Neanche una crepa. O un'imperfezione, nulla.
Com'è possibile? Ci deve essere un difetto eppure me ne sarei accorta.
Questa cosa mi sta facendo uscire di testa.
La noia che avevo a casa è niente in confronto alla noia di un'ospedale.
Neanche un giorno è passato, e già sto esaurendo. È normale? Non posso che rispondermi da sola.
Non c'è nessuno.
"NON C'È NESSUNO!" urlo.
Scoppio in lacrime, non lo faccio apposta.
"No, basta, basta, smettila" dico ad alta voce. I bambini piangono. Io ho sedici anni, quasi diciassette. Non sono una bambina.
Piango ancora più forte. Tremo, singhiozzo.
"NON C'È NESSUNO!" urlo di nuovo.
Neanche un giorno è passato, e credo che cadrò in depressione.
E sono certa che da ora, le mie giornate saranno fatte solo da pianti, urla, e soprattutto, la contemplazione del vuoto.
É normale? Non posso che rispondermi da sola.
Ed é strano, il fatto che dopo neanche un giorno, stia cadendo in depressione non perchè sto per morire, ma perchè la noia è così grande che ormai sono io a far parte di essa.
Ho paura di morire. E della solitudine. E di non sentirmi come tutti quelli della mia età.
È normale? Non posso che rispondermi da sola.
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blade
Romance"Cose meravigliose posso nascere dalle peggiori lame di coltello. Dipende come le usi, sai, il dolore puó essere arte." La stessa storia vista da due punti di vista. Le vite intrecciate di due ragazzi diversi ma uguali, che non hanno più nulla da pe...