Un ragazzo del 2157 torna indietro nel tempo per uccidere il dittatore che, dopo aver conquistato il mondo e averlo dato in pasto alla cruda popolazione dopo la dipartita del dittatore stesso, mandò in rovina il futuro del mondo interno.
Siamo nella regione del Kanto, in una prefettura che sembra più un discarica di cemento,strade solcate da superstiti o da furgoni automatizzati che trasportano, da un avamposto all’altro; da pattuglie di cyber-guerrieri ( umani potenziati con parti artificiali composte da una lega di ferro, acciaio e plasma). In un avamposto locale è scattato l’allarme anti-intrusi, un gruppo di cyber-guerrieri ha iniziato ad inserire un ragazzo con una borsa stracolma di cibo e farmaci. le guardie riuscirono a prenderlo circondandolo con delle macchine militari ricoperte di scudi della stessa lega dei corpi delle guardie.
“A TERRA!” urlo una dei cyber-guerrieri puntando la spada contro il ragazzo “Non mi urli addosso per favore, con un po’ di gentilezza si riceve tutto” esclamò, il ragazzo.
“HO DETTO A TERRA!” “ LE HO DETTO DI ESSERE CORTESE!”
Con uno scatto il ragazzo immobilizzato la mano con cui la guardia teneva la spada, rubandogliela dalla mano per poi recidere la stessa mano con la spada stessa. La guardia urlò un grido straziante che però durò poco, dato che Mirai con un fendente gli tagliò la gola “Precisamente al centro” aggiunse il ragazzo.
“ATTACCATE PER UCCIDERE” urlò un altro delle guardie, alcune di quest'ultime si avvicinarono al ragazzo con la spada, altre trasformarono il loro braccio in canne di fucili pronti a sparare appena il ragazzo si muova. Ma il ragazzo si fa strada tra le guardie usandole come scudi per pararsi dai colpi di fucile. Mentre corre, il ragazzo, viene colpito da un coltello da lancio alla gamba sinistra.
“Perfettamente al centro” ridacchio uno dei guerrieri
“Hey ragazzino, tu chi saresti? Mi sembri nuovo da queste parti” “Perché non alzi la testa dalla merda allora?” “Piccolo insolente, devi rivolgerti a me con più rispetto, sono cavaliere, sono 2 gradi più alto di queste semplici matricole” disse il cavaliere ripiegando la lama del coltello nella gamba del ragazzo.
“tu invece come ti chiami? “
il cavaliere, dopo aver fugato nella borsa del ragazzo, tirò fuori un documento Di riconoscimento
“Mirai Kibo? Avolo I tuoi se la sentivano molto per averti chiamato così! (in giapponese Mirai significa Futuro, mentre Kibo significa Speranza) Ti va se li andiamo a trovare, forse saranno felici di farsi un bagno rilassante nel proprio sangue AHAHAHAH!”
Mirai estrasse il coltello dalla gamba e lo lancio contro il cavaliere che era di spalle. quest’ultimo, però, riuscì ad affermarlo al volo, ma Mirai si era lanciato con la spada impugnata contro il cavaliere il quale non vide Mirai scagliare un fendente contro di lui. Il cavaliere si accascio a terra tenendosi la ferita con le mani
“Tu, lurrido Bastardo, la pagherai. Il Samurai di NewTokyo ti farà a pezzi nel nome di Alain III!!” “l’unica cosa che sa fare il tuo bel samurai e stare seduto su una poltrona credendo di essere il padrone di NewTokyo” ribatté il ragazzo.
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I cyber-guerrieri erano tutti immobilizzato dalla paura nel vedere che un semplice ragazzo avesse ucciso il loro cavaliere. Però, avevano ancora un briciolo di forza per tenere la guardia su e uno di loro urlo con voce tremante “f-forza, prendet-t-telo!”
Mirai si girò di scatto contro il guerriero che aveva osato pronunciare quelle parole, e con uno sguardo da assassino, inizio ad arrancare verso di lui. I guerrieri impauriti scapparono, tranne quello parlò, lui era il più terrorizzato di tutti. Mirai lo prese per il collo e gli disse
“vai a riferire ai tuoi superiori, che se proveranno di nuovo ad attaccare i superstiti, andranno in contro allo stesso destino che ha avuto il vostro cavaliere” Dopo aver sentito queste parole, il guerriero scappò a gambe levate.
Mirai, con non poca fatica, riuscì ad arrivare a casa
Mirai ha imparato a difendersi all’età di 12 anni, quando il padre abbandonò Mirai e la madre Camelia. Per non far morire di fame la Madre e per non morire lui stesso di fame, Mirai inizio a combattere e sconfiggere altri superstiti. Negli ultimi mesi però Camelia si è ammalata di una tubercolosi mortale, così grave da farle sputare sangue il più delle volte. Per questo motivo, Mirai, ha iniziato ad attaccare gli avamposti delle guardie in cerca di farmaci in grado di aiutare sua madre.
“MAMMA, CI SONO RIUSCITO. FINALMENTE POSSO CURARTI” urlò Mirai aprendo la porta di una casa abbandonata dove trovarono rifugio lui e la madre.