Bavose alla riscossa (#chioccioLAB)

Sbatti guance in legno e gomma

Salto indietro.

La bestia gira il collo per fissarmi con un grande, spaventoso occhio, attraverso una finestrella quadrata. Il profilo del muso mi dà l'esatta misura della sua stazza, benché non veda il resto del corpo. È oltre la paretina che separa i box. Paretina sottile quanto un cartoncino, tambureggia terrorizzato il mio cuore.

Non faccio in tempo a pensarlo, che il colosso si appoggia malevolo al divisorio e spinge. Sento scricchiolare e mi spiaccico al muro più lontano. Afferro il solo oggetto che c'è in questo stallo vuoto e un istante dopo il bovino ha sfondato la fragile barriera e incombe su di me.

Che sia l'istinto di sopravvivenza, o la follia del terrore, urlo con tutto il fiato che ho in gola e prendo a colpirlo sul muso sensibile con questo coso. Urlo e colpisco e la parte di gomma rimbalza e io insisto, portandolo da destra a sinistra e viceversa come lo stia schiaffeggiando.

Urlo in falsetto, vicino a note da incrinare i lampadari, e il colosso stordito arretra, fino ad aprirmi il passaggio per l'uscio.

L'allevatore, inorridito, che aveva seguito paralizzato la scena, chiude la cancellata alle mia spalle, prima che il toro si riabbia e mi schianti al suolo. Quando sono riusciti a farmi riprendere, e con un bicchierino di cordiale in mano sono tornato abbastanza lucido da accettare di essere scampato miracolosamente alla morte, ho voluto vederla, la terribile arma con cui ho fatto indietreggiare il mostro.

Un breve manico in legno e una coppetta di gomma in cima. Lo chiamano stura-lavandini, ma la sua maggiore utilità, ora lo sapete, è di usarlo come sbatti guance e spiaccica nari taurine. Salvavita insostituibile, se fate le pulizie in una stalla.

Si consiglia l'utilizzo in contemporanea con esercizi di canto di brani lirici.

A me lo hanno regalato, in ricordo dei bei momenti, quando appena ripreso l'uso della parola mi sono licenziato. L'ho regalato a mia volta al primo che passava, decantandone l'utilità e andando via a balzelloni, entusiasta di arrivare a festeggiare il prossimo Natale.