Capitolo 6

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Insinua le sue mani tra i ricci, che tira con forza. Io rimango nascosta nella penombra, osservando i suoi movimenti

"Quante volte avrei voluto raggiungerti" lo sento farfugliare. Afferra una cornice dalla mensola. Il buio mi impedisce di capirne il soggetto. Fissa la foto per un paio di minuti, prima di scagliarla violentemente per terra, causando un rumore assordante. Senza rendermene conto urlo dalla spavento, coprendomi poi la bocca con le mani. Si guarda intorno prima di distinguere la mia figuara. Si avvicina a grandi falcate, arrivando poi vicinissimo a me. Mi stringo maggiormente nella maglietta, e fisso i suoi occhi iniettati di sangue grazie alla piccola lampada posta sulla mensola. Il viso è ricoperto di lacrime, asciutte e non. Gli accarezzo lentamente una guancia ruvida, causa la leggera barba.

"Stefanie sono dispiaciuto, non volevo renderti partecipe di tutto questo" borbotta, mangiandosi delle parole. Scuoto la testa prima di abbassare lo sguardo.

"Sono così ubriaco" ridacchia. Incontro i suoi occhi scuotendo la testa.

"Ho bisogno di dormire con te sta notte" il mio cuore perde un battito "Devo stringere una persona a cui voglio bene. E Stefanie io te ne voglio veramente tanto" annuisco sorridendogli dolcemente. Gli occhi scuri sono socchiusi anche se c'è pochissima luce. Ci spostiamo sul divano e mi lascio stringere dalle sue braccia.

"Non fare la stessa fine di Victoria. Ti prego" rimango in silenzio, sentendo come il suo battito del cuore diventa sempre più regolare mentre si addormenta.

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Lo sguardo accigliato di Calum è fisso su di noi. Tiene le braccia incrociate al petto mentre mi guarda infastidito.

"Trovo la mia ragazza abbracciata dal mio coinquilino. Come dovrei reagire?" Chiede sarcastico lui. Ash lo guarda, scuotendo la testa e ridacchiando

"Amico, mi sto riprendendo da una sbronza e Stefanie è la mia migliore amica. Non ti tocco la ragazza" dice sorridendo. Calum ricambia il sorriso, prima di tendermi la mano. Fa scontrare le nostre labbra sussurrandomi il buongiorno. Sorrido tra le sue labbra. Il suo tocco è quasi gentile.

"Oggi è la Vigilia di Natale" esclama felice. Annuisco con un sorriso ebete in viso. Ho sempre amato il Natale.

"Vuoi passarla con me?" Chiede ancora. Sorrido felice prima di annuire nuovamente.

"Bene, adesso devo uscire. Ci vediamo dopo va bene?"

"Va bene Cal"

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Il mio capo è appoggiato al suo grembo, le sue mani accarezzano i miei capelli con dolci gesti. Il film che stavamo guardando è concluso, lasciandoci in silenzio. Utilizzo questo momento intimo prendendo coraggio e ponendogli una domanda a me rimasta a lungo in mente.

"Chi era Victoria?" Chiedo tutt'un fiato. Lo sento risucchiare un respiro. I suoi caldi occhi ignorano i miei, fermando i suoi movimenti dolci.

"Se non me lo vuoi dire non..."

"No" mi interrompe. "È giusto tu debba sapere" Mi afferra una mano che stringe fortemente.

"L'ho conosciuta in un piccolo bar. Lei era così bella, gli occhiali enormi e il viso coperto da un libro. Era estate e lei indossava un maglione." Ricorda sognante. "I miei amici mi prendevano in giro, ero l'unico a non avere la ragazza. Quando l'ho vista, mi sono infatuato di lei. Mi sono avvicinato e lei ha accettato di buon grado la mia compagnia. Abbiamo iniziato a frequentarci e un giorno, a casa mia, ci siamo fatti trasportare dalla passione. In quel momento ho scoperto lei fosse autolesionista. I tagli le percorrevano braccia, polsi e gambe. Era un piccolo angelo con le ali tagliate. Era rannicchiata sul mio letto, gli occhi luccicanti. Ho capito di amarla. Più il tempo scorreva più capivo di amarla. Ho cercato di farla sentire bellissima, amata e importante. Credevo ci fossi riuscito" si blocca stritolandomi la mano. Lo sento singhiozzare ancora più forte. Aggancio le braccia dietro il suo collo e lo stringo forte.

"Il giorno di Natale, l'ho vista su quel balcone. Mi aveva inviato un messaggio e teneva le braccia aperte e gli occhi chiusi. Eravamo al settimo piano. Le urlai di non farlo, di non buttarsi, io la amavo così tanto. "Sono e sarò il tuo piccolo angelo amore mio. Ti amo Ashton" disse prima di saltare. Il giorno di Natale" le lacrime scendono più velocemente sul suo viso, non riuscendo piú a controllarsi.

"Sono due anni che passo il Natale vicino a lei."

"M-mi dispiace così tanto" cerco di dire. La porta che sbatte interrompe questo momento di fragilitá. Calum si sfila il capellino dai capelli corvini e fissa la scena con bocca spalancata.

"Gliel'hai detto?" Ashton annuisce, cercando invano di asciugarsi gli occhi. Cal si sposta vicino a noi, abbracciandomi.

"Era una ragazza così dolce." Bisbiglia. Ashton non sembra riprendersi, esteriorando la sua palpabile sofferenza.

"Va tutto bene Ash. Tutto bene"

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"Quindi Calum Hood ci ha invitati, questa sera, a festeggiare la Vigilia di Natale? Cioè wow!" Esclama Lexi, pettinandosi i capelli biondi. Annuisco, pizzicandomi accidentalmente il lobo dell'orecchio con l'orecchino a stella.

"Non è nulla di che" scrollo le spalle.

"Pfff nulla di che..." la sento sbuffare. Mi passo il mascara sugl'occhi prima di guardarmi allo specchio.

"Vorrei anch'io avere il tuo culo" esclama, tirandomi poi una pacca su quest'ultimo. La guardo contrariata.

"Hanno chiamato i tuoi genitori. Domani mattina vengono a Sidney" mi dice, facendomi urlare dalla sorpresa.

"Verranno? Anche Will verrá?" Chiedo. Lei annuisce, facendomi letteralmente saltare di gioia.

"Questo implica il preparare una cena, però" aggiunge lei. Scrollo le spalle, ancora troppo felice.

"Eddai Lexi. Mi aiuterai, non è vero?" Chiedo, pregandola letteralmente. Lei annuisce prima di sorridermi. La stringo tra le braccia

"Rivedrò Will. Non vedo l'ora" sussurro. Lei mi stringe ancora più forte.

"Rivedrò la mia famiglia. La tua famiglia. Ne sono troppo felice" bisbiglia, il dolore palpabile nella sua voce. La mancanza di famiglia, ha portato Lexi ad un grande crollo. I miei genitori sono stati i suoi per tanti anni. Forse questa è la ragione per cui sono così tanto legata a lei. Più che una amica, è una sorella.
FOUR

Qui c'è qualche directioners che ha ascoltato Four? Io amo quell'album *---* Tornando a questa storia, sono terribile, lo so ma veramente, sono esausta e aggiornare velocemente è complicato, scrivere capitoli è complicato. Quindi mi dovrete perdonare se il capitolo non è di vostro gradimento o se è pieno di errori, io ci ho messo tutta me stessa comunque. Io vi adoro e lo sapete, a presto xx

Ragazza dalla frase sbagliata || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora