Capitolo 6

301 16 17
                                    

Anche quella mattina, mi svegliai sul punto più bello del sogno, ma quando aprii gli occhi, vidi tutto buio, mentre di solito, lasciando la finestra aperta, la luce del sole entrava almeno in parte in camera mia.
Feci per alzarmi, ma mi sentii limitata nei movimenti, come se qualcuno mi impedisse di spostarmi.
Al buio, la prima cosa che mi venne in mente di fare, fu accendere la lampada che avevo sul comodino, ma quando allungai la mano verso sinistra, mi resi conto di star toccando dei capelli.
Capelli ricci. Brian. Oh merda.
Ma che diavolo era successo ieri sera? 
Non ero in camera mia, avevo dormito con Brian e indossavo quello che probabilmente era il suo pigiama, o almeno così pensavo.
Cercai di sforzarmi, di fare mente locale, ma tutto ciò che ricordavo era che avevamo deciso di passare una serata tranquilla con i ragazzi a casa.
Volevo cercare di capire, e l'unico modo era svegliarlo.
Era la cosa più bella che avessi mai visto, quasi mi dispiaceva disturbarlo, o forse era semplicemente che non avevo la minima idea di cosa dire.
'Hey ciao, perchè sono qui?'
Persino nella mia testa suonava come la frase più patetica del mondo.
Feci per svegliarlo, lui prima socchiuse gli occhi, poi sorrise.

-Buongiorno-  disse lui sbadigliando.
Sembrava che non fosse sorpreso dalla situazione, e la cosa non fece altro che aumentare la mia curiosità.

-Buongiorno- risposi io, decisamente più titubante.

-Come ci siamo finiti qui?- sbottai dopo qualche secondo.

- Oh non chiederlo a me tesoro, la cosa che più mi turba sapere è che cosa ci faccia io con voi due, o meglio sotto di voi, steso a terra- disse Freddie da sotto al letto.

Stavo per urlare per lo spavento, ma cercai di trattenermi.
Uscì quindi da sotto al letto, con una vestaglia rosa fluo e delle ciabatte a forma di gatto.
Io e Brian scoppiammo a ridere, lui ne rimase visibilmente indignato.

- Possiamo semplicemente scoprire perchè ero sotto di voi?- disse sbattendo i piedi a terra nervosamente.

-Io non ricordo nulla- dissi cercando di non ridere e di prenderlo seriamente.

- Beh io ricordo soltanto che abbiamo iniziato a bere, e poi la cosa ci sarà sfuggita di mano- disse Brian.

- Ma John e Roger dove sono?- chiesi allora io.

Gli altri due fecero spallucce e io mi alzai per uscire dalla camera e controllare.

-Prova in camera di Roger, questa è casa sua- mi disse Freddie prima che uscissi dalla camera.
Ma bastò guardare a destra per vederli stesi a terra, in quella che mi sembrò essere la posizione più scomoda immaginabile. 

- ROGER CHE DELILAH TI MALEDICA TOGLI SUBITO I TUOI ARTI INDEGNI DA SOPRA IL MIO JOHN- urlò Fred che era uscito dalla camera subito dopo di me.
I due balzarono in piedi, svegliati dalle urla del moro, e John si affrettò: 

-Ci siamo solo addormentati così, te lo giuro Fred-

- Oh ma non mi dire- esclamò lui, decisamente sarcastico.

- Mi occuperò più tardi di te, intanto qualcuno si ricorda perchè siamo a casa di Roger E PERCHÈ DIAVOLO HO DORMITO SOTTO AL LETTO ?- 


...9 ore prima...

-Ragazzi, ricordiamoci di non far scegliere mai più il film a Brian, vi prego-

-Tante grazie Freddie-

-Oh ma non devi neanche dirlo tesoro.
Ora, per compensare la noia subita durante il film, decido io cosa fare.
Ed io so esattamente cosa fare, sono solo tre semplici parole, dal suono quasi magico, che amo pronunciare come nient'altro : Obbligo o verità.-

-Fred, ma ti pare, quanti anni hai?- disse Roger sbuffando.

-Oh, hai solo pura che i tuoi oscuri segreti vengano fuori, taci- rispose Fred.

-Io ci sto- dissi unendomi a Brian e John.

-Sappiate allora che ad ogni turno si berrà un bicchierino a testa, per rendere i tutto un po' più divertente.
Bene allora, iniziamo da Julie, obbligo o verità?- chiese Fred, porgendomi la bottiglia di Vodka.
La presi e mandai giù un sorso, senza esitare.

Iniziammo con obblighi leggeri, ma più bevevamo, più la cosa si faceva interessante.
Per farla breve, ancora adesso al pensiero non ne vado molto fiera: ci eravamo più o meno baciati una decina di volte (fortunatamente non ricordo di aver baciato mio fratello), eravamo mezzi nudi e ubriachi fradici.
Erano più o meno le due di mattina quando fummo tutti d'accordo sull'andare a dormire, ma evidentemente, ubriachi come eravamo, ognuno era andato in una stanza a caso.
Si erano tutti alzati, ma io non ce la facevo neanche a reggermi in piedi e Brian, vedendomi stanca e avendo ormai capito quanto poco reggessi l'alcool, mi prese in braccio e mi portò nella camera.
Prendemmo dei vestiti dall'armadio e ci mettemmo a dormire, ma poco dopo la porta si spalancò e ci svegliammo di soprassalto.

-È ormai giunto il momento di rivelarvi il mio segreto cari: sono un serpente, un magnifico serpente, ovviamente.-
Così dicendo, quello che la mattina scoprii essere Freddie, si buttò a terra, strisciando fino sotto al letto, per poi addormentarsi, probabilmente.

Stavo per riaddormentarmi, quando Brian si girò, mi avvolse in un abbraccio, mi diede  una bacio sulla tempia e nella maniera più dolce del mondo mi sussurrò 'buonanotte'.
Provai una sensazione strana, ma mi piaceva.
E con questo pensiero, mi riaddormentai col sorriso sulle labbra.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

just friends // Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora