Risponde ed io vado alla porta. È... Hobi????
Hoseokie, entra con un sorriso di chi la sa lunga, ma appena mette piede in casa il bianco arriva come una furia prendendolo per la felpa, in pochi secondi si ritrova attaccato al muro. Ho notato che stava parlando al telefono, sicuramente uno dei ragazzi, Seokjin-hyung, lo avrà chiamato. Il suo viso è cambiato nel giro di pochi istanti, lo sguardo è duro, ma il rosso sembra volerlo sfidare e non si lascia intimidire. <Ya! Bro! I'm your Hope! – un sorriso beffardo si dipinge sul suo viso - Ho interrotto qualcosa?> lo guarda fisso negli occhi, sa cosa ha interrotto ed è consapevole che lo odierà per un bel po'. Mi sono appicciata alla porta è sono decisamente terrorizzata da quello che sta accadendo, Joon continua a fronteggiare il rosso <Che diavolo sei venuto a fare??> Hobi cerca di divincolarsi dalla presa <Joon, dai... lasciami...> <Prima mi dici che succede, poi forse...> Decido di intervenire, sinceramente non voglio che lo soffochi e vorrei anche chiudere la porta evitando di dare spettacolo sul pianerottolo di casa. Metto la mano su quella di Joonie per staccarlo dalla felpa del rosso, ma inaspettatamente fa uno scatto per la rabbia e mi spinge facendomi sbattere la schiena all'angolo della porta, mi si mozza il fiato per il dolore <Ma che diavolo fai? È Ariel?> Lo guardo con le lacrime agli occhi sia per il dolore che sto provando che per quella reazione che non mi aspettavo. Il rosso ne approfitta per liberarsi e soccorrermi. Mi stringe in un abbraccio rassicurante mentre lancia sguardi di rimprovero al bianco che vorrebbe reagire in qualche modo. Con le lacrime che cercano insistentemente di uscire <È IL MOMENTO CHE ANDIATE...- lancio uno sguardo omicida ai due cretini che ho d'avanti agli occhi – FUORI TUTTI E DUE!! –ENTRAMBI!!
Hobi's pov
Non faccio in tempo ad entrare che Joon arriva come una furia prendendomi per la felpa e per la seconda volta in pochi giorni mi ritrovo attaccato al muro, ho visto che stava parlando al telefono, sicuramente uno dei ragazzi, Jin-hyung, lo avrà chiamato e il suo viso è cambiato nel giro di pochi istanti, lo sguardo è duro, ma io non mi lascio intimidire, non può permettersi di farmi nulla <Ya! Bro! I'm your Hope! - un sorriso beffardo si dipinge sul mio viso - Ho interrotto qualcosa?> lo guardo fisso negli occhi, so cosa ho interrotto e so che mi odierà per un bel po', il mio ora è uno sguardo di sfida, non dirà o farà nulla se non vuole farsi scoprire da Ariel. Già... Ariel, si è appiattita sulla porta ed è terrorizzata da quello che sta accadendo < Che diavolo sei venuto a fare??> cerco inutilmente di divincolarmi dalla sua presa < Joon, dai... lasciami...> <prima mi dici che succede, poi forse...> Vedo la mano tremante di Ariel prendere quella del bianco che scatta per la rabbia e la spinge involontariamente contro lo spigolo della porta, dall'espressione del viso si nota che sta soffrendo. Lo guardo scioccato <Ma che diavolo fai? È Ariel?> La biondina lo guarda con le lacrime agli occhi per quella sua reazione ed io ne approfitto, visto che ha allentato la presa. Mi divincolo e subito la stringo a me lanciando sguardi di rimprovero al bianco che vorrebbe reagire in qualche modo. Ariel con le lacrime che lottano per uscire <ADESSO È IL MOMENTO CHE ANDIATE...- lancia uno sguardo omicida a entrambi – FUORI TUTTI E DUE!! -
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ARE YOU Namjoon? [REVISIONE]
FanfictionAnche per questa nuova copertina ringrazio #Fraggi91 e la sua meravigliosa grafica. Ariel Marini è una ragazza semplice con un grande sogno, diventare stilista. Per cercare di inseguire questo sogno si trasferisce in Corea, a Seoul, dove la moda ama...