Sunshine//Kim Seungmin

Prima o poi

Il sole splendeva quella Domenica di Maggio.
I fiori di ciliegio che ricoprivano il terreno, il cielo azzurro senza nemmeno una nuvola che lo copriva.
Quella leggera brezza che faceva oscillare le piante...
Li, dove il tempo si ferma.
Come nelle favole.

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"Entra pure in casa. Butto la spazzatura e torno subito." disse invitandola ad entrare.

Quando entrò notò il ragazzo dai capelli neri seduto sul divano impegnato a vedere la TV.

"Hyunjin!"

"Y/n! Ciao!"

"Come stai??" chiese precipitandosi su di lui.

"Beh... me la cavo!" disse mostrando il braccio ingessato.

"Quanto devi tenere il gesso?"

"Ancora 2 settimane! Ma ehi finché fanno tutto gli altri per me, mi va più che bene!"

"Ma dimmi un po' ora..." fece avvicinandosi alla ragazza.

"Dimmi."

"Quando vi mettete insieme tu e lo stupido la fuori?"

"Eccomiii!" urlò Seungmin di ritorno interrompendo i 2 sul divano.

"Di cosa parlavate?"

"Di quanto tu sia stupido."

"Ti ricordo che lo stupido qui presente si è preso cura di te per una settimana intera!"

"Allo stupido non era stato richiesto un trattamento del genere! Il che dimostra che si sei stupido!"

"Y/n vieni con me prima che ti renda stupida."

"Ahhahaha ok ok."

"Y/n?"

"Jisung! Stai bene?"

"Si si grazie." il ragazzo si sedette sul divano accanto a Hyunjin come se niente fosse.

"Andiamo?" Seungmin le porse la mano.

"Si."

La portò in camera sua chiudendo la porta dietro di se.

Y/n si sedette sulla sedia della scrivania mentre Seungmin si sedette sul letto a gambe incrociate.

Si guardò intorno vedendo come la stanza del ragazzo lo rispecchiasse.

I vari poster dei Day6, la sua band preferita, varie fotografie incorniciate, la sua passione per la fotografia, la prevalenza del viola scuro, il suo colore preferito.
In quella stanza era presente la vita di Seungmin, ogni particolare per Y/n era inconfondibile.

"Non sapevo che portassi gli occhiali..."

"Solo in casa... fuori ho le lenti a contatto."

Rise leggermente confondendo il ragazzo davanti a lei che non capiva cosa ci fosse da ridere.

"Che hai da ridere?"

"Sono buffi!"

"Ma sono brutti!"

"Ti stanno molto bene invece."

"Ma una domanda..."

"Dimmi."