LA DONNA

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Donna, saturi l'aria di profumo inebriante,
sei immersa in un bagliore di luce perlacea,
che mi affascina e mi tenta,
più del nero pozzo,
dove la mia anima languida e maledetta,
giace trepidante.

Donna tendo a te e la tua passione,
ti vedo sfocata nella dimensione onirica,
distante e obnubilata come fossi nascosta dietro una nebulosa,
nel misterioso spazio siderale,
così profondo da terrorizzarmi,
rifuggo spaventato nella canoscenza.

Donna rifuggi da me?

Donna, il tuo essere,
dalle forme sensuali allo spirito,
si riflette nei miei occhi, irradiandoli di una energia irrazionale e illogica che rifugge da ogni schema interpretativo della mia coscienza,
quell'energia fa vibrare eternamente la materia che mi costituisce.
Peró tutta questa bellezza, è capace solo di irretire chi è sedotto dal razionale ed è cieco al cospetto dell'assoluto.
Gode il cane, saziato dalla tua carne appetitosa. Il tuo taglio sulla carne è la mia ferita più sanguinante.

Donna rifuggi da me? Oppure sei solo la creazione della mia mente abissale?

Sei la porta che procede di conserva con me, mi illudi di vivere nel passato senza mai superarti, in realtà so benissimo che sei l'unica prova tangibile dell'eternità, ti ho superato restando dietro di te per un numero di volte analogo al tuo nome, per un attimo che è la porta.

FedericoMilanese

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