Capitolo II

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"Prego signor Bane. Da questa parte"
Clary Fairchild sta guidando il sommo stregone di Brooklyn verso la camera di Alec.

Lo Shadowhunter si è ferito durante un combattimento con il suo parabatai e, sebbene avesse espressamente vietato di chiamare qualcuno, Clary non si era lasciata convincere.

Dopotutto Alec era testardo. Ma lei sapeva esserlo di più. Magnus la segue stranamente in silenzio. In realtà è troppo impegnato a sbirciare silenziosamente attraverso le porte con la sua magia. La curiosità è un difetto di cui è sempre andato fiero.

Quando arrivano alla porta di Alec, Clary bussa gentilmente avvisando lo Shadowhunter che sta per entrare.

Magnus la segue all'interno e la sua attenzione viene catturata da lui: un ragazzo a dorso nudo che cerca di medicarsi la schiena come meglio può.

"Clary ti avevo detto che sto bene. Che bisogno avevi di intrometterti ancora?"

Ragazzo scontroso pensò Magnus. E la cosa non gli dispiaceva affatto. Per ora.

"Oh beh la ragazzina ha fatto bene a fare di testa sua questa volta " si intromette Magnus guadagnandosi un'occhiata da parte di entrambi.

Permalosi pensò. Avrebbe tanto voluto consigliargli di prendere la vita con più leggerezza.

Magnus fa il giro della stanza in totale agio e raggiunge Alec.
Osserva la sua schiena, segnata da molteplici tagli, alcuni dei quali profondi, e non può che chiedersi che diavoleria di combattimento possa averlo ridotto così.

"Ho detto che sto bene. Uscite da qui" continua ostinato Alec.
Non è mai stato capace di ostentare i suoi sentimenti e lo stesso vale per la sofferenza. Preferisce tenere tutto per sé. Inoltre, dopo il matrimonio con Lydia, era stato pervaso da un senso di solitudine che non credeva fosse possibile dopo un evento del genere.

E ciò lo aveva portato a sfogare la sua frustrazione nei combattimenti che faceva con Jace per allenarsi.

Magnus fa un cenno teatrale con la mano e indirizza una miriade di scintille verso la schiena del ragazzo. I tagli scompaiono all'istante.

"Si. Ora stai bene" continua lo stregone e ritorna da Clary. Ma non prima di aver dato un ultimo sguardo al corpo del ragazzo.

"Come ho detto non ce ne era bisogno" continua lui come se l'opera dello stregone lo avesse infastidito.

"Ma tu non ringrazi mai?" risponde Magnus, leggermente adirato per l'atteggiamento che Alec gli sta riservando. Non che avesse voluto che gli stendesse un tappeto rosso. Ma almeno le basi, un grazie se lo sarebbe aspettato.

Solo in quel momento, si accorge che non si era nemmeno presentato e, che se non fosse per Clary e l'albero genealogico che gli aveva stilato durante la sua breve visita, non saprebbe nemmeno con chi sta parlando.

"Ringrazio quando qualcuno mi concede un favore. Tu hai seguito un ordine della nuova dolce arrivata Clary. Dovrebbe ringraziarti lei"
Alec non avrebbe potuto essere più chiaro. Il problema non era Magnus ma qualcosa che aveva a che fare con Clary, la quale rotea gli occhi adirata.

In ogni modo, a Magnus non importava. La gente lo trattava spesso come se non contasse nulla.
E tra gli Shadowhunters, questo atteggiamento era sempre più comune.

Magnus di solito, sorvolava laddove poteva. Questa volta non fu quella buona.

Agita di nuovo la mano, liberando mille scintille argentate e, la smorfia di dolore sul volto di Alec, lo fa sorridere soddisfatto.

"Che succede? Cosa hai fatto?" chiede Clary allarmata.

"Nulla, mi sono semplicemente ripreso il favore visto che il tuo amico lo disprezzava cosi tanto. Non offro i miei servizi a chi mi tratta cosi" risponde Magnus mentre Alec riprende prontamente a medicarsi i tagli sulla schiena.

MALEC ➰ Una Luce Tra Le Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora