Combattevano da più di mezz'ora ormai. Si erano involontariamente scontrati contro uno scorpione gigante, nella foresta. Non era il più difficile dei mostri da uccidere. La quinta corte del Campo Giove l'avrebbe fatto fuori in 3 minuti. Ma loro erano solo due. Percy e Annabeth. Avevano combattuto talmente tante volte che ormai sapevano ognuno le mosse dell'altro. Annabeth si girò un momento per guardare il sole rosso che tramontava. Era bellissimo. Ma in quell'istante si sentì come se la Morte le fosse appena passata accanto. Sentì il rumore di qualcuno che si accasciava a terra. Si girò e vide il corpo di Percy immobile per terra, con la coda dello scorpione ancora conficcata nello stomaco. L'aveva salvata. Ma la morte non si può evitare. Lo scorpione stava morendo da solo, aveva perso la sua coda. Annabeth si piegò accanto a Percy, il volto coperto di lacrime. Lui aveva lo sguardo perso nel vuoto. Le sussurrò delle parole: – Un eroe non muore mai. Riuscirai a scorgere il mio calore, il mio animo in un altro mezzosangue, e a quel punto saprai che io non ti avrò mai abbandonata. Un eroe non muore mai. Dette queste parole si dissolse in leggeri granelli di polvere, che il vento portò via da quel luogo. Quattordici anni dopo Annabeth, in qualità di insegnante, non vedeva l'ora di conoscere la sua nuova classe. Tutta la sua attenzione cadde su un bambino con i capelli neri e gli occhi verdi, emanava lo stesso calore e la stessa gentilezza del suo ragazzo. E quando lui disse di chiamarsi Percy, in quel momento, lei seppe che il suo amico non l'aveva mai abbandonata.
Lascio a voi i commenti.
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1,02k letture. 569 voti. 89 parti. È inutile che ringrazio, tanto sapete già che vi voglio un mondo di bene. Godetevi questo Headcanon (sperando che sia uno di questi) e ditemi se vi piacciono e ne devo fare altri. Bay.
