Il pomeriggio con Laura passò molto più in fretta di quanto pensassi. Quella bambina rimaneva sempre inquietantemente sveglia per la sua età, ma tutto sommato era simpatica.
-Sei vestita bene!- aveva esclamato meravigliata quando ero entrata nella sua camera salutandola.
Era una stanza molto spaziosa, piena di giochi e di poster di cartoni animati a me sconosciuti e la bambina aveva un letto a due piazze tutto per lei. A volte dimenticavo quanto dovessero essere ricchi i suoi genitori, ma dettagli come quelli me lo ricordavano.-Io mi vesto sempre bene- protestai, fingendomi offesa.
In realtà non ero vestita in chissà quale bel modo: invece di una delle mie solite felpone indossavo una maglietta a mezze maniche rossa ed una salopette nera a pantaloncini. La maglietta l'avevo rubat- ehm, presa in prestito da mia madre e la salopette l'avevo dalla terza media ed era incredibile che mi stesse ancora.-No, non è vero- affermò Laura. Lasciai cadere l'argomento.
-Ma che bella quella pista per macchinine! È nuova?- dissi invece. Gli occhi della bambina si illuminarono.
-Sì! Ci giochiamo?- chiese allegramente. Avevo davvero una grande abilità nel cambiare argomento.La sera, nonostante le suppliche di Laura perché le preparassi un'altra cotoletta, optai per preparare un toast e due pomodori tagliati in modo da formare una specie di insalata improvvisata. Il frigo era sorprendentemente quasi vuoto e non c'era un granché nemmeno nella dispensa. Era strano che una famiglia con una casa così grande avesse così poco cibo da cucinare. Mi dissi che probabilmente erano stati troppo occupati per fare la spesa.
Verso le sette tornò a casa Tommaso. Non mi aspettavo di vederlo così presto e quando entrò in cucina rischiai di soffocare con un pezzetto di pomodoro che Laura mi aveva gentilmente offerto.
-Non hai già mangiato, vero?- chiese il ragazzo con un sorrisetto misterioso.
-Mmm no, se non contiamo un decimo di un pomodoro, perché?
-Lo vedrai- affermò. Quella risposta vaga mi irritò un po': non mi piaceva molto rimanere sulle spine. Ma mi dissi che nel giro di un'ora si sarebbe risolto il mistero.Quando furono le otto tornò a casa anche la madre di Laura e Tommaso. Aveva delle occhiaie da fare invidia alle mie il lunedì mattina e l'aria molto scossa. Ci salutò distrattamente.
-Ecco la tua paga, Melania. Ci vediamo settimana prossima- disse dandomi un po' di soldi.
Mi avviai verso la porta senza pensare e Tom mi seguì.-Cambiato idea sull'uscita?- chiese, per poi ridere un po'. Mi battei una mano sulla fronte.
-Giusto! Milano...centro...uscita. Scusa, sono solo un po' stanca- borbottai, desiderando ardentemente di sprofondare o teletrasportarmi. Possibile che nel 2017 non avessero ancora inventato il teletrasporto?
-Assurdo- commentai ad alta voce.
-Eh?- face Tom, perplesso.
-Uh? No niente pensavo tra me e me. Andiamo dai- borbottai nervosamente. Ecco, ora sicuramente doveva pensare che fossi pazza.Tommaso scosse la testa, ridendo, per poi aprire la porta.
-Sei così strana Mel- disse, ma con un tono che lo fece quasi sembrare un complimento.
-Dopo di te- aggiunse. Uscii e lui mi seguì, chiudendosi la porta alle spalle.Arrivammo in centro più tardi del previsto, verso le nove meno venti. C'erano stati problemi con la metro...non avevo capito bene, ma niente di grave. Solo che ora il mio stomaco brontolava dalla fame.
-Spero che tu conosca un buon posto dove mangiare- affermai, anche se in fondo in fondo temevo che Tommso mi portasse in qualche ristorante super costoso, mentre io avevo in tasca a malapena dieci euro.-Eccome se lo conosco!- esclamò lui, per poi tendermi la mano.
-Ti fidi di me?- domandò.Scoppiai a ridere, non riuscendo a trattenermi. Lui sembrava confuso, sicuramente non si aspettava quella reazione.
-Scusa è che- provai a spiegare tra una risata e l'altra- hai appena citato inconsapevolmente Aladdin!
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Cronaca di una Babysitter
Teen FictionMelania è una sedicenne milanese atipica che, sotto proposta della madre, decide di appendere con l'aiuto del suo migliore amico, Patroclo, dei volantini in cui offre un servizio da babysitter. Sarà contattata già il giorno dopo da una famiglia par...