Anyway ..... [Sequel Seven Deadly Sins]

°× 1 ×°

Intervistatore: " Bene ragazzi, abbiamo ancora un po' di tempo quindi ne approfitterò per farvi qualche altra domanda, cosa ne pensate?"

Nj:" Certo, è sempre un piacere rispondere per noi" E' sicuro e forte come lo è sempre stato, è un leader nato e credo che senza di lui non saremmo mai riusciti ad arrivare dove siamo ora.

Int:" Siete ritornati più forti di prima con nuovi valori da insegnare alle prossime generazioni ed un album che non lascia indifferente nessuno, tanto che sul piano internazionale avete spopolato guadagnando il primo posto indiscusso in tutte le classifiche, siete sulla bocca di tutti ma mi domandavo, come d'altronde tutti, come siete riusciti a superare il tutto? Dopo quell'evento pensavamo di non rivedervi più sulle scene ed invece eccovi qui!"

Il silenzio scende e sento gli sguardi degli altri posarsi velocemente su di me, la mano calda di Jimin mi stringe la spalla ma fa comunque male ripensare al passato e credo che questa ferita non si rimarginerà mai dentro di me; una parte mi è stata portata via e nulla potrà mai sostituirla.

Come sono riuscito ad andare avanti? Non ci sono riuscito ed ora porto la rabbia nella mia voce e nelle nostre canzoni insieme a quella dei miei fratelli; ira, tristezza, paura, dubbi tutti insieme con la vana speranza di riuscire davvero a voltare pagina ma come si può realmente farlo? Come si può andare avanti se il passato ritorna a colpirti dritto in faccia? Non si può, ci si può solo convivere ingogliando quel groppo in gola e resistendo alle lacrime che incessantemente premono per uscire.

Nj:" Siamo una famiglia e sempre lo saremo, insieme guardiamo avanti portandoci ciò che il passato ci ha voluto insegnare con così tanta crudeltà e porteremo avanti le nostre idee sperando che, un giorno, tutto cambi." E' composto ed il suo discorso scorre senza intoppi come se si fosse preparato a quella domanda ripetendo un copione in modo impeccabile ma gli occhi sono lucidi e le sue mani si sono chiuse in due pugni serrati; come riesce a continuare ad essere il leader nonostante un fardello così grande?

Int:" Grazie mille ragazzi, grazie per aver accettato il nostro invito nonostante i vostri programmi serrati. Spero di potervi ospitare nel mio studio in futuro."

L'intervistatore continua a parlare ma ormai non lo ascolto più, voglio solo che le telecamere smettano di riprendere per tornare a casa; sento ancora la mano di Jimin sulla mia spalla quasi a guidarmi ed io lo lascio fare, senza di lui sarei stato totalmente perso e credo non avrei più accettato di ritornare nei BTS mandando ogni cosa all'aria e vanificando tutti i nostri sforzi ed i nostri sogni.

Dio se lo amavo per avermi aperto gli occhi e dato la sua energia, indicandomi il modo giusto per incanalare la mia rabbia ed il mio rancore.

Jin: "Andiamo ragazzi, si torna a casa. Jimin, ci pensi tu a Taehyung?" Senza rispondere mi prende la mano il mio soulmate e ci avviamo alla macchina.

Finalmente, sono davvero stanco ma la mia mente continua a ritornare agli eventi di due anni fa, forse erano tre? Ho perso il conto, non faccio altro che pensare a cosa avrei potuto fare di diverso per evitare quel casino, leggo e rileggo il mio diario segreto dalle pagine ormai logore e intrise delle mie lacrime in cerca di un minimo indizio, di una prova o semplicemente in cerca di salvezza e sollievo dal senso di colpa che mi porto dentro; lo so, è inutile farlo ma chi non lo farebbe?

-------- Ritorno al passato --------

Ero come mio solito in sala prove a ripetere i passi di alcune coreografie con Jimin e Hoseok; nonostante imparassi velocemente bene le sequenze non ero mai soddisfatto di come apparivo nello specchio, ero sempre alla ricerca di nuove espressioni da mostrare, cercavo di mettere me stesso in ogni movimento, con tutte le mie stranezze, e provavo e riprovavo finchè il mio corpo non assorbiva in ogni singola cellula quei gesti. Era sfiancante ma lo facevo per ricambiare l'amore che gli Army mi donavano, era il minimo.