Swan. Parte 1

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Neanche una crepa. O un'imperfezione, nulla.

Com'è possibile? Ci deve essere un difetto eppure me ne sarei accorta.

Questa cosa mi sta facendo uscire di testa.

La noia che avevo a casa è niente in confronto alla noia di un'ospedale.

Neanche un giorno è passato, e già sto esaurendo. È normale? Non posso che rispondermi da sola.

Non c'è nessuno.

"NON C'È NESSUNO!" urlo.

Scoppio in lacrime, non lo faccio apposta.

"No, basta, basta, smettila" dico ad alta voce. I bambini piangono. Io ho sedici anni, quasi diciassette. Non sono una bambina.

Piango ancora più forte. Tremo, singhiozzo.

"NON C'È NESSUNO!" urlo di nuovo.

Neanche un giorno è passato, e credo che cadrò in depressione.

E sono certa che da ora, le mie giornate saranno fatte solo da pianti, urla, e soprattutto, la contemplazione del vuoto.

É normale? Non posso che rispondermi da sola.

Ed é strano, il fatto che dopo neanche un giorno, stia cadendo in depressione non perchè sto per morire, ma perchè la noia è così grande che ormai sono io a far parte di essa.

Ho paura di morire. E della solitudine. E di non sentirmi come tutti quelli della mia età.

È normale? Non posso che rispondermi da sola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 17, 2014 ⏰

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