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serata difficile. pensieri in circolo. mal di testa. sensi di colpa.

mi manchi. da morire.

da sola in una casa immersa nel più totale silenzio non c'è niente di più rumoroso di una stanza vuota. è una stanza che non sa più di te... non insulti più i tuoi amici sulla play, né sento la tua cassa che risuona fino in strada. non lasci più il dentifricio aperto in bagno e la tua camera non è più un completo disastro. non ti alzi più a fare lo spuntino di mezzanotte e nemmeno la cucina sa più del tuo burro d'arachidi. ma chi sei? ma dove sei? incastrato nelle vite di persone che nemmeno conosco a scommettere e scendere a patti con la vita.

quando hai smesso di volermi bene?

dove sono finite quelle serate in cui c'eravamo solo noi? quelle in cui mi facevi ridere perché di ferite ne avevo già abbastanza. quelle in cui tornavo dall'ospedale e sognavo di essere privilegiata perché stavo male, ma, grazie a dio, per te ero sempre la stessa.

dove sono 15 anni di vita?

vederti partire è stato molto peggio che vedere partire il proprio migliore amico. sei mio fratello. com'è stata cancellata un'intera infanzia? ridotta ai rintocchi che rimbombano tra le pareti della tua stanza vuota. troppo piccola per te, ma troppo grande anche per quell'immenso silenzio.

stasera ci sono tornata, ma niente porterà indietro le lancette.

mi dispiace

ma io sono sempre io.

tu chi sei?


Salutami dall'alto prima di precipitareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora