(T/n) pov. [Qualche ora dopo]
Aprendo gli occhi dopo un tempo indefinito, scopro di essere stesa su un letto a baldacchino, posto al centro di una stanza dai mobili antichi e leggermente logori e senza finestre, illuminata dalle torce appese ai muri di mattoni.
Sento la testa martellarmi, il corpo è indolenzito, le mani e i piedi stanno tremando ma non so il perché.
"Sembra la stanza di un castello" penso fra me e me cercando di tirarmi su, ma con estrema difficoltà a causa del dolore alle articolazioni anche se non ricordo minimamente cosa o come sia successo.
Una volta riuscita nel mio intento, faccio qualche passo nella stanza, stando attenta alle gambe un pò traballanti e al dolore persistente alle tempie che non mi permette di pensare lucidamente.
" mi sono presa una sbornia o cosa?" penso tra me e me, cercando di rimettere a posto i ricordi precedenti al mio risveglio e dopo un pò finalmente ricordo: l'attacco, il demone rosso, mia sorella Gelda che mi chiede aiuto, dopodiché il buio assoluto...
-Oh no Gelda- penso abbattuta nello spirito, perché sò già che si sta mettendo nei guai, come fa sempre del resto e come sempre...tocca a me tirarla fuori dai guai.
Mi dirigo verso la porta e noto che è semi aperta il che può voler dire che qualcuno lo ha fatto a posta o che pensavano che dato il mio stato attuale non sarei riuscita ad alzarmi dal letto per un bel pò di tempo...oppure pensavano che io non fossi una minaccia.
"l'ultima opzione mi sembra più che ragionevole".
Senza una meta precisa mi incammino per i corridoi di quello che mi sembra un castello, che sembrano tutti uguali dato lo scarso e rovinato mobilio, arrivando quasi a pensare di essermi persa in questo labirinto di pietra, se non fosse per una porta semichiusa da cui arrivano delle voci indistinte.
Mi avvicino cautamente alla porta e scruto al suo interno analizzando la scena: ci sono dieci figure che emanano un aura spaventosa e a riconoscerle mi vengono i brividi, incomincio a tremare ed a sudare freddo, mentre la mia gola si fa secca e il cuore incomincia a battere più veloce del normale, tanto dal dovermi allontanare di qualche metro per riprendere fiato.
-I-i...D-dieci...c-c-comandamenti...- sussurro a bassa voce tra me e me per non farmi sentire. Dopo essermi calmata abbastanza mi riavvicino alla porta semichiusa e ricomincio a guardare.
Ora che ci faccio caso, la stanza è senza il soffitto il che mostra un cielo stellato davvero mozzafiato. Se la situazione fosse stata diversa mi sarei soffermata a guardarlo ma non è proprio questo il momento.Il fatto di averli proprio davanti a me mi spaventa molto, perchè sono a conoscenza dei loro poteri e di cosa potrebbero farmi se mi scoprono.
Ci sono proprio tutti: Derrieri, Monspeet, Melascula, Drole, Gloxinia, Grayroad, Fraudrin con l' aspetto del cavaliere sacro Dreifius, Galand, Estarossa e...Zeldris, il mio personaggio preferito nel manga dei Sette Peccati Capitali, che se sta seduto su un trono di pietra perfettamente conservato, con gli occhi chiusi come se stesse riposando.
Il solo vederlo mi fa battere il cuore e sento le guance andarmi a fuoco mentre la mia mente inizia a fare pensieri strani, che subito scaccio via con una scrollata di testa.
Il fatto di averli proprio davanti a me mi spaventa molt ma allo stesso tempo sono eccitata come una bambina a cui hanno regalato le caramelle."Di una cosa sono certa: non è normale che in una situazione del genere mi comporti da fangirl"
Sento i demoni discutere di qualcosa ma non capisco a causa della porta che impedisce ai suoni di arrivare chiari però riesco a vedere una chioma bionda che potrei riconoscere a chilometri di distanza.
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I AM A ÐEM㊉N ||Zeldris x reader||
Fanfic"A tutti prima o poi, capita qualcosa di inaspettato, qualcosa che, in qualche modo, distrugge ogni sua verità: tutto quello in cui credi viene spazzato via in un unico e solo momento. Prima o poi succede a tutti... Anche a te."