Capitolo 1

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Fu il mio primo giorno alla West Sidney Academy, una scuola per musicisti, e dato il lavoro di mio padre, mantenere i rapporti con le altre persone è sempre stato un problema per me. Era il terzo liceo che cambiavo, ciò significa che ogni anno fui costretta a viaggiare; omai mi ci ero abituata e cominciai a trovare la situazione quasi stimolante.

Mi trovai nell'atrio e scrissi un messaggio a Michael, il mio fidanzato mentre la campanella segnò l' inizio della prima ora.

Come da routine me ne stetti di fronte alla cattedra mentre il nuovo prof mi presentò alla classe, facendomi sentire al centro dell'attenzione, e di conseguenza i miei zigomi si tinsero leggermente di rosso. Dopo le presentazioni mi accomodai sull'unico banco vuoto accanto ad un ragazzo dai capelli neri, notando il suo quaderno pieno di scritte si deduceva il nome
"Calum eh? Bel nome" dissi un po' imbarazzata, sistemando i libri sul ripiano
"Grazie ehm...?"
"Bernadette, chiamami Benny" gli sorrisi sentendomi un po' più a mio agio, mentre gli allungai la mia mano che il moretto strinse gentilmente.

"Cally, cosa fai dopo scuola? Esci?"

Chiese una ragazza girata verso il mio compagno con un sorriso ebete sulle labbra palesemente rifatte e sbattendo incessantemente le ciglia.
"Scusa Jess, Benny mi ha chiesto di mostrarle la citta"

Affermò Calum guardandomi con occhi imploranti mentre io annuii confusa e presa alla sprovvista, nonostante colsi le preghiere nel suo sguardo. Jess, almeno mi pare si chiami cosi, mi guardò di soppiatto per poi rivoltarsi
"Grazie ragazza, ti devo un favore" scosse la testa, prestando attenzione al professore che cominciò a parlare dei progetti dell'anno a venire.

Cercai anche io di concentrarmi, per iniziare l'anno al meglio e cercare di mantenere costante la mia alta media scolastica. Presi poi a scarabocchiare qualche frase o simbolo sulla mano e su alcuni fogli strappati che tenevo nell'astuccio. Neanche mi accorsi della rapidità del tempo passato quando il professore ci avvisò del termine della sua lezione.

Mi fiondai nell'atrio per cercare un posto appartato con cui stare al telefono visto che non conoscevo nessuno lì
" Benny, qui non conosci nessuno, vuoi ti presenti qualcuno?" mi domandò Calum apparendomi improvvisamente di fronte, facendomi sussultare mentre era intento a sistemarsi lo zaino sulle spalle. Feci spallucce per acconsentire e mi trascinò fino al prato in direzione di un gruppo di ragazzi.

"Ragazzi, lei è Benny, una mia nuova compagna"

Mi presenta il moro, mentre mi sento squadrare dalla testa ai piedi
"Luke" si presentò un biondino con un accattivante piercing sul labbro e occhi azzurri molto attraenti.
"Ben"
"Ashton"
"Irina" mi sorride una ragazza dai capelli rossi e qualche lentiggine simpatica accennata sulle gote.

Rivelai un sorriso entusiasta ai cinque ragazzi che avevo di fronte mentre mi aprii la felpa sentendomi avvampare per il caldo, ma mi sentii ancora più osservata senza capirne esattamente il motivo, così tornai a rivolgere lo sguardo agli amici di Calum che fissavano la mia maglia con occhi spalancati
"Tutto ok ragazzi?" Mi accertai poi di averla la maglia, sarebbe stato imbarazzante apparire in reggiseno il mio primo giorno
"Ascolti gli ACDC?" Mi domandò Irina indicando la scritta che troneggiava sulla stoffa nera
"Si, perché? " continuai a essere confusa e portai le mani al petto, temendo di essere giudicata ancora una volta per i miei gusti musicali.
"Benny domani io e te ci sposiamo" affermò il tipo con gli occhiali, Ben mi pare
"Vacci piano, sono fidanzata -sorrido- piacciono anche a voi?"
"Hai voglia di scherzare? Li adoriamo e non sono molte le persone a cui interessa questo genere per questo ne siamo sorpresi, piacevolmente sorpresi"

Arrossi, ma poi mi ripresi e prestai attenzione al ragazzo più taciturno che ancora non avevo sentito parlare durante le brevi conversazioni successive. Sembrava introverso e stranamente cupo, ma mi intrigava il suo essere così lievemente misterioso.

''Ashton giusto? Che classe fai?'' gli chiesi, dopo un breve momento di silenzio

''Uhm. Dovrei essere in quarta ma ho perso un anno'' rispose seccamente senza rivolgermi uno sguardo. Sembrò quasi un torto avergli posto una domanda e mi sentii indiscreta a continuare a fargli delle domande così presi semplicemente il mio zaino e mi allontanai dal resto del gruppo.

Tornai in classe e continuai il resto delle lezioni in compagnia di Calum, che riuscì a non farmi sbuffare per un intera giornata, buttando giù qualche battutina nelle pesanti ore successive che sembravano ever congelato il tempo. Gli lasciai il mio numero su un post-it prima di sentire l'ultima campanella trillare e vedere gli studenti ammassarsi sul corridoio principale e affrettarsi ad uscire dall'istituto.

Il cielo sembrò leggermente incupirsi così optai per raggiungere l'autobus e tornare a casa così per il breve tratto da scuola.

Mi infilai le cuffie una volta preso posto, ma i Nirvana vennero interrotti dalla bionda della mia classe, Jess che mi picchettava le unghie finte sulla spalla

"Non provarci con Cally, lui ama me" mi trattenni a stento dal scoppiare a riderle in faccia e far scoppiare il suo ego, magari proprio con una di quelle unghie di plastica
"Tranquilla Jess.. "Cally" è tutto tuo, siamo solo amici" le risposi con tono seccato, lei ribattè ma alzai la musica man mano che il suo tono aumentava per non sentire lo starnazzare della ragazza.

Vidi l'autobus fermarsi all'isolato prima di casa mia, quindi scesi e decisi di proseguire a piedi un paio di minuti e sgranchirmi le gambe, approfittandone per guardarmi in giro e farmi un'idea del quartiere nel quale avrei dovuto vivere per un bel po' di tempo. Sentii le foglie secche dell'autunno inoltrato scricchiolare sotto le suole delle converse ormai consumate che mi ostinavo ad indossare, mentre un vento frescoaccarezzava la mia pelle pallida fino a farmi rabbrividire lungo la schiena.

Parents ||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora