Prosa 4 "Rimpianti"

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"Fai ciò che valga la pena ricordarlo"
Così dice Salmo.
Ma è vero che tutte le nostre cazzate, le nostre prime volte, ne varranno la pena?
Può essere.
Vivere con il rimpianto di non aver fatto qualcosa ci porta solo a distruggerci i nervi, specie se è una cosa che non abbiamo mai fatto prima ad ora.
La nostra mente è come un garage: conserva di tutto e di più, anche se nella maggior parte dei casi in un garage si depositano oggetti che non usiamo più.
Infatti noi tendiami a ricordare più cose brutte che cose belle.
Ne vale la pena ricordare non solo il bello ma anche il peggio?

I fatti, le cose, le persone peggiori che spesso pensiamo senza il nostro volere camminano sempre sotto braccio con il proprio contrario.
La prima volta che ti ribelli ai tuoi genitori, la prima volta che esci e ti ritiri a casa all'alba, la prima volta che fumi una sigaretta, la prima volta che passi una serata in discoteca con gli amici, la prima volta che fai sesso, la prima volta che ti ubriachi, la prima volta che ti innamori: sono tutte come la prima volta che non ti senti compreso dai tuoi genitori, la prima volta che resti fuori di casa senza le chiavi per entrare, la prima che ti picchi con qualcuno in discoteca per motivi banali, la prima volta che vieni bidonato da chi ti piace, la prima volta che chi pensavi che ricambiasse il tuo amore ti ha deluso, la prima volta che ti ritrovi in ospedale per colpa dell'alcool o della marjiuana.
Nessuna prima e ultima volta esiste senza il suo opposto, sappiatelo.
Per cui sì, fate ciò che valga la pena ricordare.
Purchè facciate anche il suo esatto opposto.

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