Capitolo 4

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Simone:

Appena rientro in casa sento i miei genitori discutere di qualcosa ma non mi fermo ad ascoltarli, bensì mi dirigo direttamente in camera di Alessia voglio sapere cosa le hanno detto.
Busso alla porta e non tarda ad aprire, ha gli occhi arrossati dal pianto, d'istinto la stringo tra le mie braccia e lei inizia a singhiozzare come una bambina.  Le accarezzo la nuca, cullandola dolcemente lasciandola sfogare, odio vederla ridotta in queste condizioni per colpa di una stronza senza cuore. Quanto avrei voluto capire con che razza di persona stavo, adesso tutto questo non sarebbe successo.

Vorrei crollare ma non posso, adesso devo essere io il sostegno di mia sorella, quando eravamo piccoli succedeva il contrario ma crescendo è cambiato tutto.

Non appena placa il suo pianto ci accomodiamo sul suo letto, i miei occhi ricadono sulla sua valigia disfatta e subito le chiedo spiegazioni.

"perché hai disfatto la valigia?".

Alessia abbassa lo sguardo amareggiata e tutto mi è chiaro, non le permetteranno di venire in viaggio con me e i nostri amici. Non posso permettere che lei paghi le conseguenze per aver voluto difendere me, così mi avvio verso la porta ma lei immediatamente mi blocca.

"No ti prego lascia stare, in ogni caso io ho sbagliato a reagire in quel modo".

Le rivolgo un mezzo sorriso non del tutto convinto, alzo il braccio e le accarezzo il volto, la guardo nei suoi occhi azzurri adesso arrossati del cessante pianto e le dico.

"Allora non partirò neanche io, almeno ti terrò compagnia".

All'istante Alessia mi fulmina con lo sguardo, contrariata dalla mia decisione.

" non ci pensare neanche è da un'anno che stai aspettando questo viaggio".

Sospiro alla sua affermazione.

"stiamo aspettando lo abbiamo progettato insieme abbiamo deciso i luoghi da visitare e tutte le attività ricreative da fare, cercherò di convincerli stai tranquilla".

La vedo torturarsi le mani, evidentemente nervosa, mi allontano dalla sua stanza per raggiungere il salone pronto ad affrontare i miei genitori. Sto per entrare nella sala quando involontariamente ascolto la loro conversione.

"Allora è deciso, quando tornerà Simone dal viaggio  comunicheremo la nostra separazione a entrambi". È la mamma a parlare, mentre sento sospirare papà, dopo una breve pausa decide di risponderle.

"Sicura che non ci sia altra soluzione, non c'è nulla che io possa fare per farti cambiare idea?". Mamma si volta verso di lui con le lacrime pronte a uscire dai suoi occhi, papà gli poggia le mani sulle guance pronto a scacciarle via. Si guardano come a volersi leggere dentro finché mamma non si scansa.

"Si sono sicura". Non gli da il tempo di controbattere poiché esce dalla stanza. Mi nascondo per non farmi vedere e dover affrontare ciò che ho appena sentito, non appena sono sicuro che non mi veda esco dal nascondiglio. Scruto mio padre amareggiato mentre scaglia un pugno contro il tavolino, sicuramente non è concorde alla decisione di mamma, vorrei sapere i motivi di una decisione così drastica ma non oso chiederlo.
Mi rintano nella stanza di Alessia però senza fare cenno con lei di ciò che ho scoperto, alla fine non ho avuto la forza di chiedere loro di cambiare idea riguardo al viaggio.

Non appena mia sorella finisce di disfare le valigie mi guarda sorridente.

"dai su caccia via quel muso lungo, un mese passa in fretta e poi ci possiamo sempre videochiamare".

Mi abbraccia da dietro e mi bacia sulla guancia, lei ogni volta che sono giù cerca di farmi tornare il sorriso. Mi prende per un braccio e mi tira per farmi alzare dalla sedia.

"andiamo a fare una partita ai videogiochi così ti togli quella faccia da morto vivente che hai, vedrai non avrai tregua".

Faccio un mezzo sorriso alzando gli occhi al cielo.

"stai certa che vincerò io".

Ci avviamo in camera mia per sfidarci e lasciare tutti i problemi alle spalle.

vivo solo di te 4 Generation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora