capitolo 5

322 16 2
                                    

Mi ritrovai nel letto, mi alzai di colpo.

E si mi trovavo nella mia stanza.

Avevo sognato forse?, lo speravo veramente.

Feci dei respiri profondi, per poi sedermi a gambe incrociate sul letto.

Sentì un rumore cartaceo appena mi sedetti, mi spostai di poco e trovai un foglio.

Buongiorno Aleila.
Per prima cosa, buon compleanno.
Speravo di non coinvolgerti in tutta questa faccenda, ma io non posso ribellerami a forze superiori.
Lo so che pensavi che fossi morta, ma come hai capito ci sono molte cose che non sai.
Ti chiedo di non far sapere nulla a tuo padre e tuo fratello, tu madre ti può aiutare in qualcosa, tu dille solo che è successo e che non ho potuto fare altrimenti.
In questi giorni i tuoi poteri aumenteranno, in questi tre giorni il fuoco ha preso il sopravvento,hai poco tempo per addestrare gli altri elementi, tu impara solo a gestire il fuoco Aleila, non farti vedere che corrispondi a più ampolle durante la cerimonia, scegli il fuoco SEMPRE, durante i giochi d'onore dovrai vincere, tua madre saprà come aiutarti, è pericoloso stare nelle città per te, ora non potrai capire, ma a tempo debito ti sarà spiegato tutto.
Ora come ora, ti chiedo solo di fidarti.
Shiran mi ha detto che hai un bel caratterino, ma non mi sorprende, è di famiglia mia cara.
Comunque non mi dilungo troppo, siamo riusciti a far inoltrare Shiran, sarà uno dei giudici dei giochi d'onore, nonché tuo allenatore, gli ho chiesto di aiutarti a gestire i poteri, o almeno solo uno per ora, la mia paura è che tu possa mostrare durante i giochi gli altri tuoi poteri, ti prego ti rammento di fidarti.
Tua zia Kayla

A tempo debito, mia madre sapeva e non mi aveva mai.detto niente, mi aveva tradita per caso, mi chiedeva di fidarmi, certo Aleila come potresti non fidarti di tua zia morta, pensai.

E poi da quando io corrispondevo a più ampolle, ero come Shiran?

Mi alzai dal letto e iniziai a piangere, senza un motivo preciso, avevo appreso un quarto di cose e già non ci capivo più niente.

Mia madre...

e tra l'altro avrei avuto tra i piedi quell'arrogante di Shiran.

andai in bagno decidendo di farmi una doccia per scaricare la tensione.

Uscii dalla mia stanza osservando che era mattina presto, andai in cucina, avevo fame.

E ultimamente saltavo spesso i pasti, non che non mi avrebbe fatto bene perdere qualche chilo, ma con i vari risvegli "traumatici" avuti in questi tre giorni, dovevo per forza mangiare qualcosa.

Mi sentivo strana, da una parte tradita, dall'altra spaventata, da un'altra ancora curiosa.

Tutte emozioni contrastanti insieme, non sapevo più di chi fidarmi.

È strano quanto le persone pretendano fiducia senza far niente per averla.

Nella nostra società tutto era incentrato sulla fiducia, sul bene. Tutti ci fidavamo del consiglio degli anziani, non che fossero veramente anziani, ma erano persone "sagge" che si occupavano del bene delle città, ogni anziano dirigeva una città ampollare e si riunivano il lunedì e il venerdì per discutere di ogni cosa a fine di garantire bene e libertà.

Loro erano gli unici a cui era dato leggere libri proibiti, gli unici che conoscevano tutta la storia, gli.unici, appunto che conoscendo potevano garantire la pace dopo la guerra.

Difatto si sosteneva che dopo il deserto non ci fosse nulla se non distruzione e vecchi resti dell'antico mondo.

Solo i vincitori dei giochi d'onore potevano oltrepassare il deserto.

Il quinto elemento- la profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora