(T/n) pov.
Intorno a me non c'è niente, se non una distesa di verde e delle rovine di un castello all'orizzonte.
"Ora che ci penso...dov'è Gelda?"
Mi alzo lentamente a causa del dolore a tutto il corpo e solo quando inizio a camminare verso il castello, nella speranza di trovarci la mia sorellina e conoscendola, probabilmente si sta già cacciando in qualche guaio.
Eppure, più guardo il paesaggio intorno a me e più mi sembra di conoscerlo."È così familiare" è il pensiero fisso nella mia mente mentre mi incammino verso la mia meta e non appena arrivo a metà strada, dopo quello che mi sembra un eternità, mi fermo per riposare su un giaciglio di pietra a causa del dolore in tutto il corpo.
Proprio mentre stavo per alzarmi, sento un urlo provenire a una ventina di metri da dove mi trovo e quando mi giro, vedo mia sorella Gelda che sta scappando da un mostro rosso con le corna.
"Non può essere...quello è..."
-un demone- dico con un fil di voce, con gli occhi sgranati per lo scioc.
"N-non può essere è tutto un sogno. Svegliati (t/n), SVEGLIATI!" dico fra me e me, chiudendo gli occhi e mettendomi le mani nei capelli, sperando con tutta me stessa di svegliarmi...ma non succede niente.
Le mie convinzioni vengono distrutte dagli urli di terrore di mia sorella che corre verso di me con le lacrime agli occhi e uno sguardo impaurito che mi chiede disperatamente di aiutarla.
Forse sarei dovuta scappare, ma invece di seguire il mio istinto, ho deciso di seguire il cuore e di correre a perdifiato verso Gelda, fregandomene della mia incolumità.Il demone comincia a lanciare palle di fuoco verso mia sorella che fortunatamente riesce a schivare ma all'ultimo attacco e cade a terra. Questo aumenta la mia velocità e anche se ho i polmoni che bruciano e le gambe indolenzite non smetto di correre.
"Non posso smettere, o mia sorella morirà"
Narratore pov.
Il demone decide di attaccare di nuovo la sorella minore, ora a terra, pietrificata dal terrore e con le lacrime agli occhi.
Si gira verso la maggiore con una smorfia di dolore, in una disperata richiesta di aiuto, silenziosa ma che allo stesso tempo crea un suono assordante nella mente di
(t/n).Quando la palla di fuoco è al suo culmine, il demone la scaglia contro la piccola e la (c/cp) riesce a pararsi davanti a lei a testa bassa e con le braccia aperte, pronta a proteggere sua sorella.
(Scena a rallentatore)
Un istante prima che la sfera colpisca le due sorelle, il cristallo al collo di (t/n) risplende, illuminando lo spazio intorno alle tre figure con un bagliore accecante per alcuni secondi, il quale annulla l'attacco del mostro rosso.
Non appena la luce, passando dal bianco al nero, si dissolve nel giro di pochi secondi mostrando una scena che lascia la piccola Gelda sconcertata: (t/n) a testa bassa, con i
(l/c) capelli (c/cp), ora sono viola e lunghi fino alla fine della schiena e sulla testa ora spuntano due corna nere.Anche i suoi vestiti sono cambiati: la felpa e i leggins sono stati sostituiti da un vestito bianco corto e parti di un'armatura nera, costituita da petto, guanti lunghi fino all'avambraccio e stivali lunghi fino alla coscia.
Non appena alza la testa, scopre due occhi rosso bordeaux, freddi ma allo stesso tempo feroci e assetati di sangue.
Il demone non indugia oltre e prova a riattaccare con una palla di fuoco e quando la lancia, (t/n) alza il braccio davanti a lei, dicendo una sola parola:
-Riflesso-
La palla di fuoco si ferma per poi tornare indietro, con la forza e le dimensioni quintuplicate, colpendo in pieno il demone, che viene scaraventato contro una montagna distante qualche chilometro.
Ma questo non basta a fermarlo infatti il mostro si riprende e riparte all'attacco contro la ragazza che non si muove di un millimetro mentre la piccola Gelda, guarda con terrore e ammirazione sua sorella.
-(t-t/n) ma tu cosa...-
-Sta tranquilla Gelda, ora ci penso io a lui- dice la viola muovendo il braccio destro nella medesima direzione e da esso, inizia a comparire una spada nera come la pece, con una pietra viola incastonata nella guardia con delle incisioni sulla lama che emana un aura violacea.
Impugna la spada con un abilità innata tagliando l'aria con la lama, creando un rumore sibilante col metallo.
Un altro attacco viene lanciato dal mostro rosso ma la giovane risponde, puntando la spada contro i mostro. L'arma inizia a creare una sfera nera e viola, simile a quella del demone per poi dire una frase, con un tono scocciato e infuriato.
-Riflesso vendicativo-
In un attimo la sfera nera sfreccia contro il demone, dividendosi in sette sfere più piccole, colpendo dei punti precisi del suo deforme corpo: i cuori.
Il colpo va a perfettamente a segno e il demone, cade a terra in una coltre di fumo, lasciando un solco profondo nella terra circostante.Il silenzio torna a regnare in quella distesa verde e tutti possono avere un sospiro di sollievo.
Gelda si rialza lentamente, tenendosi un braccio dolorante per via della caduta e si avvicina cautamente alla sorella maggiore, di schiena, con la spada rivolta verso terra e prova a parlarle.
-(t/n)...stai bene?- chiede sottovoce, temendo una sua reazione negativa e alle sue parole, si gira di scatto, paralizzando la più piccola, alla vista degli occhi rossi della viola.
(T/n) si gira del tutto verso Gelda e si avvicina a lei senza dire una parola fino ad essere a faccia a faccia, per così dire vista l'altezza, con la sorella e quest'ultima spaventata chiude gli occhi, ma non accade nulla, al contrario, la più grande sprigiona la stessa luce che l'aveva avvolta e si ritrasforma in umana, cadendo a prima in ginocchio per poi accasciarsi a terra.
La bionda, si abbassa e la gira in posizione supina, chiamandola ripetutamente e scuotendola per le spalle ma la diretta interessata non da segni di vita.
Continua così per diversi minuti, ma non accade niente e mentre lei tenta di svegliarla, due figure minacciose si avvicinano a gran velocità alle due ragazze, sovrastandole con la loro ombra ma la piccola non ha il tempo di capire chi siano, che perde conoscenza.
Le due ombre atterrano e la più grande prende entrambe le sorelle ma la più piccola la ferma.-Lei la porto io- dice con voce ferma, riferendosi a (t/n) e così l'ombra più grande ubbidisce e porge e le porge la ragazza, che prende a mo di sposa per poi ritornare in volo fino al castello, ponendosi una sola domanda, rivolta alla figura tra le sue braccia:
"Chi sei tu veramente?"
~~~
Il segreto è stato svelato!!!
Spero che la storia vi piaccia, perché non è finita qui signori.
Detto questo mi scuso per eventuali errori e noi ci vediamo nel prossimo capitolo.Ciao pandacorni (。・ω・。)
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I AM A ÐEM㊉N ||Zeldris x reader||
Fanfiction"A tutti prima o poi, capita qualcosa di inaspettato, qualcosa che, in qualche modo, distrugge ogni sua verità: tutto quello in cui credi viene spazzato via in un unico e solo momento. Prima o poi succede a tutti... Anche a te."