Credo Celtico

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Se siete confuse sull'essere streghe celtiche, questo capito potrebbe chiarirvi le idee, in quanto una megera è definita celtica de segue l'ononimo credo.

La mitologia celtica è l'insieme dei miti, delle saghe e delle credenze religiose diffuse tra la civiltà dei Celti.

I Druidi :
È un culto arboreo collegato ad elementi astronomici: la raccolta del vischio che cresceva sulle querce, i cui boschi erano sacri per i druidi. Il sacerdote vestito di bianco saliva su un albero e tagliava il vischio con un falcetto d'oro nel sesto giorno della luna nuova. Seguiva il sacrificio di due tori bianchi tra canti religiosi. È ipotesi ormai assodata quella del legame tra il culto druidico e i megaliti, in particolare i menhir. I druidi avevano conoscenze astronomiche testimoniate dal misterioso sito di Stonehenge, interpretato come un antichissimo calendario celeste in grado di prevedere cicli stagionali ed eclissi in base all'incidenza dei raggi solari tra i monoliti.

Il pantheon gallico :
Teutates = Mercurio romano, spesso placato con sangue umano.
Esus = Dio della Guerra.
Taranis = rappresentante il Dis-Pater
Lúg = riceve l'epiteto di samildanach ("che possiede tutte le arti") a cui è dedicato un racconto, "La battaglia di Moytura".
Ogmios = Eracle greco.
Belenus = Vi è un debole legame con Apollo.
Dian Cecht = Dio della medicina.
Donn = Dio della morte, una divinità minore che abita nel Tech Duinn presso le coste irlandesi.
Brigit = Minerva romana
Epona = dea dei cavalli da associare alla romana Demetra
Sirona = dea delle acque dolci e della bianca luce lunare.

Il culto delle Matronae :
Le celtiche Matronae sono l'incarnazione della maternità. Nelle figurazioni non compaiono mai sole, ma sempre in gruppo e formano quasi sempre una triade. Esse rappresentano un complesso insieme di forze positive ornate di spighe e frutti a simbolo di una perenne fruttuosità. Non appartengono al pantheon ufficiale, ma rappresentano precise realtà locali o sociali, il loro culto è legato ad un'idea di fiducia gratuita. Prima di esistere nella religione celtica, appartenevano già ai culti indoeuropei.

Le feste celtiche :
Il calendario celtico si basava su un computo complesso, regolato sia dal ciclo solare che da quello lunare. Il ciclo solare scandiva l'anno in due fasi, segnate dalla festa di Samhain (pronuncia: Sa'win) e di Beltane; queste due fasi principali erano ulteriormente divise in due parti uguali, segnate dalle festività minori di Lughnasadh (pronuncia: Lùnnasad) ed Imbolc (pronuncia: Ìmmolc). Nella festa di Samhain, il trentuno ottobre, ha inizio la parte oscura dell'anno. In tale occasione le porte degli inferi si aprivano e gli spiriti dei morti tornavano a vagare nel mondo terreno. Il 1º maggio incominciava invece la parte luminosa dell'anno, con la festa di Beltane che significava "fuoco di Bel" dedicata probabilmente a Belenus. Il primo agosto era la volta della festa di Lughnasadh in cui si festeggiava la mietitura e il nuovo raccolto, celebrando la fertilità della terra, dedicato al dio Lúg. Il 1º febbraio si celebrava invece la festa di Imbolc (letteralmente"latte di pecora") che era una festa di purificazione e rinascita, in cui si celebrava la Dea Madre e si festeggiava la nascita degli agnelli. Durante la celebrazione il latte veniva versato copiosamente sulla terra a simboleggiare la fertilità. Accanto a queste che erano le date più importanti del calendario solare, c'erano delle date variabili legate al calendario lunare.

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