Voglio parlarvi oggi brevemente di una patologia che tristemente affligge molti di noi.
Un male che conosco bene perché, nonostante le cure impegnative che ho affrontato, si è nella mia persona cronicizzato, cosa che mi espone a quotidiani fastidi e a occasionali preoccupanti recrudescenze.
Si manifesta con un andamento che potremmo assimilare, come dinamica, al singhiozzo.
Facciamo mente locale su questo disturbo, il singhiozzo:
esso si origina quando in modo involontario il muscolo diaframmatico prende a contrarsi ritmicamente, interrompendo e disturbando ogni tentativo di parlare.
In modo assolutamente confrontabile, durante lo scrivere, un ritmico contrarsi dei muscoli della mano impongono alla penna improvvisi scatti circonflessi, inserendo a causa di ciò, tra le parole, segni che, come il singhiozzo nel parlato, disturbano e frammentano il flusso di parole scritte.
Se poi l'azione di scrivere si compie al PC, gli scatti muscolari forzano le dita della destra a sfiorare un tasto strategico, con la stessa drammatica conseguenza di inserire tra le parole un segno inopportuno.
La virgulite è patologia professionale grave, che può affliggere in forme acute o più leggere e occasionali, queste ultime conseguenza di semplice stress da imminente pubblicazione.
In tali circostanze determinante risulta la mancanza di sonno e la fretta che impedisce una rilettura accurata.
Purtroppo la virgulite può essere anche una malattia assai impegnativa, legata a problemi di accrescimento infantile.
La mancata acquisizione in tale età di criteri base relativi all'uso della punteggiatura, causa nella maturità l'incapacità di sentire correttamente le pause, con conseguenti gravissime inserzioni tra soggetto e verbo, e tra questo e i suoi complementi.
Massicce cure grammaticali possono curare tali forme acute, ma non debellare del tutto il male, che continua sotterraneo a minare la salute dei testi del paziente.
Conseguentemente, mi sento di rivolgere una raccomandazione a tutti gli ascoltatori: PREVENIRE è una responsabilità che ci coinvolge tutti.
Siamo tutti adulti educatori delle generazioni che ci seguono!
Regaliamo a ogni bambino una preziosa grammatica italiana, insegniamogli a leggere i classici, aiutiamolo a capire come scrivere senza cadere in equivoci.
Tempo fa fu lanciata sui principali mezzi d'informazione una campagna, che mi onoro di riproporre qui di seguito. Essa proponeva la stessa breve frase scritta con e senza la corretta punteggiatura:
«Vado a mangiare nonna» – «Vado a mangiare, nonna».
Seguiva il seguente significativo appello:
Una virgola può salvare una vita, usa la punteggiatura, salva tua nonna!
Non sento necessario aggiungere altro, se non il ripetere ancora la mia personale raccomandazione:
Preveniamo la virgulite, per un mondo migliore!
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Bavose alla riscossa (#chioccioLAB)
Kısa HikayeRaccolta di testi partecipanti al contest-non contest "Pericolo! Attraversamento lumache" di PMillerEunaNotte