Capitolo 1 L'inizio

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"DIANA!" urlo ma è troppo tardi.La macchina è stata ricoperta da radici.

Non ricordo quasi niente nemmeno chi era con me oltre la mia sorellina di quattro anni Diana.

Ho sbattuto fortissimo la testa contro il parabrezza dell auto e appunto quello che ricordo è solo mia sorella Diana.

Le lacrime mi rigano le guancie pensando a quella fanciulla dai capelli neri e gli occhi blu.Tanto simile a me.

Mi avvicino alla macchina ricoperta dai rami verdi della quercia e sbircio dentro.

Nessuna traccia di mia sorella.E se fosse uscita prima che svenissi? Tocco la testa e sento del liquido caldo, riporto le mani davanti le faccia e noto che il caldo liquido è del sangue.Perfetto.Stranamente i miei vestiti non sono strappati.

Scuoto la testa e mi concentro solo su una cosa.
Diana.

Comincio a camminare gridando il suo nome.

"DIANA!"

Niente.

"DIANA!"

Niente.

Cado sulle ginocchia frustata.

Perché chi era in macchina con me non mi ha aiutata?

Provo a ricordare qualche cosa su di me...

Mi chiamo...Ireland.Ireland Wilson.Ho..19anni e vengo...da Glasgow.

Nient altro.

Un vuoto nella mia mente.

Cammino sul ciglio del bosco ascoltando a testa bassa il rumore delle mie Dr Martins calpestare la terra umidiccia.

Prendo una ciocca dei miei capelli rossicci e l'arrotolo sul dito.

Noto che ho un anello sul medio in argento.

C'è segnata una D una T una A una K e una B.

Ora ricordo Aileen e Diana le due gemelline uguali ma solo di nascita.

Aileen infatti ha i capelli bianchi e gli occhi azzurri.

Tom altro fratellino di due anni capelli marroni chiari e occhi verdi.

Mia madre Kelsey e mio padre Ben.

Noi stiamo solo con mio padre nostra madre dopo la nascita di Tom ci ha abbandonati.

Lei ha i capelli rossicci lisci fino al fondoschiena e occhi color pece.

Invece mio padre Ben ha i capelli corvini e occhi color caramello.

E oggi dovevo solo portare mia sorella a fare una gita...

Trovo un pezzo di vetro per terra.Lo prendo in mano e mi guardo. Ho il viso incredibilmente pulito.I miei occhi nocciola guardano il riflesso nello specchio.Una garza fascia la caviglia.

È come se qualcuno mi avesse guarita.
"Infatti è così" sussurra una voce.Mi giro di scatto ma non vedo nessuno.Stringo gli occhi in due fessure provando a concentrare la vista ma con scarsi risultati.

Scuoto la testa e comincio a guardami intorno.

Prendo un ramoscello affilato puntando a un uccello mai visto in vita mia.Rimango sorpresa quando capisco che non sa volare.
"Non farlo" mi dice qualcuno.Non vedo nessuno e mi volto verso l'animale.Guardo i suoi occhi grigi e vedo paura.Poso il ramo con calma per terra.

Mi avvicino all'animale variopinto.Il colore dominante è l'arancione.Mi si avvicina con cautela e lo accarezzo mentre questo si bea delle mie attenzioni verso di lui.

Alzo lo sguardo e vedo un albero di poche mele davanti a me.

Provo a prenderne una e ci riesco.

Le verdi sono le mie preferite.Non amo quelle rosse.

Finisco la mela e mi siedo sul terreno umido.
"Ora dormi" dice sempre la stessa voce e capendo che non riuscirò a vederlo mi lascio cullare tra le braccia di Morfeo. 

Guardiana|H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora