Capitolo 11

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sono su questo muretto ad aspettare niccoló da piú di dieci minuti, e stiamo anche facendo ritardo per entrare.
È una cosa strana, dato che è sempre abbastanza puntuale.

«bianchè!» sento una voce richiamarmi, che riconosco all'istante

«nicco ma che fine avevi fatto?» dico scendendo dal muretto quasi preoccupata abbracciandolo dopo

«no è che...ho incontrato giorgia prima, e ho fatto un pò tardi perchè non mi ero reso conto dell'ora»

Oh ma questa che c'ha il radar? Ogni volta che dobbiamo vederci noi due sta in mezzo.
Sento un fastidio assalirmi, ma decido di restare calma e di non farci troppo caso

«ah, vabbè entriamo» dico fredda superandolo

Sento la sua mano cercare la mia, dopo che l'ha trovata la prende, ma io non stringo più di molto la presa.

«senti mi spieghi che cazzo c'hai? Nemmeno la mano mi dai» dice niccolò bloccandomi per un braccio

Sto cercando di mantenere la calma, ma mi diventa davvero impossibile, dato che non è di certo lui quello che si deve alterare dato che sta in torto.

«dalla alla tua ragazza la mano, e io n'c'ho assolutamente niente, placati» dico strattonandomi dalla sua presa

« vedi ogni volta che parliamo di giorgia ti incazzi e diventi fredda con me, io che devo fare?» dice alzando il tono

Da una parte ha anche ragione perchè non la sopporto, ma dall'altra direi che è più che normale dato che quando si tratta di lei ci vado per le piste io.

«beh, se permetti la prossima volta entro in classe invece di fare tardi per te mentre tu sei con lei» dico sta volta superandolo definitivamente ed entrando in classe, seguita poi da lui

«buongiorno» dico con voce spezzata

Sono sul punto di piangere, non ce la faccio.
Perchè deve essere tutto cosí difficile? Cosa mi prende la mano se sta con quella? 

Mille domande cominciano a frullarmi in testa
Niccolò si avvicina al nostro banco mettendosi seduto con le spalle rivolte verso il muro.

Appena sento il suo profumo vicino scoppio a piangere, silenziosamente, ma non abbastanza dato che lui se ne accorge.

«bianca ti prego non piangere, scusa ok?» dice avvicinandosi appoggiando i polpastrelli sotto i miei occhi.

I singhiozzi aumentano, tanto da far accorgere addirittura la professoressa, che si avvicina a noi.

«bianca perchè stai piangendo?» dice avvicinandosi ai nostri banchi

Io non rispondo, non riesco.
Fa troppo male litigare con lui, soprattutto in questi giorni stiamo litigando sempre, e non riesco a capirne il motivo.
Mi sento forse trascurata?

«niccolò andate fuori» dice la professoressa

Niccolò non ci pensa due volte, annuisce prontamente prendendomi poi la mano, che io finalmente intreccio alla sua. Non ho la forza di stargli distante.

Usciamo dalla classe, sotto lo sguardo di tutti, anche di carlotta che sembra essere preoccupata, gli faccio il cenno con la mano di stare tranquilla.

«bianchè ti prego, non ce la faccio a vederti cosí» dice asciugando le mie lacrime

«so un coglione va bene, scusami davvero» continua lui cercando il mio sguardo

Apprezzo il fatto che stia cercando di farsi perdonare, ma a me fa troppo male.
Ci ho provato a mantenere la calma, ma sembra che ogni volta che cerco di tollerare e stare tranquilla lui mi fa sti pezzi.
So che non lo fa apposta, e che la mia reazione a volte è esagerata.
Ma sento come se non gli importasse più di me.

«vieni qui piccolè?» dice aprendo le sue braccia

Io non riesco a negare, non riesco, come sempre, a stargli distante.
Non ce la faccio proprio.

Mi tuffo nelle sue braccia e stringo in un pugno la sua felpa.

«ora ti sei calmata?» mi domanda
«si..» dico con un fil di voce

Mi fa sedere su un banco, e si fa spazio tra le mie gambe.

«ora mi spieghi perchè hai avuto quella reazione?» mi chiede

«nicco, scusami...so che sono stata esagerata, ma ho paura di perderti, perchè ogni volta che si tratta di lei è come se non esistessi più.» dico io

Non so con quale coraggio sia riuscita a dirglelo, ora mille paranoie mi assaliranno

«bianca ma cosa ti salta in mente? tu non mi perderai mai... lei non conta fra me e te.» dice avvicinandosi ancora di piu

Poggia le mani sui miei fianchi.

ma sento una voce, e niccolò allontanarsi da me

Oddio, non posso crederci, di nuovo lei.
Ao io sarò pure esagerata, ma questa è na rompicojoni.

«nicco?» dice lei avvicinandosi a noi
«ei gio» risponde lui

Io senza pensarci due volte mi alzo dal banco e faccio per tornare in classe, ma un braccio mi ferma.

«aspettami bianchè, entro pure io.» dice niccolò

«ma perchè stavi fuori?» le chiede lei
«niente di che tranquilla» risponde lui

«vabbè amo vado in classe» dice lei per poi lasciargli un bacio sulle labbra.

Sembra quasi che lo faccia apposta a limonarselo davanti a me, io cerco di non pensarci, anche se è impossibile.
Perchè, detesto ammetterlo, ma quella scena a mandato in frantumi il mio cuore.
Senza aspettare niccolò entro in classe e mi rimetto seduta.

Subito dopo lui mi raggiunge e fa lo stesso

«perchè sei entrata sola?» mi domanda
«perchè mi facevano un pò male le gambe e volevo sedermi» rispondo io, mentendo

Non mi va di aprire un altro discorso, non ci riesco.

«allora? mi perdoni per prima?» dice il moro cercando la mia mano

«si nic, lo sai» dico appoggiando la testa alla sua spalla.

è più forte di me, non riesco a stargli lontano.

Angolo autrice
Heyy
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto💕
Mentre scrivevo stavo per piangere, la reazione di bianca mi ha spezzato il cuore.
Ma ancora non avete visto nulla...

Lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate, e una stellina se vi va❤️
Al prossimo capitolo!☁️

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