Il cielo era un grigio leggero, quasi un color crema. Il silenzio dominava la città, nessun rumore dal traffico o dalle macchine; si sentiva solo un suono sottile di canzoni natalizie in lontananza. L'aria era fredda e rigida, come se tutti aspettassero che quei piccoli, morbidi e bianchi fiocchi di neve cadessero, per cambiare completamente il panorama e, con esso, i cuori delle persone che mantengono rabbia per il mondo durante il resto dell'anno.
Alya e Nino avevano deciso di incontrarsi il primo di dicembre, che quest'anno cadeva di domenica, per una colazione invernale. Quest'ultima era specialmente voluta da Alya, che approfittava l'idea della colazione per scoprire nuovi café, dato che di solito non aveva tempo, occupata dalla scuola e dal Ladyblog. Fra una chiamata e l'altra invitarono anche Marinette, Adrien, Rose, Mylene, Ivan e Nathaniel; gli altri compagni avevano gli impegni più vari dal ho-una-manicure di Chloé al devo-incontrare-mio-padre-per-la-prima-volta di Juleka. La colazione al bar era diventato un picnic al parco vicino alla Torre Eiffel con dolci preparati prima a casa di Marinette. Quindi quella mattina la figlia del pasticcere, la sua amica, il fidanzato dell'amica, Adrien, Rose e Nathaniel (Mylene e Ivan non potevano la mattina, per qualche motivo) si incontrarono alla pasticceria Dupain-Cheng a fare dolcetti e croissant.
I sei ragazzi riuscirono a fare tre croissant a testa e una torta al cioccolato coperta da fiocchi di neve di panna. Impacchettarono il tutto e lo misero in un cestino assieme ad una coperta. Si avviarono verso il parco vicino alla Torre Eiffel dove spesso Alya usciva con Marinette e portava a giocare le sorelline.
Arrivarono ad una scena spettacolare, come quelle si trovano sulla copertina di una carta di auguri natalizia: un lieve strato bianco copriva il prato e gli alberi. L'acqua nella fontana era ghiacciata e uno degli alberi era stato decorato con ornamenti natalizi e lucine scintillanti. In una zona del parco una pista da pattinaggio, con la musica natalizia allegra, che tirava su di morale anche la persona più infelice. I bambini stavano correndo in giro giocando a nascondino, il loro respiro visibile dal freddo agghiacciante. La giostra era accesa, anche se di mattina, e invitava gli occhi a danzare in tondo assieme ai cavalli.
Il gruppetto vide gli altri due compagni di classe provvisti di thermos con tè e cioccolata calda. Aprirono la coperta a strisce rosse con sopra le renne che aveva portato Rose. Dopodiché si diedero ai dolci ancora caldi e soffici. Finita la colazione, osservarono una famiglia con molti bambini entrare nel parco e precipitarsi alla giostra. Fra il gruppo girò uno sguardo d'intesa e perciò anche gli 8 adolescenti si fiondarono dai cavalli. Alya e Nino avevano preso un cavallo in due perché ne erano rimasti pochi e se ci fossero stati anche Ivan e Mylene l'avrebbero fatto. Marinette, rimasta indietro a ripulire dopo il picnic, si ritrovò senza posto. Stava per andare a sedersi sulla panchina quando sentì la voce di Adrien.
-Marinette! Che fai? Se non c'è posto, possiamo fare cambio noi
-No, guarda, Adrien non serve, e poi ho già preso il biglietto
-Marinette, Adrien, andate assieme! Tranquilli c'è posto, io e Nino stiamo comodissimi
Alya come sempre afferrò la palla al balzo per aiutare la sua amica.
-Giusto. Marinette sbrigati, che sta per partire! Mi stringo in dietro, così puoi sederti davanti
La corvina guardò la migliore amica metà sconvolta e metà grata, poi si avviò balbettante verso il compagno biondo. Marinette si mise davanti ad Adrien che si ritrovò un cappuccio ricoperto di pelliccia in faccia. Spostandolo notò una cosa fra i capelli dell'amica.
-Ha iniziato a nevicare
-Sì? Dici, Adrien? Non vedo nulla
-Almeno prima, c'è un fiocco di neve sui tuoi capelli
La ragazza istintivamente si passò una mano fra i capelli e si girò verso Adrien. Sorrise dolcemente e lui ricambiò uno sguardo di quelli che si riservano ai croissant appena sfornati. Durò solo 3 secondi però, perché arrossirono e lei si girò in avanti mentre lui si passò una mano dietro il collo.
La giostra partì e i due si strinsero contro il davanti del cavallo,con le mani coperte da guanti accavallate.