Se ne stava lì, celato da sguardi indiscreti ad osservare. Osservava e basta. I suoi occhi catturavano i movimenti vigorosi, decisi, eppure armoniosi del ballerino. La musica riecheggiava per la sala e faceva tremare il suo corpo di emozione. Jungkook spiccava tra i ballerini come una margherita in un campo di viole. Quel sorriso capace di fargli girare la testa fece capolino sul suo volto quando terminò il balletto con una movenza fluida, e i suoi compagni gli si strinsero attorno e gli diedero delle pacche sulla schiena. Jungkook si scostò dalla fronte i capelli corvini madidi di sudore, e soddisfatto, batté il cinque ad una ragazza minuta dalla scintillante chioma bionda.-Non ho mai amato danzare, ma devo ammettere che quel ragazzo è un portento.-
Un brivido gelido gli percorse la schiena quando una voce sconosciuta e profonda parlò. Si voltò di scatto e un ragazzo dalla bizzarra chioma color menta gli fece un cenno di saluto. Rimase a fissarlo, gli occhi spalancati dal terrore che qualcuno lo avesse scoperto. Nessuno doveva sapere che si trovasse lì. Girò sui tacchi, il passo spedito mentre si allontanava velocemente, il capo chino. Yoongi lo scrutò con un sopracciglio inarcato svoltare l'angolo e sparire. Lo aveva forse spaventato?
Non era mai stato bravo a farsi degli amici
Jimin accavallò pigramente le gambe, annoiato. Punzecchiava con le bacchette il cibo, non aveva molta fame. -Lo mangi quello?- Jiwoo aveva adocchiato il suo pollo con sguardo vorace. Jimin roteò gli occhi ma gli passò la pietanza.
-Non dovresti saltare i pasti.-
Finalmente. Namjoon gli si sedette accanto e gli stampò un fugace bacio sulle labbra. Il corpo di Jimin si rilassò un poco.
-Dov'eri finito?- Gli domandò, corrucciando le labbra.
-In biblioteca.-
-Che noia.-
Namjoon non rispose, le sue dita accarezzavano distrattamente tra le ciocche dorate di Jimin, mentre la sua mente viaggiava lontano.
Nel frattempo Taehyung e Hoseok avevano preso posto in uno dei tavoli vicino la vetrata, dove i raggi del sole sfiorava i loro volti.-Hey Romeo, la tua Giulietta è arrivata.- Hoseok sussurrò quelle parole con sguardo malizioso. Taehyung, il quale stava vagando con lo sguardo per la mensa, gli diede un calcio da sotto il tavolo e sorrise soddisfatto quando un guaito di dolore attraversò le labbra del suo amico.
-Dovresti dirglielo sai.-
-Hyung, piantala.-
Hoseok gli puntò le bacchette contro, poi la sua attenzione venne rivolta al tavolo dei reali, dove Jimin e Namjoon se ne stavano seduti vicini, le dita intrecciate, gli sguardi complici. A Taehyung venne il voltastomaco.
-Tu sei l'unico in grado di liberarlo dalle grinfie di quella arpia.-
-Questa non è una favola, ed io non sono il cavaliere dall'armatura scintillante. Inoltre, Namjoon è padrone delle proprie scelte e della propria vita. Non è certo una damigella in pericolo.-
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𝑻𝒉𝒖𝒏𝒅𝒆𝒓𝒔𝒕𝒐𝒓𝒎𝒔 ➶𝑩𝒕𝒔
FanfictionA Bts story ❝Il destino è un'entità ancestrale e mistica. Si aggira tra le stelle, intona canti arcaici, impugna il destino degli esseri umani nelle sue gelide dita avvizzite. Egli plasma la vita, dona gioia e amore, sofferenza e morte. Nessuno è i...