Pensi di aver sentito qualcosa rompersi quando i tuoi occhi hanno incrociato i suoi. Non sai cosa sia, ma si è schiantato al suolo e si è rotto in mille pezzi. Sono passati dei mesi dal vostro ultimo incontro. Ma ti sembra di rivedervi piangere in quella strada poco illuminata, su quel marciapiede popolato da quegli sconosciuti che vi osservavano curiosi e critici, lasciandovi. Hai passato tutto questo tempo ad evitare i luoghi in cui usciva, in cui ti portava, quelli che avevate in comune, pur di non incontrarlo. Chissà se lui ha fatto lo stesso. Ora ti sta guardando e tu noti una ragazza sotto al suo braccio, mentre tu sei circondata dai tuoi amici che quasi ti vogliono fare da scudo. Ma non serve perché i ricordi ti assalgono con prepotenza, senza che tu o chiunque altro possiate fare qualcosa. Li rivedi nei suoi occhi, come se fossero una pellicola. E sai che lui sta guardando le stesse scene. Non avete scampo. Le passeggiate, i sorrisi, le fughe da scuola, la prima sigaretta, i panini mangiati sul muretto, il mare e la sabbia sulle vostre schiene, le urla e i baci affamati. Ti senti tremare mentre cerchi di scacciarlo via dalla tua testa. Ma non puoi. E ancora. Le corse, i pomeriggi in cucina, i piatti a terra e voi sul divano, i fiori e le carezze come petali. Non puoi sopportarlo. Ti riscuoti e lo vedi stordito quanto te. Fa un passo nella tua direzione e un altro ancora, finché non lascia indietro la ragazza e i suoi amici. I suoi occhi sono ancora nei tuoi, sta volta incerti. Sta venendo da te, ma tu sei più veloce: gli volti le spalle e vai via. Cammini velocemente per le stradine attorno alla piazza, passando davanti ai negozi chiusi e i pub con le file chilometriche. Non ti giri per controllare se è ancora dietro di te. Non vuoi che i suoi occhi ti facciano un qualche brutto scherzo. Intanto ripassi nella tua testa i ricordi, nonostante il dolore. Le incomprensioni, le bugie, gli sguardi che scappano, le promesse mancate, le parole negate, le porte chiuse, le domeniche ognuno per conto suo, gli sbagli, i cambiamenti che ha ignorato, un mondo che cade a pezzi, tu che non stai bene, le spalle che ti ha dato per non guardare e le orecchie che si è coperto per non sentirti. Sono questi i ricordi di cui hai bisogno.
Ripeti quasi con cattiveria tutte le volte in cui ha preferito scappare, lasciandoti da sola a guardare il casino che aveva fatto. Hai bisogno di quei ricordi. Sono i motivi che hanno portato alla vostra distruzione, ai tuoi dubbi e incertezze verso chiunque. Ti ha ridotta in un cumolo di ossa e sangue traballante, che a stento sta in piedi. Sei arrivata al piccolo porto del quartiere ed emetti un sospiro di sollievo per il vento fresco, non c'è nessuno e le tue guance rosse, accaldate per esserti fatta spazio tra la calca, a contatto con l'aria si raffreddano, rilassandoti.Poi, una mano ti afferra il polso e sussulti.
E' lui. Ti ha raggiunta.
"Ehi" dice a corto di fiato e tu senti un brivido che ti scorre lungo la schiena.
Per un attimo pensi di salutarlo normalmente, fare finta di niente, ma non è da te e lo sapete entrambi.
"Che vuoi?" sputi acida, cercando di nascondere a entrambi la tua agitazione.
"N-non" balbetta preso in contropiede. Fa un respiro profondo e continua "Non lo so"
Annuisci, aspettandotelo, voltandoti per allontanarti nuovamente da lui. Ma capisce le tue intenzioni e ti prende nuovamente il polso. Sbuffi per la sua insistenza e resti al tuo posto, le sensazioni che ti sta provocando ti innervosiscono abbastanza da trattarlo male e cerchi di apprezzarlo. Il tuo polso è caldo. Abbassi il mento e ti accorgi che la sua mano è ancora lì, che ti accarezza la pelle come se fosse sua, ma con una gentilezza e delicatezza tali da rendere quel contatto quasi nullo. Deglutisci e lo strattoni via.
"Ho sbagliato tutto con te" riprende a parlare, sussurra, ma è sicuro di quel che dice e non ha paura di portare gli occhi nei tuoi per dimostrarti che è sincero.
"No" quasi lo preghi e ti detesti per risultare tanto patetica.
Non vuoi ascoltarlo, ma lui non demorde.
"Dovevo restare, lottare. Avrei dovuto spiegare, invece di limitarmi ad assumermi la colpa e obbligarti a far finire la discussione sul nascere. Avevo così paura di perderti che quando stavi scivolando via da me, ho finto che non stesse succedendo, quando mi sarebbe bastato allungare la mano per trattenerti. Ho sbagliato e.."
"Smettila" lo intimi perché senti che stai per piangere e non vuoi buttare all'aria tutto quel tempo che hai speso per riprenderti.
"Dammi l'occasione di dimostrarti che sono cambiato..Non scapperò dalle difficoltà, non lascerò che la paura mi blocchi. Non voglio perderti senza nemmeno averci riprovato" continua e tu chiudi gli occhi con dolore , non riuscendo a vedere il suo viso contrarsi per il pianto.
"Ci siamo già persi" gli dici e ingoi le lacrime con difficoltà.
Lui ti si fa più vicino e le sue mani prendono le tue, così lo guardi.
"Allora permettici di ritrovarci", ti sorride rassicurante, "Non ho mai smesso di pensare a te, okay? So di non essere perfetto e che magari ci sono molti altri ragazzi adatti a te, che sono al tuo livello, ma posso assicurarti che mai nessuno come me proverà ad essere abbastanza. Ti farò ridere, tu farai ridere me, ti farò male e tu mi ferirai allo stesso modo, ma prometto che sarò sempre accanto a te per riaggiustare tutto. Lasciati andare, prometto..giuro, che ti sorreggerò"
Ormai anche le tue guance sono bagnate e sai che non gli volterai le spalle per andartene. Ricambi la stretta delle sue mani e intrecci le dita con le sue e il suo sorriso si fa più grande, mentre i suoi occhi rispecchiano la sua felicità socchiudendosi dolcemente. Si avvicina di più per baciarti la fronte, poi ti bacia le mani che lascia, fino alla punta del naso che arricci, finendo sulle tue labbra. Lo accogli calorosamente e il contatto è nuovo e vecchio allo stesso tempo, le vostre bocche si riconoscono e riprendono familiarità. Ti era mancato. E quando il bacio si approfondisce e lui ti attira a sè senti che gli sei mancata allo stesso modo. Ti accarezza le guance e ti gusti il bacio in tutti i modi, prendendoti un po' in giro quando scopri che non vuoi che finisca. Ma vi manca il fiato e lui si allontana leggermente per far toccare le vostre fronti.
C'è ancora tanto da discutere, tanto da sapere e riprendere. Siete due sconosciuti che sanno troppo, che hanno paura di parlare ma si desiderano, che devono riscoprirsi pian piano e conoscere nuovi tratti che si sono creati in questo tempo che hanno trascorso separati.
"L'amore ricorderà"
STAI LEGGENDO
She just wants to feel something
RandomPiccole storie d'amore su personaggi di film/serie tv/libri o inventati.