capitolo 3

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Martin aveva detto che non dovevo dirlo a nessuno,perché non era "normale" e questo lo sapevo bene.

Diceva che avrebbero fatto sicuramente qualcosa e non voleva che mi separassero dalla famiglia, ovviamente neanche io volevo, ma avevo bisogno di risposte, non potevo non fare niente, io dovevo parlare con Adam.

Purtroppo mio fratello era una testa calda e aveva detto che mi avrebbe seguito ovunque.

E purtroppo non scherzava.

Mi andai a lavare ancora scioccata da quanto accaduto prima.

Mi truccai con una fila di eyeliner sugli occhi, maschara, un po' di terra e il mio fedele rossetto rosso, lo mettevo sempre, avevo la fissa per i rossetti. Asciugati i capelli li unii in una treccia laterale ed uscii dal bagno

"Quando mi hai detto che mi avresti controllato, non pensavo anche in casa, FUORI DALLA MIA CAMERA MI DEVO VESTIRE " Urali alla fine.

Faceva sul serio, ma mi conosceva alla perfezione e sapeva che ero troppo curiosa e assetata di sapere.

Mio fratello uscì dalla camera, continuando a guardarmi, chiusii la porta e andai verso l'armadio

"Ti aspetto fuori e muoviti che devo fare delle cose e tu verrai con me "disse lui

Sbuffai, poggiando la mia mano sull'armadio che si aprì velocemente, presi in mano il tablet scegliendo i vestiti. Optai per una gonna a vita alta Bordeaux, delle calze nere con gli stivaletti e un top con delle maniche lunghe a fantasie, misi un giubbotto un cappello, una collana, presi la borsa ed uscii, ritrovando mio fratello fuori.

"Su andiamo " disse prendendomi per il braccio

Sbuffai di nuovo seguendolo, me lo sentivo avrei passato una giornata monotona, io ero troppo curiosa, dovevo sapere e subito.

La giornata trascorse in fretta e mi fratello passò tutto il tempo ad allenarsi, ogni tanto mi guardava, per vedere se fossi ancora lì, io avevo fatto finta tutto il tempo di leggere un libro, cercando di capire come distrarlo così da poter andare in biblioteca o da Adam .

Così mi alzai dagli spalti dirigendomi verso il centro del campo

"Ho finito il libro, vado a casa a prenderne un altro " Urali a Martin

"Se non torni entro 10 minuti ti vengo a cercare " ribattè lui

Alzai gli occhi al cielo, era troppo protettivo.

Uscii dal campo lentamente ed una volta fuori iniziai a correre verso l'ampolla dell' acqua .

Odiavo correre, non era da me, ma dovevo sapere quindi aumentati il passo ritrovandomi in 5 minuti davanti l'ampolla dell'acqua.

"Bu-bu-buongiorno" enunciai con il fiatone "potreste far uscire Adam " chiesi

"Adam chi? "Mi chiese il vecchietto al gabbiotto.

Ovviamente, ogni ampolla era preceduta da un gabbiotto con all'interno una persona che facesse entrare ed uscire le persone assicurandosi che appartenessero all'ampolla.

Non sapevo il suo cognome ed ora

"Alto, robusto,brizzolato, occhi azzurri, labbra sottili e naso grande "dissi

Il vecchietto sembrò capire, infatti schiacciò svariati pulsanti

"È nel bosco signorina "mi informò il vecchietto

"Grazie" dissi

Avevo ancora 4 minuti, presi a correre verso il bosco.

Mi inoltrati dentro quando sentii una forte prese sul braccio, sbattermi contro l'albero

"Ragazzina, ancora tu "

Oh Adam, grazie al cielo

"Adam ascoltami io.."

"Tu mi hai mentito e io non l'ho capito, chi sei? Un'infiltrata? ,dimmelo su " sputò quelle parole, tra lo scioccato e l'arrabbiato

"No no, non so di cosa tu stia parlando e si ti ho mentito,l' ho sempre fatto fin da piccola, ma ti prego devi spiegarmi quello che vi siete detti tu e la donna ".gli spiegai senza dirgli quanto successo in mattinata, avevo paura

"No, e ora sarò anche costretto a farti perdere la memoria, almeno solo la parte del nostro incontro " ammise

No, io sapevo qualcosa ora, forse era la risposta che cercavo da tempo ai vuoti temporali della storia nei libri proibiti, non potevo farmi scivolare tutto, proprio ora che ci ero quasi arrivata.

Fanculo glielo dico, pensai

"No,ti prego, stamattina i miei occhi sono diventati rossi solo perché avevo perso la calma con mio fratello... io ho bisogno di sapere il perché, ho bisogno di sapere il perché anche del motivo di tutti i vuoti temporali della storia che stanno nei libri proibiti "quasi urlai, ma non ce la facevo più a trattenermi, non mi sarei fatta cancellare questo incontro.

I suoi occhi si aprirono come girasoli al mattino

"Oh buon divino "sussurrò

Alzò il pugno, stava per colpirmi, chiusi gli occhi di colpo, ma il pugno non arrivò.

Riaprii gli occhi e notai che qualcuno l'aveva fermato.

Un ragazzo dai capelli Rossi e gli occhi verdi, mi stava guardando.

Era alto e muscoloso, non avevo mai visto qualcuno di così bello in vita mia, era giovane e le sue labbra erano carnose, il suo viso spigolato e alcune lentiggini gli ricoprivano il naso e le guance

" Shiran che fai? " gli domandò Adam

Il ragazzo continuò ad osservarmi, avvicinandosi sempre di più e io non potevo muovermi dato che ero spalmata contro un albero.

Annusò il mio collo, per poi prendere alcune delle mie ciocche biondo cenere tra i capelli, mi prese il mento con le mani e lo alzò

"Ok,stordiamola e portiamola via da qui " disse il ragazzo

Stordiamola? Cosa? Mi dimenai dalla sua presa ed iniziai a correre.

"Fermati" mi urlavano i due

Presi a correre più veloce, girai il viso e vidi che mi stavano seguendo, aumentai la corsa .

Quante cose potevano accadere in così poco tempo.

Il ragazzo era troppo veloce e riuscì a prendermi

"Lasciami" urlai, lui rideva, mi prese una spalla e vidi Adam passargli una siringa

No,no,no,no non potevano.

Risentii di nuovo quell' energia pervadermi il corpo, gli occhi pizzicavano, ma questa volta mi ci abituati subito.

Mi concentrai sulle mani e vidi da esse uscire del fuoco, avvicinai le mani alla scienza del ragazzo, che mi lanciò in aria.

Non so come riuscii ad atterrare in maniera perfetta .

Sentivo l' energia accrescere in me.

Il ragazzo a terra alzò lo sguardo e notai i suoi occhi di colore diverso, uno era ghiaccio e l'altro verde, i suoi capelli diventarono più rossi,ma non avevo paura, l'energia mi possedeva

Gli lancia una palla di fuoco e non seppi neanche come avevo fatto, forse tutti gli anni passati ad osservare mio fratello e mio padre. Il ragazzo lo placò con uno scudo di ghiaccio

"Ora basta " urlò

L'ultima cosa Che vidi, furono delle radici prendermi dalla le caviglie, poi niente.

Ehmm non si che dire, ciaooo ❤

Il quinto elemento- la profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora