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Verso le due scesi in giardino, cercando di fare il più piano possibile, ma, siccome ero quasi addormentata, rischia di cadere dalle scale due volte facendo un rumore assurdo, che però nessuno sentì.
In giardino non trovai nessuno, quindi decisi di mettermi su una sdraio a fumarmi una sigaretta, e mi accorsi che Ale si era addormentato su una sdraio, quindi lo andai a svegliare

-hey ale, svegliati
-cosa vuoi? È notte fonda
-ricordi, dovevamo parlare
-ma stavo sognando Stella!
-Stella?
-emmm...

Disse imbarazzato

-dai racconta chi è
-Stella è una ragazza
-grazie questo lo avevo capito...
-e va bene, è una ragazza che frequento
-O MIO DIO!
-shhh
-o giusto
-ti volevo parlare per questo, ci stiamo avvicinando sempre di più e...
-certo, capisco, non la vuoi ferire fingendo di stare con me
-esatto... scusa
-ma di che, me lo avresti potuto dire da subito, e poi è stata tua l'idea...
-grazie mille Ceci

Ci abbracciamo e ritornammo ognuno nella propria stanza, ma quando rientrai trovai Tommy sveglio che mi stava fissando

-e così state insieme, fai in fretta a dimenticare
-come scusa?
-non ti ricordi già più quello che è successo l'altra sera?!
-certo che me lo ricordo, e poi non siamo fidanzati, siamo come fratelli
-se, e qdue fratelli si comportano così
-te lo giuro
-ma smettila Ci

Mi vennero le lacrime agli occhi a pensare che Tommy, il mio Tommy, non si fidava più di me

-vuoi la verità?!
-sentiamo...
-mi ha aiuta, perché ci sono rimasta di merda dall'altra sera, ok
-scusa

Ma io continuai

-ho ripensato a quando sei partito, a come si sono rimasta di merda, perché pensavo fosse colpa mia, io ti ho aspettato per anni Tommy e tu non sei mai tornato
-pensi che io mi sia divertito la dentro?! Be' no, ho provato a scappare tantissime volte per rivederti, mi mancavi tantissimo, per me eri come l'ossigeno
-davvero?
-te lo avevo promesso, massimo un anno, scusa se non sono tornato
-sai dopo due anni persi le speranze e partii per l'America, non pensavo che saresti tornato
-quando mi hanno detto che te ne eri andata tutto il mio mondo, le mie convinzioni sono volate via, avevi promesso che mi avresti aspetta
-scusa, dovevo cambiare aria, inizialmente quando non eri a casa o comunque vicino a me non avevo ragione di vivere, ma poi mi ripresi e decisi di ricominciare a vivere e partii per l'America...
-io avrei aspettato, proprio come io provavo continuamente a scappare
-scusa, ma io non sono tanto forte

Dopo ciò lo lasciai fissare il muro e mi diressi nel letto.

La mattina mi svegliai verso le dieci, ma ero lo stesso stanchissima perché avevo passato tutta la notte a pensare a Tommy, a tutti i nostri sbagli...
Quando arrivai in cucina regnava il caos, i nostri genitori cercavano dappertutto le loro attrezzature e varie cose che gli servivano, i ragazzi cercavano di fare dei pancake fallendo miseramente, inoltre i piccolini stavano litigando per un giocattolo e i gemelli si stavano rincorrendo.

-FERMI!

Urlai e tutti si girarono verso di me in silenzio

-oh ciao primcipessa, dormito bene?
-si grazie, ma si può saper cosa sta succedendo?!
-emm...
-noi stiamo cercando di cucinare la colazione

Si scusarono i ragazzi

-lui mi ha preso i cereali
-no, me li hai presi tu
-ma siete seri, avete 18 anni, non due, i cereali si possono dividere!
-o grazie ceci...
-...non ci avevamo pensato
-e voi piccolini?
-plimo siamo grandissimi, tanto così
-secondo lui mi ha preso Dolly
-lei mi ha preso Ciuci
-ok, perché non vi ridare i pupazzi a vicenda

Si scambiarono i pupazzi e fecero pace, tutto ritornò normale tranne per i nostri genitori che erano molto indaffarati, ma non gli diedi caso e andai ad aiutare gli altri a fare i pancake.

