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Passo le giornate così, il giorno sono l'idol che tutti si aspettano, il ragazzo pieno di vita e voglia di conoscere che le Army sognano, il fratello su cui si può contare ma la notte, ogni dannata notte mi trasformo in un'altra; non so chi sia questa persona, non la conosco  anche se è parte di me, o è un me diverso?
Mi sto ritrovando ad affrontare la mia parte oscura, quella ansiosa, iraconda, vendicativa e sospettosa ed ho paura. Non so per quanto riuscirò a sopportarla perché mi sussurra parole oscene ed oscure; tutto diviene così confuso da non riuscire più a distinguere il presente dal passato, i ricordi prendono a mescolarsi tra di essi, i volti, le voci, ogni cosa diviene un miasma incontenibile e sento di voler fuggire anche da me stesso, da quello che allo specchio mi guarda con un sorriso beffardo in volto e grido, grido con tutta l'aria che ho nei polmoni, grido perchè non ho parole per quel dolore devastante. Lo faccio fin quando la voce diviene roca e la porta non si apre con uno schiocco fragoroso, prima sento il suo odore e poi il suo viso in mezzo a quelle lacrime "Basta Tae... ti prego... basta... me lo avevi promesso.... per favore..." La voce di Jimin supplichevole si fa strada tra quei pensieri ed io lo metto finalmente a fuoco "Brucialo.." dico con voce roca e disperata, " Non voglio più ricordare.... ti prego.... brucialo"  Jimin sa a cosa mi riferisco, le sue mani dapprima intorno alla mia figura come a proteggermi allentano la presa, sento il suo sguardo su di me, dei passi muoversi, un cassetto aprirsi e poi tutto diventa nero. Se n'è andato? Era andato a bruciare quel dannato diario? Era sparito per sempre il mio passato? Sarei potuto essere qualcuno di diverso? Qualcuno di nuovo o migliore?

------- Ritorno al passato ---------

"Tae andiamo o si farà tardi!", aveva ragione il mio amore, dovevamo sbrigarci per il compleanno di Jungkook, avevamo comprato tutto l'occorrente che serviva: torta, candeline, decorazioni, palloncini, festoni e i nostri regali e risi nel guardare lo Hyung così minuscolo che sembrava scomparire tra quelle buste e quelle scatole tanto che mi venne voglia di abbracciarlo nel bel mezzo di quella via affollata. "Yaaa ragazzino, aiutami invece!" brontolò, nonostante tutto era sempre rimasta quella sua parte burbera da vecchietto e sorrisi mentre lo alleggerivo di qualche busta ma mi ricordai improvvisamente di un dettaglio tanto che gridai: "ASPETTA, ABBIAMO DIMENTICATO QUALCOSA!"  facendolo trasalire e quasi la torta fece una brutta fine: avevamo dimenticato Jimin alla pasticceria così corremmo a riprenderlo; tra i tre era lo Hyung ad avere un'ottimo orientamento e senza di lui ci saremmo sicuramente persi per quelle vie.

"Come avete fatto a dimenticarmi?" Jimin era sul marciapiede ad attenderci con il suo broncio e la frangia rosa a coprirgli gli occhi infastidito ed ebbi un pò paura anche se poi fu Yoongi a tenergli testa. "Sei piccolo e non ti si vede tra la folla, ecco perché ti abbiamo dimenticato!" ancora mi chiedo come faceva ad essere così sicuro e forte davanti ad un Jimin incazzato che, di fatti, rispose che era solo di un centimetro più basso di lui e che non doveva fare poi tanto lo sbruffone; dio come risi quel pomeriggio, mi fecero morire per tutto il tragitto piangendo anche tanto che una volta arrivati mi faceva male lo stomaco perchè quei due erano come gatto e cane quando ci si mettevano.

Rientrammo pronti a far festa e tra un preparativo e l'altro Jimin mi prese in disparte con aria seria, potevo percepire fosse in tensione e non era solito da parte sua tanto che mi domandai se Yoongi non lo avesse insultato un pò troppo; "senti.... Non voglio rovinare questa giornata ma.... Mentre eravamo alla pasticceria ho notato qualcosa. Lo so che può sembrare una cosa stupida ma ho notato una ragazza seguirvi. Una che non ho mai visto prima e....nulla..... sai com'è....." Ammise finalmente, negli ultimi tempi eravamo tutti sugli attenti perché, nonostante le premure della nostra agenzia, c'era sempre qualcuno che riusciva a scavalcare ed entrare nella nostra vita privata; tecnicamente sapevamo che sarebbe accaduto prima o poi, che certe persone sarebbero sempre esistite tanto da sembrare normali per noi ma lasciavano dietro di sè sempre una certa vena di inquietudine quelle stalker. Provai ugualmente a tranquillizzarlo, tutti sapevano che avremmo festeggiato il compleanno di Jungkook, quindi perchè allarmarsi? Non era la prima e di certo non sarebbe stata l'ultima.

Anyway ..... [Sequel Seven Deadly Sins]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora