flashback

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Jordyn's pov

Tutto cominciò quel giorno, 21 febbraio 2003. Avevo sette anni e mi ero imbattuta di nuovo in un bambino più grande di me di due anni: Phil, il bambino più stronzo che si potesse incontrare

FLASHBACK

Phil:"Ehi caccola!" Grida con cattiveria mentre gli altri bambini si girano per guardarmi e ridacchiare per il nomignolo usato da Phil

Io:"Smettila Phil io non sono una caccola"

Phil:"Ma si che lo sei, CACCOLA!" Inizia a ridacchiare con gli altri prendendosi gioco di me. Abbasso lo sguardo

Phil:"Ehi caccola!" Lo guardo di nuovo

Phil:"Devi essere molto triste"

Io:"Per cosa?" sussurro

Phil:"Davvero non lo sai caccola?"
Scuoto la testa

Io:"E smetti di chiamarmi caccola sennò lo dico alla mamma!" Ride

Phil:"Davvero non lo sai caccola?" Ripete

Io:"Non so di cosa parli"

Phil:"SEI STATA ADOTTATA CACCOLA!" Me lo disse così...
adottata...adottata...

Spalanco gli occhi e un groppo in gola mi blocca il respiro

Phil:"Che c'è caccola? Sei triste adesso?" Ghigna divertito.

Tutto ciò che ricordo dopo è solo il buio

Quando mi risveglio, abbagliata da una luce bianca, la mia...mamma...è proprio di fronte a me con le lacrime agli occhi e sento che mi sta stringendo la mano

Mamma:"Piccola mia! Jordyn!"

Piange ma io ancora la vedo sfuocata. Delle ombre in camice bianco entrano nel mio campo visivo e le vedo fare avanti e indietro per la stanza, ma è tutto molto confuso...

Dopo un po' riesco ad aprire completamente gli occhi

Mamma:"Amore!"

Io:"Mamma" sussurro

Mamma:"Oh amore! O mio Dio!"

Mi abbraccia piangendo e solo quando si allontana di nuovo realizzo di essere in una stanza bianca, su un lettino bianco attaccata a tanti fili e tubicini e con due tubetti nelle narici per farmi respirare

Dottore:"Che succede? Si è svegliata?" Vedo un uomo col camice bianco

Mamma:"Si! Si! È sveglia!" Grida sorridendo tra le lacrime

Babbo:"Che c'è? Che è successo?" Grida spalancando la porta "Jordyn!" Grida vedendomi

Dottore:"Signori vi devo chiedere di uscire"

Babbo:"Cosa?! Ma è mia figlia!"

Dottore:"Si signore lo so perfettamente ma ora dobbiamo stabilizzarla e vedere se ha quello che pensiamo possa avere"

Mamma:"Che cos'ha? Cos'ha mia figlia? Me lo dica!!"

Dottore:"Signora si calmi ed esca per favore. Urlando non aiuterà sua figlia"

Babbo:"Cara il dottore ha ragione, andiamo" Le prende le spalle e la trascina fuori. Allo stesso tempo un team di medici e infermieri entra e inizia a trafficare con le macchine a cui sono attaccata, a prelevare sangue, regolare i ritmi vitali e introdurre sostanze nel mio corpo

Il dottore esamina infine la mia cartellina medica, fa un cenno triste con la testa agli altri medici ed esce.

Dopo poco rientrano i miei genitori in lacrime, completamente sconvolti.

FINE FLASHBACK

E fu così, a sette anni, che la mia vita cambiò. Due motivi:

1) Scoprii di essere stata adottata, e non c'è modo peggiore per saperlo che venirne a conoscenza da altri.

(Non che questa scoperta peggiorò i rapporti con i miei, anzi!)

2) Scoprii anche di avere una malattia rara al cuore. Non capii bene di cosa si trattasse ma ricordo solo il dottore dire, serio, ai miei genitori:

Dottore:"Non può provare emozioni troppo forti o esperienze particolarmente traumatiche. Mai più. Non deve succedere un'altra volta"

E così da quel giorno, ogni tre mesi per almeno tre anni sarei dovuta andare a fare degli esami del sangue per analizzare il decorso della malattia ma soprattutto non avrei più potuto provare emozioni...

21 novembre 2003

Terza serie di esami per la malattia.

Ero all'ospedale con mamma e avevo appena fatto l'ennesimo esame del sangue quando...

MY SPACE

ZALLLVEEEE PEOPLE!!!
Sono tornataaaa!♥
C'è suspense eh? *~*
Mi dite cosa ne pensate di questo primo capitolo?
Grazie mille se lo farete♥

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