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Arrivati alla festa ci dirigemmo al bancone a prendere qualcosa da bere.

-ricordatevi di non bevre troppo
-si papà Ale
-se non ci volete morti...

Detto ciò ci dividemmo e io rimasi con Giulio al bancone

-che prendete?
-due vodka alla pesca
-arrivano subito
-così ti sei data alla vodka
-ecco a voi
-grazie mille

Le bevemmo e andammo a ballare, ma poi vidi Tommy che si faceva una tipa e mi venne una strana sensazione allo stomaco

-hey tutto bene?
-si...
-se lo dici tu
-comunque c'è una tipa che ti fissa da un po'
-ed è carina?
-molto, vai da lei
-posso?
-vai cretino

Detto ciò se ne andò e mi venne dietro un ragazzo carino alto, molto più di me, non che ci voglia tanto, con i capelli neri e gli occhi verdi, davvero bello.

-ti va di ballare?
-certo
-non è che quel tipo è il tuo ragazzo?

Mi girai e vidi Tommy che ci fissava

-oh no, è un mio vecchio amico
-ok, se lo dici tu
-ti va se andiamo un attimo al bancone?
-certo, tu che prendi?
-una birra

Arrivammo al bancone e mentre lui ordinò io mi girai per cercare con lo sguardo Tommy, ma non lo trovai.

-comunque io sono Luca
-molto piacere Luca, io sono Cecilia
-non sei di qui vero?
-no, sono di Milano
-e come mai sei qua?
-per le vacanze con i miei amici
-allora potremmo vederci qualche volta
-con molto piacere

Detto ciò ci scambiammo i numeri e ritornammo a ballare, ma quando mi posò le mani sui fianchi qualcuno lo staccò da me e lo iniziò a picchiare, dopo un po' capii che era Tommy

-tommy smettila

Siccome non mi dette ascolto cercai di separarli, ma ricevetti solo un pugno in faccia da parte di Tommy, allora mi alzai e mi resi conto che si era formata una cerchia, cercai con lo sguardo Ale e gli altri che intervennero

-ma che cazzo ti è saltato in mente
-lui l'ha toccata
-ma come ragioni cristo
-guarda che io non sono la tua ragazza

Detto ciò me ne andai da Luca per vedere come stava, e devo dire che si era difeso abbastanza bene, alla fine si era procurato un occhio viola e un labbro spezzato

-mi dispiace così tanto
-non fa nulla, lo avevo capito che c'era qualcosa fra di voi
-come?
-hai visto come ti guarda
-comunque adesso è meglio se vado

Ritornai dagli altri che stavano ancora discutendo

-lo sai che le hai tirato un pugno in faccia
-non è vero

Poi si girò a guardarmi e notò un livido sulla guancia, allora mi raggiunse

-senti, io non volevo tirarti un pugno
-non me ne frega nulla delle tue scusa, ora andiamo a casa che ti medico il labbro...

ma poi notai che gli sanguinava anche la spalla

-...e la spalla, ragazzi noi andiamo

Si avvicinarono i gemelli

-falle ancora male...
-...e sei un uomo morto
-tranquilli non farò nulla

Arrivati a casa cercammo di non farci notare, ma c'era Cesare in cucina che ci vide entrare

-siete già ritornati?
-si be', diciamo che c'è stato un piccolo inconveniente
-vedo... dimmi che non ha fatto nessuna cagata
-no, stai tranquillo

Detto ciò se ne andò lasciandoci soli in cucina
-prendo due blocchi di ghiaccio, intanto tu sali
-come vuoi

Presi i due blocchi e lo trovai seduto sul letto senza maglietta, era proprio bello...

-una foto dura di più
-come scusa, mi sono persa nei miei pensieri
-se certo, e io sono un bambino di cinque anni

Presi del cotone, l'acqua ossigenata e una benda, poi ritornai in camera

-bene, medichiamo la spalla e poi sul labbro metti un po' di ghiaccio
-ok

La ferita non era tanto profonda, ma aveva una bella botta intorno

-se ti faccio male dimmelo
-tranquilla, infondo me lo sono meritato
-se posso, perché lo hai fatto?
-non lo so, era da un po' che vi guardavo e quando ti ha messo le mani sui fianchi non ho retto
-qualcuno qua è geloso
-non sono affatto geloso
-finito
-grazie mille, aspetta qua che ti prendo l'arnica
-non c'è ne bisogno sto benissimo
-la tua guancia non la pensa così

Dopo due minuti tornò e mi mise un po' d'arnica nella guancia, ma io gliene presi un po' dalla mano e gliela misi sul naso

-sei molto più carino così

Lui mi sorrise e io arrossii un po'

-sei carina quando ti imbarazzi
-smettila, così dicendo ancora più rossa

E mi sorrise ancora...

-finito
-grazie
-senti che ne dici se per una notte facciamo come quando eravamo piccoli
-cioè?
-si be', potremmo unire i letti
-qualcuno qui è imbarazzato
-oh smettila, tu sei rossissima
-comunque certo che possiamo, a patto che tenga le tue mani a posto
-promesso

Unimmo i due letti e ci sedemmo su di essi, dopo di che decidemmo di metterci in pigiama

-bene, io vado in bagno
-guarda che se vuoi puoi rimanere anche qui
-cretino
-a me non dispiacerebbe
-di questo ne sono sicura

Mi chiusi in bagno e mi misi una maglietta larga e le culotte, dopodiché uscii e trovai Tommy disteso sul letto a pancia in giù, anche la schiena era perfetta, come faceva a essere così bello lo sapeva solo lui

-vieni?
-arrivo subito

Andai sul letto e mi sdrai di fianco a lui

-bello il tatuaggio
-quale?
-la rosa
-oh si, è il secondo che ho fatto
-ne hai tanti
-sette, tu ne hai
-uno
-dove?
-sul braccio

Lo guardai meglio e vidi una cicatrice, dove attorcigliato c'era un serpente, spontaneamente gliela toccai

-come te la sei fatta
-e una lunga storia che non mi va di raccontare
-oh ok
-invece tu perché sei cambiata così tanto?
-lunga storia, magari un giorno te la racconterò

Ci fissammo negli occhi per un lungo periodo di tempo, lui mi prese il mento e si avvicinò sempre di più...

~cosa capiterà nel prossimo capitolo, si baceranno si o no?
Spero che vi sia piaciuto, se avete qualche consiglio scrivetelo nei commenti

PS scusate per il ritardo ma ho qualche problema con la scuola
Giuly🦋

Un amore difficile-SpaceValleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora