Ornella controllò il numero civico: era al 19 di Via Galimberti. Doveva raggiungere il 121. Le scarpe cominciavano ad essere fastidiose e si rimproverò di non averne indossate un paio più comode.
Giunta a destinazione, si ritrovò davanti a un palazzo residenziale dalla facciata scolorita. Si piazzò con rassegnazione davanti ai citofoni. Erano almeno 6 file di nomi.
Non era neanche alla metà della seconda fila quando sentì una presenza alle sue spalle.
«Ciao.»
«Oh.» Ornella proprio non se l'aspettava. «Marco, giusto?»
«Giusto.» rispose lui, sfoderando un sorriso sicuro.
«Ehm... che ci fai qui?» gli chiese.
«Stavo per chiederti la stessa cosa. Abiti qui?»
Ornella scosse la testa. «No... Io stavo solo cercando... devo consegnare una busta, ecco.»
«Magari ti posso aiutare.»
«Ma no , figurati. Devo solo trovare...»
«Vieni.»
Marco la prese per un braccio, senza che Ornella potesse replicare.
Il belloccio della palestra la stava trascinando verso il palazzo, non intenzionato a mollare la presa. Lucia si sarebbe mangiata le mani.
«Proviamo a chiedere in portineria.»
Ornella si schiarì la voce e bussò piano alla porticina che dava sulle scale, di fronte all'ascensore.
«Sì?» Una donna sulla cinquantina si affacciò oltre l'uscio della porta.
«Buonasera. Dovrei consegnare una busta a un nostro fornitore.»
«Nome?»
«Ornella.» disse di getto, realizzando un secondo dopo di aver fatto una figuraccia. «Ehm... intendo dire che la società si chiama #Promuoviamo srl.»
Marco rideva piano alle sue spalle, ma sul volto della portinaia non c'era l'ombra di divertimento.
«Non c'è nessuna Promuoviamo in questo palazzo.»
«Ah. Che strano.» Ornella era delusa che sua unica pista fosse un buco nell'acqua.
«Però c'è un'altra agenzia. Si chiamava qualcosa con Eventi.»
Ornella pensò che potesse comunque essere un indizio e annuì.
«Se vuole può portargli la busta di persona. Appartamento 52 al 6° piano.»
«La ringrazio molto...». La porta si richiuse prima che Ornella potesse salutarla.
Si girò, facendo spallucce pensando che probabilmente avesse di meglio da fare. Puntò l'ascensore, quando si ritrovò davanti Marco. Doveva inventarsi qualcosa per levarselo dalle scatole.
«Ti accompagno, ok?» disse, pigiando il pulsante di chiamata.
Ornella non poté fare altro che entrare e stare al gioco. Premette il pulsante numero 6 e attese paziente che raggiungessero il piano. Di tanto in tanto dava una sbirciatina a Marco, chiedendosi come mai lui non avesse di meglio da fare che stare in sua compagnia.
Arrivarono davanti alla porta dell'appartamento. La targhetta recitava "SoloEventi srl".
«È un po' tardi per trovare qualcuno in ufficio, non trovi?» azzardò lui, mentre si appoggiava alla parete del corridoio con le braccia incrociate.
«Tentar non nuoce.» gli rispose. Del resto, dopo tutta quella strada, doveva accertarsi che fosse una pista falsa.
Con la sorpresa di entrambi, qualcuno venne alla porta.
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Soci alla pari
General FictionOrnella è una giovane impiegata in una società di consulenza. Lavora in centro città, nel reparto amministrazione. Una ragazze come tante, Ornella non è né bella, né particolarmente brillante e giorno dopo giorno si sente risucchiare dal buco nero d...