La mattina successiva mi sveglio intorno alle nove a causa di una chiamata da parte dell'aeroporto che mi avvisa che il mio bagaglio è arrivato quindi mi alzo velocemente ma non prima di aver ordinato la colazione per tutti. Indosso un paio di jeans larghi e una maglietta bianca anch'essa larga e mi dirigo al piano di sotto. Appena sento il campanello ritiro la colazione e la sistemo sul tavolo nel mentre sento i passi di Josh e Bryce che entrano nella sala da pranzo e sorpresi mi ringraziano della colazione
"Cosa fai questo pomeriggio?" Mi chiede Bryce e gli rispondo che oltre ad andare in aeroporto in mattinata ho il pomeriggio libero.
"Se vuoi puoi raggiungerci in spiaggia dopo pranzo, noi saremo alla Rockway Beach e potresti venire con Noah che teoricamente dovrebbe raggiungerci subito dopo pranzo." Nello stesso istante entra nella stanza Noah che annuisce un okay e subito dopo mi fissa negli occhi provocandomi un brivido che mi percorre la schiena.
"Perfetto, allora ci vediamo più tardi ragazzi, io vado!!" Prendo la mia borsa e mi dirigo verso il mio Uber. In aeroporto, dopo aver atteso due infinite ore vedo la mia amata valigia. Appena arrivo a casa salgo velocemente le scale per prepararmi; indosso il mio bikini nero, probabilmente uno dei miei preferiti, e rimetto sopra i vestiti di prima. Prendo la borsa con tutto l'occorrente e scendo al piano di sotto dove trovo Noah ad aspettarmi.
"Ciao, andiamo?" Chiedo sorridendogli senza però ricevere alcuna risposta così imbarazzata mi guardo attorno aspettando che si muova lui. In macchina il tragitto fu interminabile, un'ora e mezza di macchina con un ragazzo fin troppo taciturno. Nel momento in cui vedo gli altri sospiro, forse troppo rumorosamente, e mi avvicino a loro piano piano. Li saluto uno ad uno e dietro di loro noto due ragazze molto belle e devo dire che solievo! Perchè pensavo di essere l'unica ragazza.
"Tu dovresti essere quella nuova giusto? Io mi chiamo Nessa e sono la ragazza di Josh mentre lei è Olivia la ragazza di Kio. Come ti stai trovando con questi diavoletti?" Mi chiede la ragazza più bassa.
"Ciao io sono Sophie, per ora bene grazie sono molto simpatici" Rido e subito dopo mi fanno sistemare accanto a loro e vedendole già in costume imbarazzata decido di togliermi i vestiti anche io. Forse è una mia impressione ma mi sembra di aver notato Noah fissarmi. Così ancora più a disagio decido di farmi un tuffo in acqua, nonostante le ragazze mi avessero avvertita del mare mosso. Nonostante il fatto che ci sia molto vento riesco comunque ad allontanarmi abbastanza per poter stare con me stessa e sospirare liberamente ma nel momento in cui i ricordi stavano riemergendo un'onda abbastanza alta mi porta sott'acqua, quando risalgo in superficie un'altra onda mi si scaraventa sul viso riportandomi giù ma nonostante ciò cerco di calmarmi invano in quanto mi è difficile salire su. Piano piano inizia a mancarmi l'aria e inizio a pensare al fatto che forse è arrivata la mia ora, forse il karma è qui e mi sta portando via dopo tutto quello che ho fatto. Dopo pochi secondi però sento qualcuno stritolarmi il braccio e portarmi in superficie e violentemente riesco a riprendere a respirare.
"Ma che cazzo hai nel cervello tu"
Sento Noah lamentarsi mentre mi tiene vicina al suo corpo ma non appena i nostri occhi si incrociano nota il mio viso in lacrime e rimane in silenzio. Quando finalmente riesco a riprendere il controllo di me stessa mi stacco da lui violentemente e ritorno a riva. I ragazzi si avvicinano a me velocemente ma li liquido affermando di stare bene e che era successo solo per le onde troppo forti. Il pomeriggio continuò tra giochi di carte e partite a beach volley. Verso l'ora di cena i ragazzi decisero di andare da IN-N-OUT per poi ritornare a casa.
Il tragitto verso casa fu assieme a Noah e Olivia, non appena lasciamo Olivia sotto casa sua rimanemmo solo noi due. Sentì i suoi occhi bruciare sulla mia pelle e per la prima volta lo sentì iniziare un discorso con me.
"Stai bene?" osò chiedermi e per evitare di scoppiare a piangere una seconda volta annuì solamente con la testa. Una volta arrivati a casa mi precipitai in camera mia dove non riuscì più a trattenermi, con le ultime forze rimaste presi tutta me stessa e andai a sfogarmi in bagno. Non sono bulimica ma ho solo il costante bisogno di farlo, è il mio unico sfogo. Subito dopo piangendo mi sdraiai a terra abbracciando le mie gambe.
La mattina seguente mi sveglio sul mio letto con un forte mal di testa. Guardarmi allo specchio quasi mi provoca paura ho gli occhi molto gonfi così cercai di fare miracoli con il correttore e un po' di mascara. Indosso la prima tuta larga che trovo e scendo al piano inferiore dove i ragazzi sono riuniti. Tutti mi fissarono e temetti che la sera prima mi avessero sentito ma subito dopo Blake mi invita a mangiare assieme a loro e nemmeno due minuti dopo Noah mi porta un piatto colmo di cibo che ovviamente non riuscì a finire. Iniziai a fissarlo negli occhi e lui fece lo stesso come se avesse capito tutto.
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YAKAMOZ
Teen FictionYakamoz significa: "il riflesso della luna sull'acqua." È inutile stare qui a spiegare di cosa si parla andate a leggere la vita di Alyssa Martens! Sway House is hereeee!! Iniziata il: 25.10.2020