XI

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La vigilia di Natale, era uno dei giorni più belli di sempre; non per tutti, certo, ma Jayson poteva ritenersi fortunato di rientrare in quella cerchia di persone che poteva trascorrere le festività natalizie con la propria famiglia, in allegria. Per questo avevano deciso di fare una cosa molto importante e significativa, e che al momento conoscevano solo Jayson, Moose, Nathan e Nicholas; voleva che fosse una sorpresa per i loro invitati, che erano numerosi visto che Marcus aveva invitato alcuni suoi colleghi.
Jayson finì di prepararsi, aveva deciso di indossare un semplice jeans e un maglione color panna; di rosso non voleva niente, c'erano già troppi addobbi in giro per casa. Aveva cercato di persuadere anche Marcus, ma l'altro era irremovibile, e aveva optato per uno dei suoi soliti completi neri, di quelli che indossava per andare a lavoro. Scese al piano superiore per controllare che tutto fosse al posto giusto, e soprattutto di cercare di non avere una crisi sapendo che il suo ex e il suo attuale compagno sarebbero stato sotto lo stesso tetto. Raggiunse il mini bar e da li recuperò un po' di alcool, un dito di rum, giusto per mandare giù il groppo in gola; sarebbe stato sufficiente? Fu raggiunto da Marcus, il quale rimase sorpreso nel notare il compagno con dell'alcol in mano.
«È la prima volta che ti vedo bere del rum» esordì bevendone un sorso, per poi allontanarsi.
«È una festa, no? Ci sarà da bere, perché non iniziare dal meglio?» domandò guardandolo negli occhi.
«Basta che tu non ti metta in ridicolo, piccolo» gli lasciò un bacio sulla guancia e uscì dalla cucina. I primi ad arrivare furono Mitch e Morgan, e i loro bambini; i quali passarono all'ispezione di tutti i regali sotto agli alberi, e ad assaggiare i dolcetti che zio Jay aveva preso appositamente per loro.
«Come stai oggi?» domandò Jay al fratello, incrociando le braccia al petto.
«Bene, ti abbiamo preso due regali perché sei il fratello migliore del mondo e perché ci hai ospitato qui»
«È il suo modo di chiedere scusa» intervenne Morgan, mentre Marcus si univa ai bambini mostrando loro tutti gli addobbi presenti. Jayson annuì, e nonostante ci fosse rimasto male nel non vedere i suoi insieme al fratello, sorrise. Poco dopo arrivò anche la famiglia di Marcus, la quale fu accolta calorosamente da Jayson e il resto degli ospiti; Amanda e George non fecero altro che complimentarsi con Jayson per come aveva arredato casa sua. In poco tempo la casa si era riempita, c'erano vari gruppetti sparsi per casa mentre i bambini giocavano tra di loro senza disturbare i più grandi. Jayson cercò di tenersi il più lontano possibile da Nathan, e quando capitava che si trovassero nello stesso gruppo, alla fine era sempre Jay ad allontanarsi. Sorprendentemente riuscì a scambiare due parole anche con i colleghi di Marcus, i quali non erano tutti arroganti ricchi spocchiosi, e soprattutto non erano come Marcus.
«Zio, zio. Quando possiamo aprire i regali?»
Jayson si sedette sul divano, in mezzo ai nipoti, estraniandosi per un momento dalle chiacchiere dei suoi invitati.
«Domani è Natale, piccolo» rispose e i due misero su due bronci degni da cuccioli appena nati, centrando appieno nel cuore sensibile di Jayson, il quale cedette subito.
«Ok, facciamo così: ora ne potete aprire solo uno a testa, il resto domani» disse facendoli felici. Si voltò quando vide Morgan sedersi sulla poltrona accanto a lui, e facendo così notò Nathan allontanarsi dalla sala, probabilmente per andare in bagno; nonostante la voglia che aveva di raggiungerlo, e stare un po' con lui, resistette e tornò a guardare i propri nipoti che aprivano felici i loro primi regali di quel lungo Natale. Marcus, che li aveva tenuti d'occhio tutta la serata, seguì Nathan; adesso era il momento giusto per dirgliene quattro. Quando il ragazzo uscì dal bagno si trovò la figura possente di Marcus, che lo aspettava appoggiato al muro di fronte, ma Nathan non si fece intimidire da quello sguardo duro e quella fisicità più grande della sua.
«È tutto tuo» disse, per poi allontanarsi ma fu bloccato dalla voce dell'uomo.
«Come tutto in questa casa» ribatté, poggiandosi con una spalla allo stipite della porta. «Se scopro che ti sei avvicinato di nuovo a Jayson, sappi che questa volta non sarò così accondiscendente e soprattutto non farò finta di nulla. Io e Jayson ci amiamo, tu sei stato solo un suo capriccio»
«Come lo sono stati i tuoi amanti per te?»
Marcus rimase impassibile, come era suo solito fare. «Lascia in pace Jayson, o saranno guai»
«Mi stai minacciando? Forse dovresti chiederti perché il tuo ragazzo abbia fatto una cosa del genere, forse non vi amate come invece dite di fare» sbottò.
«Oh, noi ci amiamo eccome. E se vuoi, te lo dimostro pure» sorrise ed entrò in bagno, lasciando l'altro solo nel corridoio.

Under the Christmas lights Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora