Ultima parte

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(T/n) pov.

Non abbiamo dovuto aspettare tanto per l'arrivo dei dieci comandamenti e grazie a Gloxinia e alla sua lancia spirituale, mi ha guarita e ridato le energie, stessa cosa per mia sorella che per la caduta si è slogata il braccio.

-Grazie Gloxinia per le cure- dice Gelda  abbracciando il re delle fate.

-Figurati- risponde lui leggermente infastidito ma dopo un pò inizia ad accarezzare la testa di mia sorella come se fosse un cagnolino e la cosa mi fa sorridere spontaneamente.
Mentre mi rialzo e mi pulisco, Estarossa per la prima volta mi rivolge la parola, chiedendomi qualcosa di sensato:

-Si può sapere come sei finita qui dentro? E come ti sei salvata?-

Ed ecco che il mio sorriso svanisce per lasciare spazio alla mia espressione fredda.

-Ci sono finita per salvare mia sorella per l'ennesima volta e mi sono salvata con queste- spiego, per poi invocare le mie nuove ali e devo dire che sono davvero enormi: avranno una lunghezza alare complessiva di quattro metri e un altezza di cinque, di colore nero e viola con un aura rossastra sulle punte.

Evocandole però ho calcolato male le distanze e per sbaglio ho colpito Galand, il quale è stato scaraventato contro un masso ma date le risate, deduco che gli sia piaciuto.

-Questo si che è forte!- dice massaggiandosi la mascella

-Scusa non volevo- dico con un leggero tono di imbarazzo nella voce.

-Ottimo lavoro (t/n)- dice poi una voce dietro di me e voltandomi con la massima cautela, mi ritrovo faccia a faccia con Zeldris che mi guarda con un piccolo ghigno.

-Oh emh..g-grazie eheh- dico sviando lo sguardo a terra.

"Perché anche con la mia forma da demone riesce a farmi arrossire? Proprio non capisco"

Mettendo da parte il mio disagio, provo a spiegare le ali e finalmente riesco a librare in aria e senza perdere tempo, con un battito d'ali creo un onda d'urto che mi spinge fino in superfice e continuo a volare fino ad arrivare fin sopra le nuvole, dove il cielo è l'unica cosa che si vede per chilometri e chilometri:
La freschezza sulla pelle, i capelli che ballano assieme al vento, l'aria fresca, frizzante e incontaminata nei polmoni, sono sensazioni che non avevo mai provato prima, mi fanno sentire leggera e libera di fare qualsiasi cosa.
Per la gioia mi metto a fare persino delle acrobazie in aria e tra le giravolte e i tuffi nelle nuvole non mi accorgo che Zeldris mi ha seguita per tutto il tempo.

-Ti diverti con poco vedo-

-Cos- giro di poco la testa, quanto mi basta per vedere il corvino che mi affianca nel volo ed io non posso fare altro che arrossire come una stupida e mi maledico mentalmente per questo.

-Per una come me che non ha mai volato è una cosa meravigliosa ed indescrivibile, è una cosa normale-

Per un pò voliamo normalmente e ad un tratto mi viene un idea, giusto per testare le sue reazioni:
Chiudo gli occhi e smetto di battere le ali, iniziando così a cadere, facendo finta di avere perso i sensi, anche se devo ammettere che è una bella sensazione cadere da grandi altezze.

"È questo quello che provano i paracadutisti?" penso fra me e me.

Potrei continuare così per un altro pò se non fosse per il fatto che non sento più la sensazione di cadere e che due braccia mi hanno preso a mo di sposa e anche se ho gli occhi chiusi, credo di sapere di chi si tratta.
Apro lentamente gli occhi, ritrovandomi davanti due occhi cremisi che mi fissano leggermente preoccupati, forse anche un pò più del solito ma visto che nessuno dei due è deciso a parlare, faccio io la prima mossa:

I AM A ÐEM㊉N ||Zeldris x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora