Capitolo VIII

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Poche ore dopo, Magnus si reca nell'appartamento di Raphael, come promesso ad Izzy.

Dopo la confessione di Camille, è subito uscito di casa senza darle la possibilità di giustificarsi con ulteriori spiegazioni.
Senza rendersene conto, Camille lo aveva caricato di un peso enorme, accresciuto maggiormente dalla moralità dello stregone.

Un peso che Magnus non può sopportare oltre.
Ma lui, in cuor suo, sa perfettamente cosa fare. Deve solo trovare il coraggio per farlo.

"Devo dire che Magnus è di un sostegno incredibile in questo momento" ironizza Raphael alludendo al silenzioso e alquanto inusuale comportamento del suo amico.

Anche Izzy ha notato qualcosa di diverso in lui, rispetto a quella stessa mattina in cui gli aveva fatto visita.
Ma, per evitare di mostrarsi invadente, non aveva fatto domande.

Magnus scuote la testa come se ciò potesse servire per scrollarsi dalla mente tutti quei pensieri invadenti.
"Hai ragione scusami. Cosa stavate dicendo?"

"Raphael ha una teoria" interviene prontamente Izzy, togliendo Magnus dall'imbarazzo.
"Tutti i vampiri di New York rispondono a lui e godono della sua totale fiducia"

"Quindi non può essere stato uno di loro a massacrare quei mondani" continua Raphael.
"Resta da pensare che il colpevole sia un nuovo vampiro, trasformato da poco, che ha perso il controllo. Oppure qualcuno che è arrivato a New York in questi ultimi giorni e che mi è sfuggito..."

Raphael si sofferma in particolare sull'analisi di quest'ultima ipotesi, avendoci pensato solo in quel momento e, in Magnus, si fa più salda la decisione presa.

All'improvviso la serratura della porta alle sue spalle scatta, facendola aprire subito dopo.

Alec Lightwood avanza nell'appartamento,  con un arco e una freccia stretti nella mano sinistra stesa lungo il corpo, pronti per essere usati in caso di bisogno.

"La runa dell'apertura Alec? Sul serio?" lo rimprovera Izzy, mentre si alza indispettita dal suo posto accanto a Raphael.
"Non potevi bussare come tutte le persone normali ?"

"Per dare la possibilità al vampiro di scappare? Non credo proprio " risponde Alec con superiorità e, solo in quel momento, si accorge della presenza di Magnus al suo fianco.

"Io non scappo mai, Shadowhunter. Ricordalo" risponde Raphael ma il suo intento di provocazione non viene colto dalla sua controparte.

Alec è fin troppo concentrato su Magnus per rendersene conto.
Non aveva più avuto occasione di parlare con lui, dopo quella sera nel sotterraneo ma il pensiero dello stregone non lo aveva abbandonato neanche per un secondo.

"Alec potrebbe esserci uno scenario che non abbiamo considerato" interviene Izzy, catturando l'attenzione di suo fratello.

Ma la sua intenzione di rivelare le ipotesi precedentemente formulate viene stroncata da Magnus che, stanco di sopportare il peso di quella situazione, si fa avanti.
"Alexander posso parlarti... in privato ?"

La sua richiesta, pressoché incerta e timida nella sua formulazione, viene accolta da Alec con una certa curiosità.

Magnus indica una stanza sulla destra del salone in cui avrebbero potuto parlare tranquillamente e, dopo aver rivolto uno sguardo per assicurare Izzy e Raphael, la raggiunge con Alec alle sue spalle.

Una volta dentro, Magnus si muove lentamente su e giù per la stanza cercando il coraggio e le parole giuste per mettere in atto la sua decisione.

Lo sguardo di Alec vaga in cerca di una qualsiasi distrazione per sfuggire al suo imbarazzo e per evitare di fissare Magnus.

MALEC ➰ Una Luce Tra Le Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora