Arrivati al palazzetto faccio accomodare Nic e gli altri sulle scalinate d'onore.
"Amore da tutta te stessa,credi in te" dice Niccolò baciandomi.
Sorrido e annuisco.
Saluto tutti e vado negli spogliatoi dove trovo le mie compagne e il mio allenatore.
Finisco di prepararmi e dico "allora ragazze oggi giochiamo contro il Lazio,ci siamo meritate quel campo e onoriamolo-urlo poi-è vostro!"
Ci diamo tutte una pacca sul sedere come tradizione e lo speaker annuncia i nomi.
"Ed ecco a voi la nostra piccola capocannoniera,a soli sedici anni è arrivata in nazionale,diamo un caloroso benvenuto ad Amber".
Corro in campo e saluto tutti gli spettatori,giro lo sguardo verso Nic e mi guarda sorridente mentre batte le mani.
I suoi amici fischiano e applaudono e io sorrido.
Raggiungo le mie compagne e ci mettiamo in cerchio.
"One,two,three,four,DREAM"urliamo.
Facciamo il giro della rete e salutiamo le nostre avversarie.
Firmo come capitano e sento
"Che la partita abbia inizio!"urla lo speaker.
Io sono in battuta.
"Amber"urla il mio mister e mi fa la X con le dita.
Parto da fondo campo,lancio la palla più in alto che posso,prendo la rincorsa,salto,inarco la spalla destra e allungo la sinistra,mi sembra di volare..
Schiaccio con tutta la forza che ho e..PUNTO!DURANTE LA PARTITA.
2-1 per noi.
Ora siamo a 23-20 per noi.
Alexa riceve la schiacciata della numero 34 della squadra avversaria,ma la manda dietro,cazzo.
Inizio a correre più che posso,sento le gambe cedere ma devo farcela.
Salto e allungo il braccio e la prendo.
Sento un dolore allucinante alla testa.
Cazzo non mi sono accorta che ho sbattuto contro il palo del fondo campo.
Guardo il campo e tutti si girano verso di me,non possiamo perdere il punto quindi con tutta la forza che ho urlo "schiaccia fede".
Lei mi sente e schiaccia.
PUNTO!
"Arbitro time out"urla il mio allenatore e viene verso di me.
Guardo nic e lo vedo agitarsi,vorrebbe scendere ma non può..gli sorrido per tranquillizzarlo e lui sembra capire che sto bene.
"Amber c'è la fai a fare la tua battuta di riserva?"dice il mio allenatore che mi aiuta ad alzarmi.
"Ovvio"tocco la testa dolorante.
"Fine time out" dice l'arbitro.
Vado in posizione di battuta.
Guardo Nic che mi fa l'occhiolino,Poggio la palla sulla fronte,la lancio in aria,salto e schiaccio con tutta la forza che ho nel corpo.
"PUNTO! E oggi vince la squadra della Campania con la schiacciata della numero 7 Amber,strabiliante,davvero strabiliante"urla lo speaker.
"Abbiamo vinto"urlo mentre corro per il campo.
Le mie compagne mi prendono in braccio e mi lanciano su e giù.
Abbraccio tutti e andiamo a salutare le avversarie.
Vedo Nic dirigersi in campo con tutti i suoi amici,corro verso di lui e mi aggrappo al suo bacino con le gambe e aggancio le mie braccia al suo collo.
"Ho vinto Nic,ho vinto!"inizio a piangere di gioia.
"Si mia piccola occhi grandi,c'è l'hai fatta,sei grande"mi bacia.
Migliaia di emozioni attraversano il mio corpo.
Approfondisco il bacio fregandomene dei presenti.
"Ti amo piccolè,non andare via"sussurra Nic sulle mie labbra.
"Amore mio dove vado?sono tua"sussurro baciandolo.
"Piccoletta scendi che stai diventando pesante"ride e mi bacia di nuovo mettendomi a terra.
"Grande Amber,sei stata grande"urlano i suoi amici.
Ringrazio tutti,saluto le mie compagne e il mister e vado a casa.
Gli amici di Nic sono andati in hotel,ma lui è rimasto con me.
Dopo aver fatto la doccia e aver messo il mio pigiama ad unicorno vado da Nic.
Lo trovo stravaccato sul divano intento a guardare non so cosa sul cellulare.
"Amore"dico io sedendomi sul divano.
"Piccolè viè qua"indica le sue gambe.
"No Nic non mi sembra il caso"sento le guance andare a fuoco.
Ride.
"Oddio sei così tenera amore mio con questo pigiama e le guanciotte rosse"
Si avvicina a me e mi abbraccia.
Rimaniamo così fino ad addormentarci.Il giorno della partenza di Niccolò è arrivato.
Io sono in salone e lui in camera mia che finisce di prepararsi.
Lo raggiungo e sento che sta parlando a telefono.
"Giamma nun so apatico,sto ancora qua co lei è già me manca,ho paura de perderla,vederla me mette allegria,er core mio fa le capriole,la amo,non posso stare lontano da lei...si..va be se vedemo a Roma" chiude la chiamata e si siede sul letto.
Entro in stanza e mi siedo accanto a lui.
Lo abbraccio e lui sprofonda nel mio collo.
"E non nascondere le lacrime che tanto poi cadono in basso"sussurro.
Inizia a piangere.
È incredibile quanto Niccolò sia un misto di fragilità e forza nello stesso momento.
"Ci vediamo sabato giusto?"mi guarda con gli occhi gonfi e pieni di lacrime.
Gli accarezzo la guancia e tolgo il mio bracciale con scritto "brilla" e glielo metto al polso.
"Sarò lì con te,guarda questo bracciale e sarò lì.
E certo amore che ci vediamo sabato,stiamo insieme"lo bacio con tutta la foga che riesco a metterci.
Lui mi accarezza i capelli con una mano,e con l'altra mi stringe a se,come se avesse paura che io scompaia da un momento all'altro.
Poi mette la testa nel mio collo e altre lacrime bagnano la mia clavicola.
Inizio a piangere anche io..
Mi manca già anche se è ancora qui tra le mie braccia..
"Da oggi io e te,contro questo mondo che delle favole se ne infischia"dico io baciandogli le lacrime.
"È tutta colpa delle favole se sono così bambino"dice lui abbassando lo sguardo.
Gli alzo il mento e mi guarda con quegli occhioni che amo tanto.
"È grazie alle favole se sono innamorata di questo bambino che ho tra le mie braccia"lui sorride e mi bacia.
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"In quel posto dentro di me"
RomanceAmber,una ragazza di quasi sedici anni,abita in una cittadina in provincia di Caserta. Studia al magistrale,ed ha un passato alle spalle che ha segnato il suo cammino. Solo una persona è in grado di capire come lei si senta. Ma questa persona è lont...