-serve aiuto?
-oh, no ce la caviamo
-io rimango lo stesso qua, che non si sa mai
-ma come, non ti fidi di noi?!
-vermate no
-cosi ci offendi
-comunque, come mai sono così indaffarati?
-oh, stamattina hanno detto che si tratteranno un po' più a lungo fuori, perché devono fare anche altre cose
-oh, ok

Quando i pancake furono pronti ne assaggia uno, ma faceva veramente schifo

-che c'è Ceci non ti piace
-giulio assaggialo e capirai

Lo assaggió e lo sputò subito

-ewww, ma c'è il sale al posto dello zucchero
-esatto...
-chi avrebbe dovuto mettere lo zucchero?
-tu Giulio, tu!
-ah, ops scusatemi ragazzi

Dopo questo disastro li buttammo e facemmo colazione con dai semplici biscotti.

-che facciamo dopo pranzo?
-bella domanda Andre
-vi  va di andare in piazzetta?
-che c'è in piazza?
-prima di tutto la festa del paese...
-...secondo le ragazze
-i soliti...

Dopo dieci minuti decidemmo che si saremmo ritrovati in salotto alle 10 per andarci, quindi io salii e mi misi degli shorts neri, il top dei Tommy Hilfiger rosso e le converse con la suola alta, dopodiché mi misi un po di eyeliner e un rossetto rosso.
Decisi di scrivere anche a Luca

~messaggio a Luca🍻💥
-hey oggi noi andiamo in piazza voi venite?

Fatto ciò presi una borsetta, spudoratamente nera, e ci misi chiavi soldi e rossetto, poi ricontrollato il telefono e vidi che, con mia sorpresa, Luca mi aveva risposto

-hey ciao, noi ci andiamo verso le 10.30, se voi ci incontriamo e ti presento i miei amici
-okkk, allora a dopo🖤
-a dopo💜

Scesi e trovai già tutti lì, compreso Tommy, allora ci avviamo e a metà strada li avviai

-Raga, prima ho scritto a Luca
-chi è Luca?!
-quello che volevi uccidere alla festa
-ok, allora io me ne vado
-ma, aspetta

Ma neanche a dirlo che se ne era già andato

-non ci devi rimanere male, lo sai come è fatto
-lo so Ale, comunque vi stavo dicendo che ci vuole presentare anche dei suoi amici

Arrivammo il piazzetta verso le 10.40 perché, per colpa mia eravamo usciti tardi

~messaggio da Luca🍻💥
-noi siamo davanti la fontana

-ragazzi Luca è alla fontana andiamo?
-ok
-hey Ceci come va?
-piuttosto te come stai, dopo quella sera non ti ho scritto...
-tranquilla, è tutto ok
-non è vero, avrei dovuto scusarmi
-ma se tu non hai fatto nulla, comunque non mi sono fatto nulla

Mi venne in mente il taglio che aveva sulla spalla Tommy e mi vennero un po' di brividi.

-va bene, vi siete salutati, ma...
-...ora ci presenti i tuoi amici
-ragazzi, loro sono Giacomo, Filippo, Marta, Viola, Sofia e Leonardo

Sollevai lo sguardo e li notai, Giacomo era un tipo bassino, con i capelli mori e gli occhi castani; Filippo era abbastanza alto, con i capelli un po mossi mori e gli occhi verdi; Marta e Viola erano identiche alte ma non troppo, capelli fino al culo biondi e gli occhi marroni; Sofia era abbastanza alta, sembrava almeno 1.80, capelli rossi ricci e occhi verdi; Leonardo era ancora più alto con i capelli neri e gli occhi marroni; solo dopo un'accurata analisi mi accorsi che Sofia e Leonardo si tenevano per mano.

-Ceci ci sei?
-si scusate, mi ero persa nei miei pensieri
-stavamo dicendo che potremmo dividerci in due gruppi
-si va bene
-che ne dite se facciamo il primo ragazze e il secondo ragazzi e poi ci scambiamo?

Dopo esserci messi d'accordo ci separammo, avrei dovuto passare tutto il resto della mattina, con le ragazze e il pomeriggio con Luca, Leonardo, Filippo, e Giacomo.

~come state? Scusate per la mia assenza, ma sono davvero presa dalla scuola, questa settimana cercherò ci scrivere il più possibile e di pubblicare un altra volta, ma non prometto nulla.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se avete dei consigli scrivetemi pure nei commenti, sarò molto felice di leggere un parere altrui.
Giuly🦋

Un amore difficile-SpaceValleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora