Iniziare un nuovo capitolo della propria vita non è assolutamente facile, ti disorienta, ti intimorisce ed è come se infondo al tunnel ci sia la scritta "Tanto sappiamo che fallirai". Sto sistemando gli ultimi scatoloni da spedire a Portland, teoricamente dovrebbero arrivare entro la settimana prossima ma comunque lo stretto necessario l'ho già sistemato in valigia. Alla University of Portland alloggerò insieme ad altri ragazzi dell'università, in una casa che spero sia fantastica come in foto. Una volta concluso di sistemare gli scatoloni mi preparo e carico tutte le valigie in macchina. Nel tragitto penso a quanto mi mancherà la mia famiglia e la mia migliore amica Lauren, il mio braccio destro e la spalla su cui posso piangere liberamente. Una volta arrivati all'aeroporto raccolgo le mie cose e prima di dirigermi ai controlli abbraccio tutti.
"Ciao mamma, ciao papà e ciao mocciosetta. Non voglio lacrime, infondo tornerò per Natale, quindi ci vedremo presto" dico abbracciandoli uno ad uno, noto già mia madre in lacrime e istintivamente l'abbraccio un'ultima volta per poi lasciarli andare. Poi saluto la mia migliore amica che già sta piangendo e le dico di stare calma che sono solamente poche ore di volo di distanza e che potremmo vederci almeno una volta al mese se sarà possibile.
"Ora mi aspettano cinque ore intense di volo" mi lamento, una volta salita a bordo e sistemata nel mio posto sentiamo la voce della Hostess che ci indica che tra poco partiremo.
"Ladies and Gentlemen, stiamo per atterrare a Portland, spero che il volo sia stato di vostro gradimento, vi auguro un buon soggiorno" mi risveglia la voce della hostess. Appena tocchiamo terra prendo il mio bagaglio a mano e mi dirigo verso il ritiro bagagli, dove ovviamente non riesco a ritrovare una delle tre valigie che avevo imbarcato perchè hanno deciso ingiustamente di non imbarcarlo e quindi è rimasto a Bemidji; impreco con tutta me stessa ma lascio correre infondo arriverà domani no? Con questa convinzione prendo un taxi e chiedo gentilmente di portarmi nella mia nuova casa. Appena entro nella via rimango a bocca aperta:
"Ma che cazzo" affermo guardando le case scorrere dal finestrino dell'auto.
"È uno dei quartieri più famosi signorina" afferma il tassista e non appena ci fermiamo rimango ancor più a bocca aperta, l'edificio che ho davanti a me è forse sette volte più grande di casa mia. Emozionata pago il signore e lo ringrazio.
Spero di essere nel posto giusto, infondo sono molto propensa a perdermi. Non appena mi avvicino alla porta di ingresso due ragazzi mi si fiondano addosso, rovesciandomi una bevanda viola sulla maglietta.
"Cristo" impreco toccandomi la maglietta macchiata e fradicia.
"Oddiooo" afferma uno dei due ridendo e io lo fulmino con gli occhi, fortunatamente però l'altro mi si avvicina e da un colpo al braccio del suo amico come per indicargli di smetterla. Il ragazzo sussurra uno scusa e mi dice di entrare in casa.
BLAKE'S POVS
"Oh Noah è al bowling e ci ha chiesto se vogliamo raggiungerlo" mi urla Bryce e io annuisco. Prendo il telefono e il portafoglio e ci dirigiamo all'uscita di casa ma nemmeno un passo che Bryce finisce addosso a una ragazza rovesciandole il succo di mirtillo che stava bevendo. Lui ovviamente ride a crepapelle e non si impegna nemmeno a chiederle scusa, poi però mi ricordo di una ragazza che Mandy, la nostra manager, ci aveva accennato sarebbe arrivata per alloggiare con noi. Do un colpo a Bryce per dirgli di smetterla e faccio entrare la ragazza in casa.
"Tu dovresti essere Sophie la ragazza che alloggerà qui, giusto?" chiedo guardandola dall'alto verso il basso e la vedo annuire con la testa. Prendo i suoi bagagli e le faccio fare il giro della casa velocemente mentre Bryce continua a dirle che gli dispiace.
"Questa è la tua stanza, hai un bagno privato e una cabina armadio come tutti noi, il pranzo solitamente lo prepariamo a turni e così anche per la cena. In questa casa sarai l'unica ragazza però tranquilla terremo le mani a posto. Noi ora ti lasciamo a casa da sola così puoi sistemarti con comodo" le dico e appena mi annuisce la saluto.
SOPHIE'S POVS
Sono scioccata. Ho la mia maglietta preferita macchiata di viola, vivo con soli maschi, ho una camera grande quanto la mia vecchia casa e mi manca la mia famiglia, ma dove diavolo sono finita?
Mi avvicino al letto e mi cambio la maglietta sporca. Inizio a sistemare tutte le cose all'interno delle mie valigie e una volta finito tra una pausa e un'altra sento qualcuno bussare alla porta lo faccio entrare e noto il ragazzo di prima che gentilmente mi chiede se posso scendere in cucina. Mi alzo e assieme scendiamo le scale
"Comunque non ricordo di essermi presentato, mi chiamo Blake" mi dice sorridendo e io gli dico il mio nome anche se già prima mi sembrava che lo conoscesse. Una volta in cucina mi ritrovo davanti 5 ragazzi e qui il mio imbarazzo salì alle stelle. Si presentarono tutti: Bryce il ragazzo di prima, Josh, Griffin, Kio e un'altro ragazzo che però non si presentò.
"Non siamo soliti ad accettare ragazze ma abbiamo deciso di tentare questa, benvenuta alla Sway House" mi afferma Josh e io lo ringrazio.
"Noah ha preparato un po' di pasta vieni siediti qui con noi" mi disse Blake e mi fece sedere accanto a lui.
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YAKAMOZ
Teen FictionYakamoz significa: "il riflesso della luna sull'acqua." È inutile stare qui a spiegare di cosa si parla andate a leggere la vita di Alyssa Martens! Sway House is hereeee!! Iniziata il: 25.10.2020