15.12

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Vesto di petali cuciti sugli occhi,
Lacrime soporifere
Seccate in gola.

No, non rianima il dolore
Eppur assapora la carne con dolcezza.

L'intonaco scioglie le crepe,
Lascia liberi i sentimenti
Che volano e volano,

Sono troppo rinchiusa
Per riavvolgerli.

Di chi è la colpa
Se il corpo è ormai
La tomba di mesti
Sentimenti?
Mia, ché son arsa da un'ingiusta solitudine
O tua, ché hai bruciato le mie speranze
E lasciato di cenere
I nostri ricordi?

Permettimi di odiare le tue futili parole
E promesse di un'eterna compagnia
E chissà, forse
Anche lo spettro di un incontro
Che avverrà
Magari in sogno.

Fiori di CarneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora