Échame la culpa | Paulo Dybala

3. Drink e sguardi..

«Vicky mi accompagni a prendere da bere?» mi chiese praticamente urlando Veronica.
«Certo! Arrivo..» Le risposi alzandomi in piedi dal divanetto bordeaux di velluto.
C'era un sacco di gente, tante persone guardavano la zona del privè dove stavamo noi, con occhi sognanti.
La musica reggaeton faceva canticchiare tante persone, compresa me; Veronica mi passò un gin tonic lemon per me e uno normale se lo prese lei.
«Vicky.. Vicky.. Quante volte ti ho detto di non prendere quella roba?» Sentì dire dietro di me facendomi persino sobbalzare.
Mi girai e c'era il mio migliore amico Jack con un sorriso smagliante, andava praticamente da una parte all'altra del viso facendo apparire le sue adorabili fossette.
«Jack!» dissi abbracciandolo con il braccio libero dal gin.
«Che ci fai qui?» mi chiese guardando poi Veronica.
«Veronica mi ha invitato al compleanno di Federico!» dissi indicando poi Federico e i suoi amici nel privè.
«Invitalo a mangiare un pezzo di torta se vuole!» mi disse gentilmente Vero per poi andare dal suo Federico.
«Ma guardati.. Stai benissimo Vicky!» mi disse prendendomi la mano facendomi fare un giro su me stessa, poi sorseggiai il mio drink.
«Grazie Jack! Beh hai sentito Veronica! Se vuoi un pezzo di torta vieni pure a prenderla!» dico mentre vedo Veronica che mi aspetta poco più avanti.
«Ringraziala ma credo di esser apposto!» Jack mi sorride e poi mi fa il gesto con l'indice per farmi capire che ci saremmo visti dopo.

«Hai il fidanzatino?» mi chiede quel tipo; come cavolo si chiama?
«Stai parlando con me? Cosa ti interessa?» Chiedo alzando il sopracciglio guardandolo male.
«Ah nulla! Tiene cara de idiota» Mi risponde per poi guardare Jack in lontananza.
Ah certo mi crede una scemotta che non sa nulla di spagnolo.
«Y tu no?» dissi finendo il mio drink per poi appoggiarlo al tavolino di marmo scuro.
Veronica mi prese per mano facendomi alzare, iniziammo a ballare Sin pijamas e mi faceva sorridere lei che cercava di far ingelosire il suo Federico mentre si muoveva più sensuale.
Sorridevo e con lo sguardo basso mi muovevo anch'io, inconsapevole che però un paio di occhi erano fermi su di me; quando alzai lo sguardo quei due fari verdi-azzurri erano lì, illuminati ogni tanto dai piccoli fasci di luce del locale.

«Ti muovi molto bene, lo sai?»
La voce del mio migliore amico mi risveglia dai miei pensieri.
«Come se non lo sapessi..» Rispondo scherzosamente per poi prendere un bicchiere dal tavolino e versarmi una coca zero dalla latina.
«Non ho mai fatto molto caso, non ti vedo spesso in queste circostanze! »
Ah giusto, lui si offre sempre per accompagnarmi al lavoro al locale dove ballo, non mi piace l'idea che lui può entrare; quella è una Victoria diversa da quella vera.
In realtà non cambio poi così tanto è solo il lavoro che è per altri ambiguo, alla fine ballo e basta e sono pure vestita, al massimo ogni tanto c'è la serata brasiliana e abbiamo costumi più particolari però non faccio nulla di male; ma di questo ve ne avevo già parlato.

~ Paulo.

Io non so cosa mi spinga a guardare sempre quella ragazza, non so cos'abbia di speciale, non riesco proprio a staccarle gli occhi di dosso.
I suoi movimenti mi ricordano qualcosa o qualcuno, ma ora come ora non ricordo.
Mi intriga molto, insomma è bella, molto bella, ha quel non so ché di misterioso.
Federico e Veronica me ne parlano sempre bene, praticamente loro figlia sta più con lei che con loro; dicono abiti da sola e che abbia una situazione particolare in famiglia.
Vedo che se ne va via con quel ragazzo, forse il suo o non sò, non mi ha confermato ne mi ha detto il contrario; saluta Veronica per prima e poi Federico lasciandogli tra le mani un pacchettino regalo color argento, lui la ringrazia e poi dopo un'altro saluto si allontana.
Mi sta passando accanto e in un'istante le nostre braccia si sfiorano facendomi venire la pelle d'oca, mentre il suo profumo mi inebria il naso.

Ehilà!!!! Come andiamo? 🧸
Vi lascio una gif di Paulo per risollevarvi la giornata in questo venerdì diciassette.