Il vento tace al tuo arrivo,
Il tempo ferma ogni sospiro
All'alba sprofondi come luna
Nelle pieghe d'un semplice vestito.Hai chiome corvine d'uccello ferito
Le ciocche come bende per ogni respiro
E le unghie nella carne, macinata
Dai baci lasciati ad ogni pensiero.La pelle marcita per ogni tocco,
Salata dalle parole lungo il cammino
Ché non v'è nulla di buono
Nell'indifferenza d'un semplice vestito.La gabbia affonda nel vuoto,
È una nave senza porto,
Le sue mani non salveranno
La miseria d'un cuore acromatico.Hai liquidi straripati dagli organi,
Macchiano bende e sospiri:
Non v'è colpa nel tuo gesto
Infimo e maldestro.L'acqua risplende nel tuo riflesso,
È luna che sorge dal velo biancastro:
Il sangue che scorre non è il disastro
D'un astro troppo silvestro.Hai amato troppo, mia tenera creatura,
Hai perso troppo, mia splendida fanciulla:
L'amore non sarà l'acido purificatore
Che rischiarerà d'albore.