I Credo Nordici

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Cosmologia :
Secondo la mitologia norrena il mondo sensibile è "Miðgarðr" (lett. "Terra di Mezzo"). Circondata dalle acque, alla sua sommità si trova Ásgarðr, la dimora degli dei, raggiungibile unicamente tramite Bifrǫst, il ponte dell'arcobaleno. I Giganti vivono all'esterno del mondo, all'Est, in un luogo chiamato Jǫtunheimr ("Terra dei Giganti"). La dea Hel governa il sotterraneo regno "Helheim" ("Dimora di Hel"), luogo predestinato ai defunti. Nel Sud vi è l'infuocato e misterioso reame di Muspell, il Múspellsheimr dimora dei giganti del fuoco. Ulteriori regioni dell'immaginario norreno sono Álfheimr dimora degli "elfi chiari" (ljósálfar), Svartálfaheimr dimora degli elfi oscuri (ma questa divisione tra elfi è fatta unicamente da Snorri), Niðavellir le miniere dei Nani, Vanaheimr casa dei Vanir.

Divinità :
Le divinità sono divise in due classi: gli Æsir (Asi) e i Vanir (Vani). La distinzione non è tuttavia netta: nel passato remoto le due fazioni si fronteggiarono in guerra, ma in seguito raggiunsero la pace, si scambiarono ostaggi e alcuni membri si unirono in matrimonio. Di determinate divinità non è chiara l'appartenenza a una delle due classi.

Gli Æsir e i Vanir sono generalmente nemici degli Jǫtnar (singolare Jǫtunn). Paragonabili ai Titani della mitologia greca, vengono chiamati Giganti, anche se alcuni suggeriscono, come alternativa, "demoni". Da notare comunque che gli Æsir discendono dagli Jǫtnar, e sia Æsir che Vanir possono unirsi con loro per generare figli, quando non sono dei mostri. Esistono due classi generali di giganti: Hrímþursar, i "giganti di brina", e i Múspellsmegir o "giganti di fuoco" anche detti "Figli di Muspell".

Celebri tra gli altri enti divini sono Fenrir il lupo e il Miðgarðsormr, il grande serpente che cinge il mondo, entrambi figli che il dio Loki ha avuto da una gigantessa. Altre creature spesso citate sono Huginn e Muninn ("pensiero" e "memoria"), i due corvi che mantengono informato Odino di tutto ciò che avviene nel mondo. Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Odino, anch'esso figlio di Loki. Ratatosk, lo scoiattolo che scorrazza tra i rami di Yggdrasill, l'albero del mondo.

Come per molte altre religioni indoeuropee, la mitologia germanica presenta una debole opposizione tra bene e male, tipica invece delle tradizioni abramitiche mediorientali. Loki, principio del disordine, in molte occasioni aiuta gli dei con la sua astuzia (per preservare l'ordine cosmico), e in altrettante li insulta e ne causa i lutti. I Giganti, non tanto fondamentalmente malvagi, sono piuttosto rudi, vanagloriosi e incivili. L'opposizione è più dunque tra un Ordine e un Caos non impermeabili l'uno all'altro.

Vǫluspá: l'origine e la fine del mondo
L'origine e il destino del mondo sono descritti, anche se in modo molto confuso e criptico, nella Vǫluspá (La profezia della vǫlva o Profezia della Veggente), contenuta nell'Edda Poetica.

Qui Odino evoca lo spirito di una vǫlva (cioè, una veggente) perché gli racconti il passato e il futuro. Pur riluttante, lo spirito deve cedere alle richieste di Odino, da sempre alla ricerca di nuova conoscenza, finché, dopo aver rivelato tutti i segreti del passato e del futuro, sprofonda di nuovo nelle tenebre della morte.

Il Passato :
In principio c'erano il mondo del ghiaccio Niflheimr e il mondo del fuoco Múspellsheimr e tra di essi Ginnungagap, un "vuoto spalancato", nel quale non viveva niente. Qui fuoco e ghiaccio si incontrarono, dando forma al gigante primordiale, Ymir e alla vacca cosmica, Auðhumla il cui latte nutrì Ymir. La mucca leccò il ghiaccio, dando forma al primo dio Buri, che fu il padre di Borr, padre a sua volta del primo Æsir, Odino, e dei suoi fratelli, Víli e Vé. Da Ymir discese invece la razza dei Giganti. Quindi i figli di Borr, Odino, Víli e Vé, uccisero Ymir e con il suo corpo formarono il mondo.

Gli dei regolavano il passaggio dei giorni e delle notti, così come delle stagioni. I primi esseri umani furono Askr ed Embla (frassino e olmo), formati dal legno e portati in vita ancora da Odino, Víli e Vé[1]. Sól è la dea del Sole, una figlia di Mundilfœri, data in sposa a Glenr. Ogni giorno cavalca nel cielo sul suo carro trainato da due cavalli chiamati Alsviðr e Árvakr. Sol è perennemente inseguita da Skǫll, un lupo che vuole divorarla (probabile spiegazione delle eclissi), e che prima o poi la raggiungerà. Fratello di Sol è Máni, la Luna, anch'egli inseguito da un lupo, Hati. Uno scudo, chiamato Svalinn, si interpone tra la Terra e il Sole, per impedire che questi bruci il suolo con la sua eccessiva violenza.

La veggente descrive quindi il grande albero Yggdrasill e le tre norne che tessono le trame del fato ai suoi piedi. Quindi descrive la guerra primordiale tra Æsir e Vanir e l'omicidio di Baldr. A questo punto rivolge la sua attenzione al futuro.

L'avvenire :
Al termine del tempo le forze del caos prenderanno il sopravvento, spezzando le loro catene. Guidate da Loki, daranno il via al Ragnarǫk, la battaglia finale tra le forze dell'ordine e le forze del disordine. Le due forze contrapposte si annienteranno a vicenda, distruggendo con loro l'intera creazione. Dalle sue ceneri, tuttavia, un nuovo mondo risorgerà, una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir (salvatisi dal Ragnarǫk nascondendosi nel bosco di Hoddmímir o nel frassino Yggdrasill a seconda delle varie tradizioni), ripopolerà Miðgarðr, ricominciando così un ciclo di ascesa e decadenza.

Gli studiosi discutono sull'eventuale peso di un'influenza cristiana su queste ultime credenze.

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