| 𝐧𝐢𝐧𝐚

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──── 𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞Questo piccolo racconto l'ho scritto esattamente quattro anni fa e ci ho vinto un concorso qui su wattpad

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──── 𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Questo piccolo racconto l'ho scritto esattamente quattro anni fa e ci ho vinto un concorso qui su wattpad. Ho voluto ripubblicarlo ( con alcune modifiche ) sia perché ne sono abbastanza soddisfatta e sia perché in qualche modo volevo fare anche io qualcosa su questa giornata contro la violenza delle donne. Non mi sprecherò in altri commenti, spero solo che vi piaccia!
Laura















› 𝐧𝐢𝐧𝐚 : resilienza.





Se lei fosse stata meno ingenua, forse non si sarebbe fatta abbindolare dai suoi occhi blu, dai suoi sorrisi inquietanti ma attraenti, dalle sue mani morbide e dalle sue carezze dannose. Forse ora avrebbe una vita felice, due splendidi bambini, sorriderebbe a tutte le ore del giorno e non avrebbe tutti quei lividi sul corpo. Ma la colpa è di entrambi.

Sono passi lenti ed incerti quella che la conducono verso il loro letto, le mani che tremano e che è costretta a nascondere dietro la schiena. L'unica luce proviene dal lampione fuori dalla finestra. Ha il cuore che batte da impazzire, sente le ginocchia molli e il respiro affannato. Si corica sul letto e lo osserva.

Mentre dorme sembra quasi buono, i suoi occhi colmi di rabbia sono chiusi, non le fanno più paura. Ha i capelli arruffati sulla fronte, le mani velenose incastrate sotto al cuscino. Nina punta un ginocchio sul materasso e, appoggiandosi alla testiera, posa l'altro accanto alla sua coscia: è sopra di lui. Lo sente muoversi sotto di sé, la sua espressione che si insospettisce.

Ora la guarda, ma non capisce.

"Che stai facen-?"

Le parole gli muoiono in bocca, il tessuto del cuscino preme sul suo viso. Nina abbandona la sua posizione composta e cauta, fa leva sul suo viso con tutte le sue forze. Lui si dimena, ringhia, urla: tutto attutito. La graffia e la colpisce. Ma le sue mani non si muovono dal suo viso.

Riesce a respirare di nuovo solo quando comprende che lui non può farlo più. La vita ha abbandonato il suo corpo e lei si sente rinata. Toglie il cuscino dal suo viso, accarezza le sue guance e gli bacia le labbra. Si alza da sopra di lui e si stende vicino, lo sguardo perso sul soffitto e il respiro regolare.

Non c'è più e quasi sorride. Forse ingenua lo è ma debole non lo sarà mai.






















2015 © slutindie

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 05, 2019 ⏰

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