Giorgia's POV
Era arrivato il momento...
Ero arrivata nel giardino di una villa dove si sarebbe tenuto il matrimonio.
Il giardino era decorato da siepi con delle rose che spuntavano da essi.
Rose rosse per precisione.
Le sedie dove erano seduti gli invitati erano di un legno bianco opaco decorato sempre da delle rose rosse.
Infine c'era un arco decorato con decorazioni floreali e, chi lo avrebbe mai detto, delle ROSE.Dietro di me ero seguita dalle mie due damigelle.
(vestito damigelle)
Sotto l'arco c'era Taehyung...era bellissimo. Cazzo se era bellissimo.
Bellissimo ma stronzissimo.
Pure i più belli hanno dei difetti e la stronzaggine è quello di Tae.Stavo camminando verso quel pezzo di manzo che sarebbe diventato mio marito.
Scambio delle fedi
Unoacaso:Giorgia (cognome) vuoi prendere Kim Taehyung come tuo sposo?
Gio:...mmhh...si(?)
Unoacaso:Kim Taehyung vuoi prendere Giorgia (cognome) come tua sposa?
Tae:si
Unoacaso:allora vi dichiaro ufficialmente marito e moglie.
Lo sposo può baciare la sposa!No no no no no no no!
Taehyung si avvicinò pericolosamente a me fino a poggiare le sue labbra sulle mie per dare vita ad un bacio.
Chiusi gli occhi e feci finta di assecondarlo per non far insospettire gli invitati.Ale:*piange dalla gioia sulle palle di Marta* COME CRESCONO IN FRETTA!
*si asciuga le lacrime*.Quasi lo urlo.
Tutti la guardarono.
MA IO DICO UNA MIGLIORE AMICA CHE FA STE FIGURE DI MERDA DOVEVA CAPITARE PROPRIO A ME!?
Ma le voglio bene lo stesso (in fondo xinfinito).Ale:MA CHE STATE A GUARDA!?
Mi stavo trattendo dal morire dal ridere.
Ale:vabbe sentite la foto la faccio prima io che sono la migliore amica della sposa!
Allora Alessia si avvicina a noi e si mette accanto a me.
Ale:AOOO! LA DOVEMO FA STA FOTO O NO?!
A quel punto il fotografo fa sta benedettissima foto.
Ale:bene ci vediamo al ristorante!
Alessia corre in macchina e si avvia verso il ristorante.
Avrei tanto voluto andare con lei ma avrei dovuto fare tante ma tante altre foto...Dopo minimo 2 ore e mezza di foto andammo al ristorante.
Gio:ECCOCI!!
Esclamai quando entrammo nella sala.