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Pensieri di Karol
Dopo quella brutta notizia ieri sono praticamente crollata sul mio letto. Questa mattina speravo di alzarmi abbastanza decentemente per essere pronta ad affrontare questa giornata di merda, ma mi sbagliavo.

<<AVANTI KAROL SONO LE 6:30 SE NON TI SBRIGHI PERDEREMO L'AEREO>> pensate che io odio già la voce di mia madre quando parla normalmente, immaginate quando urla.

<<Mamma se urli un altro poco giuro che cambio idea in tre secondi netti>> dico facendo il gesto del numero*3 con le dita.

Aspettai che mia madre fosse uscita dalla stanza e andai a farmi una doccia veloce per poi ritornare in camera mia e mettermi qualcosa di abbastanza decente per fare bella figura sulla famiglia Pasquarelli.

Mia madre ci aveva accennato il cognome di questa famiglia ieri sera prima di andare a dormire, giusto per farmi fare degli incubi.

Buttai tutti i vestiti che non avevo messo in valigia dall'armadio per poi scegliere questo:

Come di routine, mentre mi sistemavo i capelli davanti allo specchio, mio fratello Maurizio entra in camera mia e appena mi vede tira un sospiro di sorpresa, quasi come se fosse incantato nel vedermi

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Come di routine, mentre mi sistemavo i capelli davanti allo specchio, mio fratello Maurizio entra in camera mia e appena mi vede tira un sospiro di sorpresa, quasi come se fosse incantato nel vedermi.

<<Maurizio chiudi la bocca altrimenti ci entrano dentro le mosche>> rido a quello che avevo appena detto a mio fratello e poi poso tutti i miei trucchi nel beauty che avevo preparato per portarmelo in Italia.

<<Sei davvero tu?>> disse ancora appoggiato allo stipite della porta con la bocca aperta.

<<Sei irriconoscibile>> continuò.

<<Dovrei prenderlo come un
complimento?>> non ero abituata ai complimenti di mio fratello e forse ero diventata anche rossa.

<<Certo che si>> disse molto sicuro di sé.

A interrompere la nostra conversazione fu la voce di nostra madre che ci ordinò a scendere sotto perché il taxi era appena arrivato.

Maurizio scese prima di me e mi diede l'opportunità di controllare se avevo messo tutto in valigia e fortunatamente mi accorsi di non averci messo dentro la foto mia e di mio padre e anche la collana.

Quindi senza esitare un momento presi quella foto e quella collana e le misi in valigia.

Dopodiché guardai per un ultima volta la mia camera e poi mi avviai verso l'uscita dove vidi veramente un taxi fuori.

Maurizio aiutò me e la mamma a mettere le valigie nel cofano del taxi e poi entrammo tutti quanti dentro pronti a una nuova avventura.

Il viaggio dal taxi fu abbastanza silenzioso e per me fu quasi come vivere in un sogno non sentire la voce di mia madre per venti minuti.

Arrivati all'aeroporto facemmo il check-in, imbarcammo le valigie e salimmo sull'aereo.
Fortunatamente capitai vicino a mio fratello e non vicino a mia madre che capitò vicino a una vecchietta che non capivo se era morta o stava semplicemente dormendo.

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