Capitolo 1

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Oggi è una giornata come tutte le altre, o almeno sembra.

È iniziata come al solito, venti minuti di autobus per raggiungere la prima stazione della metropolitana più vicina. Durante questo tragitto devo stare schiacciata come una sardina contro la porta anteriore del bus perché è già un miracolo se sono riuscita a salire.

Una volta raggiunta la stazione della metropolitana inizia la seconda odissea:
metà dei tornelli che vengono utilizzati per entrare non funzionano, pertanto in quelli rimasti c'è una fila chilometrica.
Decido pertanto di mettermi in coda, ma mentre aspetto pazientemente il mio turno, svariate persone mi passano davanti fingendo di non aver capito che c'era la coda, ed entrano in metro molto prima di me che educatamente aspetto il mio turno.

Dopo venti minuti riesco ad entrare, e vedo che nonostante sia al capolinea, la metro è già molto piena e con gente ammassata ovunque. Mi domando come faranno a salire le persone che aspettano alle fermate successive. Diciamo che questo non è il modo migliore per iniziare la giornata....

Dopo quindici fermate dove il mio corpo e il mio zaino sono stati compressi alla massima potenza, giungo a destinazione e scendo dalla metro, finalmente posso tornare a respirare di nuovo. Che bella l'aria fresca.

Arrivata nel palazzo della mia azienda mi manca solo di raggiungere l'ufficio che si trova al al quinto piano, per questo motivo devo prendere l'ascensore. Il palazzo dove risiede la mia azienda è composto da ventidue piani.

Arrivo nell'atrio e raggiungo il posto dove si trovano gli ascensori. Con mia sorpresa però noto che due ascensori su tre sono fuori servizio ed è funzionante uno solo e davanti ad esso ci sono circa venti persone in attesa. Deduco quindi, che dovrò fare una seconda coda dopo quella in metro.

Mi metto in coda e aspetto pazientemente il mio turno.

L'ASCENSOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora