2

2.4K 119 4
                                    


Xamar guardò il suo protetto, non era possibile che lo avesse sentito, non era mai successo in tutti i suoi millenni di vita.

Forse qualcosa della sua natura di lupino, poteva farlo sentire come un sesto senso, ma a sentirgli la voce era un'altra cosa, poteva essere un problema.

Per molti giorni rimase in assoluto silenzio.

Non voleva che il suo protetto si preoccupasse ancora.

Lo vide lavorare in quei giorni, quasi allo sfinimento, leggeva e rileggeva i dati che registrava.

Poi un giorno lo vide alzare la testa e soprattutto lo sentì.

-Sai? Immagino che ci sia un motivo della tua presenza qui. Io so che ci sei!- Therium si guardava intorno.

-Non sono un visionario, o pazzo. Anche se per alcuni giorni l'ho pensato, ma poi ho visto questo...- Alzò la faccia e diede un ordine. -Schermo grande, pagina trecento, ore diciassette...-

Uno schermo scese dall'alto e comparvero le indicazioni che aveva dato quel giorno.

-Leggi!- Gli disse lo scienziato.

Xamar si avvicino allo schermo, e fra le parole di Therium c'erano anche le sue frasi di incoraggiamento.

-Non so come sia possibile! Ci ho riflettuto tanto, ma credo che il mio computer sia settato su frequenze, che di tanto in tanto riesco a sentire anche io. Quelle frasi, le ho sentiteio e lui le ha registrate. Quindi non sono pazzo! Chi sei? Cosa sei?-

Il protettore rimase in silenzio a lungo.

-Registra!- Ordinò verso lo schermo.

"Sono Xamar..." Mormorò appena ma la registrazione lo sentì e scrisse ciò che aveva detto.

-Co...cosa sei?- Balbettò Therium.

"Ci chiamiamo Protettori, proteggiamo da molto tempo, persone speciali..." Gli rispose, si emozionava a sapere che l'altro dopo tanto tempo, potesse in qualche modo comunicare.

-Mi stai proteggendo?-

"Si..."

-Da chi?-

"Dalle Catene Oscure..."

-E che cazzo sono?- Urlò Therium con una vocetta stridula.

"Le nemesi dei protettori. Ogni creatura "speciale" ha un suo Protettore, e una Catena Oscura, e alle volte piu di una..."

-E...cosa vogliono da me?-

"Alcuni la chiamano anima, altri luce interiore, noi la chiamiamo "Esdilu", sarebbe "Essenza di Luce" è ciò che ti rende quello che sei..."

Xamar lo vide passarsi una mano sul volto, era sconvolto.

-Perché non posso vederti?-

"Perché sono un Esdilu..."

-Tu quindi sai che, alle volte, io...sono...io ho il DNA modificato?- Sospirò. -Che sono un licantropo, come da millenni non se ne vedevano?-

"Sì, io ti ho visto nascere, e crescere. Ogni giorno dei tuoi ventotto anni, cinque mesi, diciannove giorni quattro ore trentasette minuti..."

-Sempre?- Therium arrossì pensando a tutti i video porno e a tutte le masturbazioni che si faceva, soprattutto negli ultimi anni.

"Alle volte mi giro, o mi allontano quel che posso, per darti la tua privacy..."

Sembrava a lui, o Xamar aveva usato un tono quasi ironico in quella frase?

Si portò le mani sul volto sentendosi arrossire.

"Non vergognarti, ho visto cose peggiori nei vari millenni..."

-Millenni?-

"Anno più, anno meno..."

Therium si passò una mano sulla fronte. -La mia mente non riesce ad accettarlo. Anche se i miei occhi lo vedono, ti leggono. Potrei avere problemi di mutipersonalità, e stare rispondendo io stesso alle cose...- Si alzò di scatto e prese una bottiglietta d'acqua. -Facciamo così, io mi riempirò la bocca di acqua, e tu mi dirai qualcosa che posso conoscere solo io!- si riempì la bocca d'acqua.

-Avevi un peluche a forma di lupo, che hai chiamato Aristotele. Hai iniziato a masturbarti a dodici anni. Guardi video porno gay. La tua prima cotta, era etero, e non hai mai avuto coraggio di dirgli ciò che provavi si chiamava Edouard, e avevi quindici anni, ti sei trasformato in totale otto volte, la prima avevi soli cinque anni, e potevi vedermi, riuscii a calmarti e ti addormentasti tornando nella tua forma lupoide...-

Xamar vide Therium sputare l'acqua, e tossire. -Non sono io! Non sono io! Non sono pazzo!- Continuò a dire.

Poi corrugò la fronte e andò allo schermo, toccando alcune specifiche, e cercando i decibel di registrazione.

Controllò le linee che si susseguivano, due diverse linee, la sua voce, una linea alta, che ondeggiava sulla sua voce, e poi una molto bassa, vicina agli ultrasuoni, quindi udibile solo con un timpano animale.

-Non sono pazzo! Tu esisti veramente!- Sorrise.

Therium, il Lupo *Serie Imperium 1*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora