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Xamar lo vide toccare altre specifiche sullo schermo e spegnere il programma che stava usando e convogliare il tutto in un programma combinato.

-Prova a dire qualcosa.- Gli disse continuando a muovere le mani sullo schermo.

"Sei molto bello." Una voce meccanica uscì da degli altoparlanti nascosti dentro la stanza.

-Non è bellissima come voce, ma per ora può andare...-

"Grazie, mi fa sentire meno...solo..."

-Non puoi parlare con quelli come te?-

"È impossibile, noi vediamo solo i nostri protetti e le catene oscure che tentano di trascinare la tua Esdilu, per farla diventare una Cadios 'Catena di Oscurità'..."

-Perché io?- Si lamentò, dimenticandosi per un momento della presenza.

Sentì sulla spalla una lieve sensazione di calore.

-Cos'è? Io...io...lo sento...- Si guardava la spalla.

"Ho posato la mia mano, questo è ciò che posso offrirti."

Lo vide sospirare, e chiudere gli occhi e veloce come un battito di ali di una farfalla, Xamar posò le labbra su quelle dell'altro.

Vide Therium arrossire.

"Sei così bello, vorrei, per una volta sola, che tu potessi vedermi e sentirmi. Come sono e così tanto che non io..." Sorrise verso se stesso, sembrava un ragazzino alle prese con la sua prima cotta.

-C'è un modo perché io possa vederti? O toccarti?-

"Forse, ma non l'ho mai fatto prima. So di altri che lo fanno spesso con i loro protetti..."

-Come fai a saperlo...se non parli con altri come te?-

"Quando sei un Esdilu, lo sai non è facile da spiegare, né da comprendere per chi non è come noi."

-Voglio...vederti...-

"Ti spiegherò come fare, non è facile ma lo diventerà con un po' di allenamento potrai farlo in qualsiasi momento."

Iniziò a spiegargli, mentre lo guardava prepararsi la cena, e mangiava.

Rimase fuori dalla porta del bagno, come sempre, quando si fece la doccia, anche se questa volta avrebbe voluto entrare e stargli accanto.

Quando si mise a letto, ricominciò a spiegargli come fare, ma la voce metallica lo stava infastidendo, quindi gli disse di chiudere il programma.

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Therium era disteso a letto, e si concentrò a lungo facendo le cose che l'altro gli aveva detto di fare.

E poi da dietro le palpebre, una luce pulsante si manifestò, era lontana.

Si avvicinò, la sensazione era di camminare su un suolo di gommapiuma.

La luminosità era strana, non era bianco giallo, ma un tenue bianco verde.

-Sei...sei tu?- Mano a mano che si avvicinava, i contorni si delineavano, era sì una luce bianco verde, ma aveva una forma umanoide, molto piu alto di lui, forse gli arrivava al petto.

I capelli avevano un colore che non aveva mai visto, erano argentei, con dei riflessi anch'essi, verdi. E gli occhi, ancora verdi, ma quelli ricordavano un immenso prato curato, un verde che nel resto della natura non esisteva. 

Therium, il Lupo *Serie Imperium 1*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora