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non so il perché, ma il concetto che molte persone possiedono della parola "amore" mi aveva sempre fatto un po' rabbrividire.
la definiscono come una sensazione che ti ingloba, che ti spinge a porre l'incolumità altrui prima della propria, e che ti faccia completamente perdere le staffe.
ma io non ci avevo mai creduto.
a parer mio, l'amore era una cosa passeggera, un'attrazione fisica verso un'individuo puramente creata dall'istinto umano.
mai e poi mai avrei pensato che in realtà, l'amore potesse esistere per davvero.
e me ne accorsi solo dopo tanto, tanto tempo...
anche se, la strada per esso, ce l'avevo sempre avuta dinnanzi, il fatto è che non volevo aprire gli occhi e imboccarla.
d'altronde, cosa avrei potuto saperne io?
io, un essere egoista, avido.
un mostro: non di quelli che si sognano la notte, ma di quelli che si vedono nella realtà quotidiana, che strappano la poca gioia rimasta alle persone che incontrano, trasformando in peggio quello che toccano.
io, che scrivo per sentirmi meno solo, per placare i miei demoni, per liberarmi da questa realtà che, apparentemente, non possiede gioia alcuna.
adesso invece mi ritrovo qua, a dubitare sulle mie teorie a causa di un ragazzo minuto, che custodisce in sé l'antidoto fatto appositamente
per la mia malattia.

amore? || nicarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora